[COLLOQUIO] [HOGWARTS]: Cattedra di Incantesimi

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  1. Clair de Lune°
     
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    Clair de Lune
    Spezzaincanti - 28 - scheda

    Si soffermò qualche istante a guardare al di fuori della finestra, scostando le tende bianche. Un'insolita giornata di sole in terra inglese sembrò volerle dare il buon auspicio per quella giornata. Sorrise lievemente. Mentre si allontanò dalla finestra, gli occhi si posarono sul tavolo del salottino, sulla lettera ricevuta il giorno prima via gufo: il Preside di Hogwarts aveva accettato la sua richiesta per un colloquio per la cattedra di Incantesimi. Era sempre stato il suo sogno insegnare e come sempre, aveva fatto di tutto per raggiungere l'obiettivo, si era perfino trasferita dal suo paese natale. Adesso doveva solo sperare in un altro sì.
    Un'ultima occhiata allo specchio all'ingresso: chioma raccolta in una pratica ed elegante coda di cavallo alta, completo nero, giacca e pantaloni, camicia bianca tirato fuori per l'occasione, stivaletti alti neri. Trucco? Lo sguardo era già abbastanza autoritario al naturale. Così, qualche minuto dopo, ecco che riassaporava di nuovo aria di casa. Lungo i corridoi aveva notato molti sguardi, alcuni preoccupati, altri affascinati. Piuttosto soddisfacente. Bussò alla porta e una volta ottenuto il permesso di entrare, entrò.
    Buongiorno, Preside Black incalzò, con una flessione francese pronunciata. Clair de Lune. La ringrazio ancora molto per aver accettato la mia richiesta, spero di darle una buona impressione.
    Una bella stretta di mano sicura, così come la seduta diritta, gambe accavallate e mani posate sopra la gamba superiore, sguardo fisso, ma non troppo truce. Dopo i vari convenevoli, si arrivò subito al dunque, la cosa le piacque.
    Direi che una solida base prima di cominciare a sparare a caso sia doveroso: nella prima lezione comincerei con lo spiegare la procedura di una corretta esecuzione, ossia visualizzazione, concentrazione, esecuzione e riduzione, cioè fare in modo che il proprio potere ritorni dentro di noi. Capita che, se non si fa defluire il potere, potrebbero esserci dei residui che potrebbero partire a caso. L'esecuzione deve essere pulita. So per esperienza che, se non si è abbastanza concentrati e non si visualizza al meglio l'effetto che si vuole sortire, la formula diventa solo una parola stramba e non succede niente, o tutto il contrario di ciò che si voleva. Come incantesimo pratico, proporrei il Diffindo e il Reparo.
    Per la seconda lezione passerei alla differenza fra fattura, maledizione e sortilegio, nonché al controincantesimo di base, il Finite Incantatem e l'Oppugno. Per la terza lezione, invece, tratterei la Legge di Gamp, l'incantesimo Accio e il Depulso. Premetto che mi piacerebbe svolgere le lezioni anche altrove, a volte e non sempre in aula: se me lo permetterebbe, potrei portare i ragazzi da qualche parte con una Passaporta e fare pratica sul campo.

    Aveva quindi ascoltato le parole dell'uomo dinanzi e la seconda domanda.
    Direi che per la prova in questione simulerei un duello, mettere la classe in coppie e proverebbero l'incanto sulla propria pelle: i giovani devono imparare cosa si prova ad essere colpiti, perché non si può pretendere di uscire sempre illesi dalle situazioni e provando, sapranno controllare gli effetti in seguito.
    I punti vanno meritati, trovo che assegnarli a destra e a manca per una semplice risposta ad una domanda altrettanto banale non aiuti i giovani a capire come funziona il mondo. Prima di tutto verrebbero assegnati qualora si sia tenuto bene a mente le 4 regole base, quindi uno studente che abbia fatto volare un compagno a due metri di distanza solo perché più forte, contro uno che è arrivato a solo un metro perché semplicemente più debole, non riceverà più punti, ma gli stessi, perché hanno comunque eseguito bene le 4 regole fondamentali. I punti verrebbero assegnati anche per la collaborazione in classe. Di contro, verrebbero sottratti nel caso contrario: uso della semplice forza senza considerare la teoria solo per avere risultati più veloci e la mancanza di collaborazione in classe, che sia aiutare un altro compagno o proporre qualcosa di interessante. Voglio dei giovani svegli, attenti e con spirito di iniziativa nella mia classe. Naturalmente, i punti verrebbero assegnati anche per i compiti, ma naturalmente solo in caso lo studente si sia davvero impegnato, usando parole sue, magari anche aggiungendo qualche approfondimento che denota interesse; non saranno certo vinti da chi si è impegnato il minimo indispensabile, o peggio ha copiato.

    Si dedicò finalmente una piccola pausa per sorseggiare un po' d'acqua, tanto il grosso era andato.
    In un anno scolastico che va da settembre a giugno, è possibile aprire 1 lezione al mese ogni 3 mesi, quindi in caso dovessi aprirne una a settembre, potrei aprire la seconda a dicembre, perché corre il terzo mese.
    Mantenne un contegno, anche se dentro sorrideva compiaciuta per quel discorso.


