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.He doesn't want to be you're friend until he knows what you're like. With owls, it is never easy-come-easy-go.▬CHRISTELLE AMELIA JONES▬age 15 – GRIFFYNDOR | Flashback
Un gelato nella mano, la nuovissima bacchetta nella borsa insieme a una lunga lista di libri ancora da comprare, i racconti nostalgici del padre nelle orecchie: l’undicenne Christelle uscì baldanzosa dalla Gelateria di Florean Fortescue e lì si bloccò. Davanti a lei, maestoso, si ergeva il Serraglio Stregato: senza dire una parola scattò in avanti per ammirarne la vetrina e il suo sguardo venne immediatamente catturato da una creatura in particolare.
« Papà? » mormorò la ragazzina, sollevando gli occhi sul genitore. « Papà, guarda com’è bello quel Gufo… Bruno » disse, leggendone il nome esposto in bella vista davanti al rapace, che di rimando li osservò, facendo guizzare di felicità il cuore di Christelle.
La giovane strega era felice di aver chiesto a suo padre di accompagnarla. Thomas Jones era un ottimo Auror, coraggioso e inflessibile, ma quando si trattava dei figli si trasformava un burattino nelle loro mani. Christelle sapeva che non gli avrebbe mai detto di no, cosciente della sua passione per le creature magiche, fin da piccola una delle poche cose a destare davvero il suo interesse ed entusiasmo. Le previsioni si rivelarono esatte perché, il tempo di sbattere un paio di volte gli occhi azzurri con aria innocente, che entrarono nel negozio.
« Buon pomeriggio » disse con un sorriso intraprendente, per poi continuare. « Vorrei comprare un Gufo, sì… Il Gufo Bruno esposto in vetrina » concluse, indicando il rapace con un’occhiata.© do not copy! created by ban•shee only for wizarding world of ilvermorny. -
Lexa Jones.
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Da quando aveva preso in gestione il Serraglio Stregato le sembrava che le giornate fossero diventate più corte. Lasciava il proprio letto all'alba e tornava a casa quando il sole era tramontato già da un pezzo, con paglia infilata tra i capelli e piccoli graffieti sulle mani, insolite dimostrazioni d'affetto che la Jones accettava senza remore alcuna, sebbene non le sarebbe di certo dispiaciuto qualcosa di meno doloroso. Quando si trattava di animali la Negoziante possedeva una pazienza al di sopra di ogni aspettativa, si trasformava in una donna diversa, i suoi lineamenti duri si aggraziavano all'improvviso, la sua voce diventava più calda e profonda, quasi avesse paura di allarmare inutilmente le creature con cui aveva a che fare e questo migliorava anche i rapporti con le persone, o almeno fin quando si trovava all'interno del negozio.
V'erano momenti però che questi sembravano volessero mettere alla prova la donna,con arroganza entravano dell'Emporio, dettando regole e con presunzione pensavano di poter conoscere gli animali meglio di chiunque altro, persino di lei. In queste occasioni la giovane Recluta, cercava di ricomporsi e quanto più educatamente possibile, portava a termine l'acquisto o se la situazione lo richiedeva, invitava il cliente ad uscire dal locale.
Per fortuna questo accadeva raramente, al contrario i suoi clienti erano sempre gentili ed educati e la Jones era ben felice di aiutarli, con piccoli consigli, come quel giorno.
-"Salve Cara, io sono Lexa." seguì con lo sguardo la manina della ragazzina, che con decisione le indicò il Gufo Bruno in vetrina, felice di constatare quanto fosse ben decisa alla sua tenera età.
-"Ti accontento subito. Nel frattempo dai pure un'occhiata al nostro Listino, abbiamo altri animali che hanno bisogno di coccole e una casa, se ti interessa."
Recuperò una gabbia pulita e nuova di zecca, infilò il guanto nella mano destra e invitò il Gufo a posarsi su di essa per aiutarlo ad entrare nella gabbia, poi raggiunse di nuovo la ragazza.
-"Ecco a te. Il Gufo Bruno+20 CAR viene 20 galeoni. Se hai bisogno di altro, chiedi pure."
Se non avesse avuto altre richieste, avrebbe recuperato le monete e l'avrebbe aiutata ad uscire dal negozio tenendole la porta aperta così da facilitarle il passaggio.. -
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La ragazzina sorrise educatamente alla commessa del Serraglio Stregato, finché quest’ultima non si allontanò per recuperare una gabbia nuova e accompagnarci dentro il gufo.
« Oh, mi piacerebbe così tanto, ma… Purtroppo non è possibile portare più di un animale da compagnia a Hogwarts » lanciò un’occhiata al padre, che di rimando scosse la testa, seppur sorridendo. « E in casa, bè… Abbiamo già molti animali » concluse un po’ delusa, seppur fosse certa fin dall’inizio che il padre non le avrebbe permesso di adottare un secondo animale. Questo posto ormai non è più una casa, ma un rifugio per creature magiche! Diceva spesso la nonna con tono di divertito rimprovero.
Una volta pagati i 20 galeoni, Christelle si sporse in avanti per afferrare la gabbietta e osservare, a occhi spalancati, il gufo. Non ne aveva mai avuto uno che fosse soltanto suo, e l’undicenne sentiva già di volergli bene. Avrebbe dovuto trovargli un nome al più presto.
« Mille grazie » disse il padre della ragazza, seguito da Christelle, mentre uscivano dal negozio in compagnia del nuovo Gufo..
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