Novantanove snasi saltavano sul letto (pt.2)

Ma l'unica a cadere, fu Adeline, sul c..vabbè, concludete voi. - Hedel Crawford

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  1. crw
     
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    Non avrebbero potuto essere più diverse, come il giorno e la notte. Almeno era questo il pensiero che si era fatta Hedel in quelle poche ore di tregua prima di iniziare la missione. Le piaceva soffermarsi e analizzare a bocce ferme le situazioni, valutare quali che avessero potuto essere gli scenari e gli eventi che potevano verificarsi ma che non si erano verificati. Nel complesso poteva ritenersi soddisfatta della sua visita al ministero della magia, sebbene le voci che circolavano su di esso non fossero edificanti o rassicuranti. L’idea generale che si era fatta del mondo politico arrivava esclusivamente dal padre, che riteneva dei burocrati inadatti qualunque altro dipendente che non fosse del Ufficio Misteri, dove lavorava lui. Era poi stata la volta di Nathaniel che come fratello aveva un’ottica più affidabile in quanti opinioni, ma che aveva in parte confermato quello che era la pessima opinione del padre, anche se aveva acceso una flebile speranza. Quando si era recata al Ministero della Magia credeva di finire risucchiata in un buco nero senza via di uscita, se non a costo di attraversare sfide e attese infinite, degne di un viaggio nel limbo infernale dove a confronto Dante sarebbe stato un pivello. Non nutriva nemmeno molte speranze in fatto di competenze. ammesso che fosse riuscita a sopravvivere alle 360 ore di attesa previste, non credeva che sarebbe stata in grado di trovare qualcuno dotato di un'arguzia tale da poterla aiutare con il suo problema. Forse avrebbe fatto prima a reclutare alcuni malfamati scagnozzi del Blind Pig, il Lawrence che ci lavorava avrebbe trovato certamente qualcuno di adatto all'impresa, e avventurarsi nella riserva boschiva infestata di asticelli con questo supporto efficiente, per quanto poco economico. Ma il denaro non mancava alla Crawford che pur di vedere perduta la possibilità di fabbricare bacchette di faggio sarebbe andata incontro anche a una cospicua spesa, così come cospicua era la spesa che la controparte malvagia si prefiggeva di spendere per meditare vendetta sul fornitore che tanto danno aveva arrecato alla sua quiete personale.
    Ma il destino, se nefasto o di buon augurio doveva ancora deciderlo, aveva voluto che la Crawford incontrasse un funzionario ministeriale di spiccata professionalità, che corrispondeva in quasi tutti i canoni che la negoziante di Ollivander si era immaginata dovessero appartenere a qualcuno di adatto alla missione. Anche e soprattutto per queste qualità l'attesa al Ministero era stata breve, così come la sua visita nel complesso, e anche il mostro burocratico che temeva l'avrebbe inghiottita con le sue carte e scartoffie da compilare e firmare, si era dimostrato un cucciolo ammaestrato e mansueto grazie alla Walker. Sperava che la bionda ministeriale fosse così abile anche con gli asticelli perchè da alcuni racconti, anche se ora metteva in dubbio la loro fonte visto il disguido avuto con lo stesso fornitore, erano particolarmente aggressivi e particolarmente inclini a cercare di cavare i bulbi oculari. Hedel Crawford non era un'amante delle sue iridi nere come la pece che si confondevano quasi in un tutt'uno con la pupilla, ma avrebbe di gran lunga preferito continuare a vederci.

    Un sospiro di sollievo l'aveva accompagnata nelle ore successive, perchè la missione per recuperare il pregiato legno che le necessitava per la fabbricazione delle bacchette sarebbe potuta partire il giorno stesso e la londinese non avrebbe saputo indicare un fortuna migliore, persino nelle sue speranze più positive. Prima quella questione veniva sistemata prima avrebbe smesso di preoccuparsene. Nel paio di ore che erano di stallo tra il momento della sua uscita dal ufficio di Adeline Walker e quello successivo designato per l'incontro nella foresta di faggi dell’Hampshire, aveva cercato di intrattenere la mente come meglio poteva, ripulendo la bottega delle bacchette dal disordine scatenato quella stessa mattina, che ormai le sembrava così lontana da appartenere a una giornata differente, e servendo un paio di clienti. Aveva poi lasciato il negozio in custodia al suo nuovo commesso, un Serpeverde che aveva un'aria decisamente promettente, dopo di che, vestita con degli indumenti che fossero adatti all'occasione e con alcuni attrezzi del laboratorio di bacchette, si era smaterializzata.

    Pensò ancora una volta che non avrebbero potuto apparire più diverse, lei e la compagna di avventure. Individuò la chioma bionda a poca distanza da dove era comparsa, dirigendosi. « Puntualissima! Sa, dovrò ricredermi sulle pessime dicerie sul conto del Ministero, anche se sarà solo per merito suo e non saprei se poter estendere questa ottima impressione anche al resto dei suoi colleghi » In effetti, non si sarebbe sentita di includere in questa ottica il fratello, consapevole del fatto che il Crawford maggiore si era recato più di una volta sbronzo sul posto di lavoro, o il padre per via dei suoi loschi affari. Ma non conosceva abbastanza la sua interlocutrice da sbilanciarsi su questioni familiari che intendeva mantenere come riservati e personali. Comunque sorrise, poteva andarle molto peggio e la strega che l'accompagnava non puzzava di distilleria, questo era già un punto a suo favore. « Come intende procedere? Io...Beh, non l'ho mai fatto. So che il mio fornitore si rifornisce in questa foresta, ma prima della recente disavventura non mi sono mai posta domande sulle modalità... » perplessa si guardò intorno alla ricerca di un qualunque appiglio, ma riusciva solo a vedere alberi e alberi e altri alberi.

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