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    Clair de Lune
    Spezzaincanti - 28 - scheda

    Era già in aula quando gli studenti, pian piano, fecero il loro ingresso, tenendo d'occhio l'entità ancora sconosciuta rappresentata dall'insegnante, che per il momento si limitava ad osservarli con sguardo indagatore. Attese che la classe fosse al completo, per poi spostarsi dalla cattedra sulla quale era appoggiata a braccia conserte, ottenendo silenzio. Si schiarì la voce.
    Vi do il benvenuto al corso di Incantesimi, uno dei pilastri su cui si fonda la nostra istruzione magica. Sono la professoressa Clair de Lune. Fuori penne e pergamene, orecchie ben aperte.
    Agitò dunque in modo elegante ma deciso la bacchetta verso la lavagna e apparvero le parole di una parte della lezione:

    Visualizzazione
    Concentrazione
    Esecuzione
    Riduzione


    Si voltò di nuovo verso la classe, mano libera sul fianco, quella con la bacchetta dritta sul fianco.
    Mi sembra che queste parole parlino da sole, non sono solo segni grafici su sfondo nero. La procedura per una corretta esecuzione di un incantesimo.
    Cominciò a camminare su e giù, un po' facendo dondolare la bacchetta fra le dita, un po' battendola sulla gamba, mano libera nella tasca dei pantaloni del completo nero con camicia bianca e stivali neri.
    La visualizzazione è la nostra volontà, è quella che ci permette di cambiare la realtà che ci circonda, quella che comanda la magia dentro di noi. La bacchetta è solo lo strumento che agevola il passaggio del nostro potenziale magico dall'interno all'esterno, ma se non si ha ben presente cosa si vuole fare, gli incanti sono solo formule strambe e non succede niente, o accade il contrario di ciò che volevano. Come avrete capito, è, assieme alla concentrazione, la parte più importante quando si parla di lanciare incantesimi. L'esecuzione riguarda semplicemente movimento e formula. La riduzione, come mi piace chiamarla, invece riguarda il fare in modo che il potere magico ritorni dentro di noi, per non lasciare residui che potrebbero partire a caso. L'esecuzione deve essere pulita.
    Momento di pausa suspance, mentre lo sguardo passò in rassegna ognuno dei presenti. Poteva mettere soggezione, ma non era una persona cattiva, voleva solo che i suoi ragazzi avessero delle solide basi. Le loro reazioni potevano far capire il loro livello di concentrazione.
    Tutto chiaro? Avete domande? Per alzata di mano. Poi verrete qui e proverete con le prime due voci. Sì, senza bacchetta, lasciatela sul banco; solo voi e un oggetto che andrete a scegliere. Voglio vedere se riuscite a descriverli.
    Fece apparire uno scatolone con vari oggetti e attese che i ragazzi scegliessero e dessero inizio a quella prova particolare. Era sicuramente strano esercitarsi senza bacchetta, ma sarebbe stata solo una distrazione ai fini della lezione in senso lato. Osservò tutto il tempo, senza una parola, nemmeno per chi vedeva in difficoltà: voleva che imparassero da soli. Quando il tempo a loro disposizione terminò, fece descrivere ad ognuno l'oggetto che aveva scelto, notando qualche mancanza di precisione.
    Non è facile, vero? Spero abbiate afferrato il senso della cosa. Dovete imparare ad essere precisi, perché più precisi sarete, migliore sarà l'effetto sperato. Lo capirete subito.
    Mosse di nuovo la bacchetta contro la lavagna e apparvero la seconda parte della lezione.

    Diffindo
    Reparo


    Prendete le vostre bacchette e provare questi due incantesimi sugli stessi oggetti di prima: il primo è l'Incantesimo Lacerante, ottimo in una fitta boscaglia per eliminare gli ingombri, ma può essere usato anche contro un avversario per ferirlo. Scalfisce la superficie. Vi basterà puntare la bacchetta contro l'oggetto e dare una stoccata decisa, mentre pronunciate la formula. Il secondo è l'Incantesimo Riparatore, quindi ripara, riporta allo stato iniziale ciò che è stato danneggiato. Funziona su ogni tipo di oggetto, di qualsiasi materiale e dimensione, ad eccezione se la rottura è causata da un Incantesimo Oscuro. Il movimento da eseguire è un doppio giro in orizzontale da sinistra verso destra, in senso antiorario. Vediamo cosa sapete fare.
    Diede spazio agli studenti e osservò la loro prova. Chi più chi meno, riuscirono nell'intento.
    Molto bene. Naturalmente, c'è ancora molto da perfezionare, ma spero che le basi vi siano chiare. Se avete altri dubbi, chiedete pure, altrimenti, siete liberi di andare, per oggi abbiamo finito.


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    Edited by Clair de Lune° - 14/6/2022, 18:30
     
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