Smistamento di Draven Shaw

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    Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts

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    Draven Shaw

    16 yo – Slytherin/Thunderbird
    FLASHBACK
    L’arrivo della lettera da Hogwarts era stato il miglior regalo di compleanno che Draven avesse mai potuto immaginare. Era rimasto sveglio tutta la notte a leggerla e rileggerla, insieme alla lista del materiale d’acquistare per gli studenti del primo anno. Tutto ciò che per lui era motivo di entusiasmo, era stato per sua madre, invece, motivo di preoccupazione. Draven aveva passato ore a chiederle informazioni su ognuna delle singole voci di quella lettera, incuriosito e impaziente di saperne il più possibile, mentre lei continuava tra sé e sé a pensare solo a quanto tutto ciò gli sarebbe costato e, alla fine, si erano entrambi addormentati sul divano quando era quasi l’alba. Così, all’arrivo di nonna Lilien quella mattina presto, nessuno dei due fu particolarmente entusiasta, con quelle poche ore di sonno alle spalle.. Ma bastarono poche parole della nonna, “Ti aiuto io a sapere tutto ciò di cui hai bisogno”, per far immediatamente risvegliare l’entusiasmo in Draven… Purtroppo per lui, però, non durò molto. Evidentemente, la notte – o quel poco di essa che si era concessa – aveva portato consiglio a Cecilia, la madre di Draven: al giovane uomo mancava ancora un anno, di retta già pagata in anticipo, presso la scuola babbana per concludere gli studi secondari. Indipendentemente da ciò che Draven avrebbe fatto di lì in poi nel corso della sua vita, Cecilia era costretta da una serie di circostanze a vivere nel mondo babbano e non poteva in alcun permettersi un qualche tipo di scandalo per aver fatto ritirare il figlio da una delle scuola più rinomate del paese. La questione fu motivo di un’accesissima discussione tra Cecilia e Lilien per giorni a venire e motivo di pianti isterici da parte di Draven che, ovviamente, aveva preso le parti della nonna e insisteva nel voler andare ad Hogwarts subito. Da che si ricordi, fu l’unica volta in vita sua in cui pianse e provò un tale dolore, ma dopo diversi giorni, forse per sfinimento o per una lucida razionalità che gli fece capire di non potersi mettere contro le decisioni di sua madre, si ritrovò ad acconsentire e andare alla scuola babbana per quell’ultimo anno. Lilien era furibonda con Cecilia, ma per non addolorare maggiormente il nipote, lo rincuorò facendogli sapere che la lettera sarebbe stata valida anche per l’anno seguente, che la scuola era fiera di ricevere uno studente così brillante e che lo avrebbero aspettato e accolto poi a braccia aperte al momento opportuno.
    Così, dopo l’anno peggiore che Draven avesse mai potuto immaginare, passando a fare un countdown che sembrava non voler finire mai, aveva concluso gli studi babbani e aveva finalmente potuto rispondere ad Hogwarts il giorno del suo dodicesimo compleanno. Finalmente, avrebbe potuto far parte della scuola a partire da quel 1° settembre. Fortunatamente per lui, l’anno appena trascorso, era stato fonte di incredibili soddisfazioni dal punto di vista magico poiché, sua nonna, rimasta insoddisfatta dalla perdita nella contesa con Cecilia, aveva segretamente fatto visita al ragazzo quasi ogni sera per impartirgli delle lezioni sulla storia della magia, da grande studiosa della materia quale lei era.
    Essendo Cecilia bandita dal mondo magico, la donna non se l’era sentita di attraversare il binario 9 ¾ insieme a Draven e il futuro studente di Hogwarts fu accompagnato in stazione da sua nonna. Ansioso di raggiungere la scuola, aveva costretto Lilien a raggiungere il binario con largo anticipo e avevano aspettato insieme l’arrivo del treno. Alle 10:59, dopo aver salutato calorosamente la nonna, Draven aveva preso posto in uno degli scompartimenti in compagnia del suo fidato gatto Donut e, con lui, aveva superato impazientemente il viaggio. Già sbalordito dalla vista della scuola che intravedeva dal finestrino quando era ormai prossimo all’arrivo, si ritrovò completamente a bocca aperta quando – in mezzo ad altri ragazzini della sua età – dovette attraversare in barca il Lago Nero per raggiungere il castello. Era completamente sbalordito, un sogno ad occhi aperti… Aveva aspettato così tanto per poter essere lì che, ora che c’era arrivato, non gli sembrava vero.
    Sua nonna aveva fatto in modo di fargli recuperare in un anno tutto ciò che sin dalla sua nascita non gli era mai stato fatto capire, nella sua crescita da babbano, ma su una cosa era stata intransigente: “Non ti rovinerò la sorpresa. Non ti dirò come si viene smistati nella Casa”. Certo, sapeva tutto della storia delle quattro case di Hogwarts e sua madre aveva più volte provato a dirgli che siccome il capello ascolta ciò che vuoi essere, doveva scegliere di entrare in Corvonero; ma Draven, non sapendo di che capello parlasse o del perché dovesse scegliere lui una via predisposta che non aveva idea di dove lo avrebbe portato in futuro, decise di dar retta a sua nonna e non volerne sapere più nulla per godersi, insieme agli altri studenti, quella sorpresa.
    Arrivati nel castello, li fecero entrare in una stanza forse troppo piccola per contenere tutti i 30 ragazzini ansiosi, ma l’attesa fu breve e, in fila indiana, gli fecero poi attraversare un portone che conduceva ad una sala molto, molto più grande. Draven camminò a testa bassa, ignorando il vociare intorno a lui, e si decise ad alzare lo sguardo solo quando il professore che li aveva condotti fin lì non chiamò il suo nome. Era certo che, prima di lui, fossero stati chiamati almeno la metà dei ragazzini con i quali aveva attraversato il lago, ma si era completamente isolato nei propri pensieri – e preoccupazioni – e solo in quel momento realizzò cosa fosse il cappello di cui sua madre gli aveva parlato.
    Seguendo le direzioni del professore, un timido e introverso Draven si sedette sulla sedia malconcia da lui indicata e infilò il cappello logoro sulla testa. Gli scivolò fin sotto gli occhi e nel buio più totale, una voce lo fece sobbalzare sul posto.

    “Ah… Che mente brillante. Del coraggio e dell’intelletto ne fai gran tesoro. Orgoglioso, intraprendente, arguto e sorprendente. L’ambizione è ciò che ti guida più di ogni altra cosa, mhm? La via della grandezza per un grande talento. Se è questo ciò che cerchi… SERPEVERDE!”
    Slytherin will help you on the way to greatness.
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    il cappello non ha dubbi e presto esclama un fragoroso
    serpeverde

    ambizione • VERDARGENTO

    troverete gli amici migliori quei tipi astuti e affatto babbei che qui raggiungono fini ed onori!

     
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1 replies since 2/5/2020, 15:02   54 views
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