La prima lezione del giorno sarebbe stata Difesa contro le Arti Oscure. Draven prese i libri di testo, li infilò nella borsa scolastica e uscì dal dormitorio con largo anticipo; ogni volta per raggiungere l’aula di difesa dai sotterranei gli ci voleva un’infinità di tempo e, quando l’esigenza non lo richiedeva, non trovava il motivo di mettersi a correre per non fare tardi. Tra una lezione e l’altra era spesso inevitabile, ma non in quell’occasione; era ancora molto presto, avrebbe avuto tutto il tempo di raggiungere l’aula senza imbattersi nella calca dei grifondoro e corvonero che scendevano le scale.
Così, proprio come aveva previsto, raggiunse l’aula al sesto piano in perfetto orario: andò a sedersi su quello che ormai riteneva il suo posto preferito, al primo banco della colonna all’estrema sinistra della stanza; sistemò la borsa scolastica allo schienale della sedia e prese penna, calamaio e pergamena per avere già tutto pronto per gli appunti, quando il professore avesse iniziato la lezione di oggi. Poco dopo, aveva già la mano tesa in aria per richiedere la parola.
“Draven Shaw, di serpeverde, signore. Violamillius è una segnalazione… E avrei una domanda, se posso: Lumos Solem e Pylocastrum potrebbero essere considerati degli incantesimi di segnalazione?” – rispose, penna alla mano per appuntarsi qualsiasi fossero state le parole del professore in risposta a quella sua curiosità.
Trovò estremamente interessante una lezione impostata su un argomento che nei soliti libri di testo veniva un po’ bistrattato o, comunque, trattato con superficialità. Prese il libro del professor McNeal e lo aprì nell’introduzione: non aveva ancora letto tutto il saggio, ma all’inizio della sua tesi indicava le scintille verdi e rosse come le principali forme di segnalazione e si rese conto in quel momento di non ricordare a quale scopo venissero usate le scintille viola.
Terminata la spiegazione teorica, come di consueto, gli studenti si misero in piedi per lasciare che il professore sistemasse l’aula per permettere loro di esercitarsi nella parte pratica e, come di consueto, Draven si appiattì contro il muro, il più vicino possibile al proprio banco, per poter prendere appunti sui movimenti che il professore avrebbe spiegato, così da sentirsi più sicuro nel richiedere di effettuare l'esercitazione.
