bacchetta magica

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    Ghiaccioli
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    Lennox era arrivato a Diagon alley accompagnato dalla madre, ma dopo aver superato l'ingresso della città l'aveva convinta ad aspettare in disparte. Era vergognoso per un ragazzo forte e coraggioso come lui dover andare in giro accompagnato dalla mamma. Era abbastanza grande da aver ricevuto la lettera per Ilvermorny, era quindi pronto a una vita da solo, senza mamma a stargli addosso e non vedeva sinceramente l'ora di conquistare un po' di indipendenza. Voleva molto bene a sua madre ma ogni tanto trovava che fosse eccessivamente apprensiva e non gli lasciava abbastanza spazio. Lennox era felice di poter andare a prendere la sua prima bacchetta magica da solo, perché era un atto di responsabilità.
    Aprì la maniglia d'ingresso con le forti braccia, anche se era giovane gli piaceva molto fare sport e per questo motivo era molto muscoloso, ed entrò nel negozio. Salve! cerco la mia bacchetta esordì avvicinandosi alla cameriera. Più tardi sarebbe andato a comprarsi un gufo, adorava gli animali.
     
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    hedel anakin crawford

    Quando aveva preso in carico la gestione di Ollivander non si sarebbe mai immaginata di avere a che fare con problematiche che riguardavano la muffa. Muffa. Odiosa sostanza verde che aveva iniziato a crescere silenziosa sotto le bacchette magiche. Se ne era accorta quel giorno quando estraendo una bacchetta di faggio e crine di unicorno da uno scaffale piuttosto in basso aveva trovato la fuliggine verdognola a ricoprirne parzialmente l’impugnatura e la fodera interna della custodia. Il cliente, un brufoloso studente di 11 anni, quasi non se ne era reso conto da tanto era eccitato per quella sua prima bacchetta. Ma era un problema, un problema serio. La muffa poteva intaccare la qualità del legno e conseguentemente delle bacchette. Non poteva permetterlo.

    Ah, e così quel vecchio impostore di Ollivander si è dimenticato, così, casualmente, di menzionare il problema muffa. Ho sempre detto che questo posto ci sarebbe cascato sulla testa prima o poi. E io mi leverò di qui prima che possa accadere.

    L’idea di inginocchiarsi e svuotare il primo ripiano dello scaffale alle sue spalle l’aveva sfiorata per un solo istante poi si era ripresa. Hedel Anakin Crawford non si inchina dinnanzi a niente e nessuno, sopratutto non si sporca le ginocchia di polvere. Tra un cliente e l’altro, in quel periodo la richiesta di catalizzatori aveva raggiunto un picco importante, aveva fatto in modo di convocare nella bottega delle bacchette un paio di elfi domestici che facessero il lavoro sporco. Jynx e Yxnj, questi i loro nomi impronunciabili, non erano entusiasti di essere stati prelevati dal Maniero dei Crawford, ma alla Serpeverde la questione non interessava affatto.

    Schiavismo. Decisamente troppo poco valutato per il suo reale potenziale. Mi ero domandata perché questo si limitasse solo a queste brutte creature. Insomma avrei preferito aver intorno un bel maschio, inferiore, magari da schiavizzare anche sess...

    Le bacchette, insieme con le loro custodie, erano state spostate dalla loro usale ubicazione e riposte con cura nel retro del negozio, quello che chiamava Laboratorio delle Bacchette, dove ogni custodia era stata aperta, controllata e in caso di presenza di muffa ripulita. Intanto il secondo elfo si occupava della pulizia e della rimozione della muffa dallo scaffale. Hedel si domandò da quanto tempo erano collocate in quella stessa posizione tutte quelle bacchette quando il campanello sopra la porta attirò la sua attenzione, distogliendo lo sguardo dal lavoro dei suoi schiavi. « Benvenuto da Ollivander! Io sono Hedel, la Negoziante. Ti chiedo scusa per il disordine odierno...» aveva capito che se voleva gestire un negozio che portasse notevoli profitti e che fosse remunerativo doveva mostrarsi gentile e cordiale, indossando una maschera che nascondesse il suo lato caratteriale che gli altri avrebbero definito come stronza, e così un sorriso invitante era affiorato sul suo viso. « immagino sia qui per una bacchetta...» intuì con un certo scetticismo, dal momento che il mago si era presentato al bancone semplicemente chiedendo chi ci fosse. Era un momento di tranquillità e per fortuna servire un cliente senza una coda di impazienti avventori rendeva più rilassato scegliere una bacchetta con cura. Dopo aver fatto scorrere lo sguardo sulla pila di bacchette alle sue spalle senza trovare nulla di soddisfacente e dopo che anche quelle sotto il bancone non avevano dato i risultati sperati la Crawford si scusò e si arrampicò lungo una scala che portava al piano sopraelevato, un balconcino con altre bacchette. Tra queste ne selezionò una di Ollivander, la cui custodia era fatta di legno di betulla e il nome del fabbricante era stato marchiato a fuoco sulla sommità. Tornò dalla sua cliente « Spero di non averti fatto aspettare troppo. Questa bacchetta è una squisita creazione di Ollivander. Si tratta di Tasso, Corde di Cuore di Drago, 11 pollici, Solida. +10INT. Il costo è di 16 Galeoni. Ma prima dovrebbe provarla» spiegò al suo cliente aprendo con una certa solennità l’astuccio ed estraendo il catalizzatore per consegnarlo nelle mani del giovane mago.

    p4Tw05F Benvenuto da Ollivander!
    Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
    Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra.
    Hai a disposizioni tre tentativi per trovare la tua bacchetta, la terza -che ti piaccia o no- sarà quella definitiva.

    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
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1 replies since 10/4/2020, 13:42   52 views
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