[Difesa Contro le Arti Oscure] - Lezione 2

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  1. Christelle ~
     
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    Christelle aspettò con pazienza il proprio turno mentre si massaggiava le tempie e stropicciava le palpebre, se possibile più assonnata di prima. Era davvero, davvero stanca. Pensò che, se durante l’ultima lezione di Difesa aveva miseramente fallito l’esercitazione, quella volta forse sarebbe finita ancora peggio e i suoi voti sarebbero crollati. Quei fastidiosi incubi l’avevano tormentata per tutta la notte, senza un motivo apparente al punto da aver svegliato sua sorella a forza di girarsi e rigirarsi nel letto. Si ripromise che quella sera sarebbe andata a dormire subito dopo cena.

    Quando il professore esortò gli altri studenti rimasti indietro con l’esercitazione a mettersi in fila, la Grifondoro si alzò dal proprio banco, facendo un cenno per avvisare la compagna che avrebbe provato ad eseguire entrambi gli incantesimi uno dopo l’altro. Un filino complicato in effetti, ma non le era mai importato di fare figuracce davanti a tutti; sapeva però che dopo un fallimento aveva la tendenza a prendersela con sé stessa. Nel caso, ci avrebbe pensato più tardi.

    Avanzò lentamente mentre, uno ad uno, prima una ragazza di Tassorosso e poi un ragazzo di Corvonero superavano entrambi al meglio l’esercitazione, riuscendo a scagliare due Fatture Gambemolli a dir poco perfette. Christelle si mostrò entusiasta per loro, e fece a entrambi gli amici un occhiolino incoraggiante.

    Poi venne il suo turno. Il cuore le batteva un po’ nel petto, ma ignorò la sensazione e si concentrò solo sul bersaglio dopo aver fatto un cenno al professore per comunicargli che stava per iniziare. Fissò a lungo il fantoccio di sembianze umanoidi, poi cercò di ricordare la dimostrazione e la spiegazione poco prima fornita a tutta la classe da McNeal; i banchi erano stati già tutti spostati alla meglio e quella specie di inquietante manichino posto in fondo alla classe, al centro.

    Christelle spostò il piede destro appena poco più avanti e girò il busto, così da porgere esclusivamente il fianco destro all’ipotetico avversario. Il braccio destro, con cui impugnava più che saldamente la bacchetta, era piegato anch’esso in avanti, di certo le avrebbe permesso un buon movimento al momento del lancio della prima Fattura. Decise di imitare il professore, o almeno ciò che ricordava, quindi sistemò il braccio sinistro dietro la schiena, il pugno altrettanto serrato. A quel punto, assunta la giusta posizione, riprese a concentrarsi e liberò la mente da ogni tipo di preoccupazione: esistevano solo lei, il bersaglio e la Fattura che di lì a poco avrebbe eseguito, con i conseguenti effetti. La bacchetta, appunto stretta saldamente nella mano destra, prese a disegnare una linea retta che dall’alto discendeva verso il basso, poi si allargava in una leggera curva sulla destra, dalla forma di… Bè, un foruncolo.

    « Furnunculus! » disse a quel punto Christelle, esclamando la formula a voce alta e decisa. Quando un raggio dorato sembrò partire dalla propria bacchetta, non si curò neanche di verificare che la Maledizione fosse effettivamente riuscita o meno, che subito tentò di passare alla successiva.

    Seguendo l’esempio che McNeal aveva dato ai suoi studenti, senza distogliere lo sguardo dal proprio obiettivo e quindi ancora concentrata sul bersaglio, prese a pensare alla Fattura Gambemolli. Ricordò, seppur a stento, quello che era stato detto a riguardo: fa cedere le gambe al vostro avversario e gli impedisce di camminare. Perfetto. Alla stessa maniera di poco prima, riassunse di nuovo la posizione d’attacco: spostò il piede destro appena poco più avanti e girò il busto, così da porgere esclusivamente il fianco destro all’ipotetico avversario. Il braccio destro, con cui impugnava saldamente la bacchetta, era piegato allo stesso modo in avanti, così da permetterle un buon movimento anche per il lancio della seconda Fattura. Infine mise di nuovo il braccio sinistro dietro la schiena, serrando il pugno della mano sinistra.

    Ancora una volta, lo sguardo era fisso sul fantoccio e i pensieri esclusivamente rivolti agli effetti della Fattura. Con la bacchetta prese a disegnare delle specie di serpentini, verso sinistra e poi verso destra, tutti uniti da una linea orizzontale al vertice per rappresentare le gambe tremolanti. « Locomotor Wibbly! » esclamò con la stessa energia di poco prima.

     
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