Once upon a time, not long ago

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  1. Brad McNeal
     
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    Edimburgo, Scozia

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    2OXR

    Brad apprezzò molto il veloce abbraccio con Charles. I due ne avevano parlato tanto quando erano ragazzi e non è che fosse poi cambiato chissà quanto. Il contatto fisico non piaceva al McNeal, non perché fosse timido, ma perché non gli piaceva fingere interesse in quelle persone di cui non si fidava. Certo, con De Vos era tutt'altra storia, visto che i due erano stati compagni di casata per anni e avevano condiviso parecchi momenti insieme. Infatti, fu proprio Brad a cercare il contatto, quasi come per riabbracciare a sé quei vecchi ricordi quasi svaniti che dovevano ritornare velocemente alla memoria. L'essere ritornato a Hogwarts gli aveva già fatto riprovare una sensazione bellissima e, adesso, rivedere il suo vecchio concasato aveva smosso in lui un desiderio di riabbracciare completamente la vita accademica, quella che l'aveva fatto diventare l'uomo che era e quella che l'aveva fatto diventare il mago che era.
    McNeal continuò a mantenere il sorriso, incapace di non essere allegro in un momento di rimpatrio come quello. Se ne avesse avuto la possibilità, avrebbe invitato tutti gli altri Corvonero che spesso e volentieri stavano con loro e anche la squadra di Quidditch nella quale faceva parte Brad e il gruppo di tifosi fedeli, proprio come lo era Charles. La spensieratezza giovanile aveva fatto avvicinare molti di loro, anche con passioni diverse. Il pretesto era solo stare un po' in compagnia, o per studiare, o per stare al centro dell'attenzione. Lo Scozzese aveva sempre cercato di essere disponibile per tutti, proprio per la sua capacità di aiutare il prossimo in qualunque momento, ma solo con pochi aveva avuto un rapporto da chiamarlo come tale. De Vos, in un certo senso, era stato uno di quelli. Un ragazzino addirittura più piccolo - e all'epoca la differenza d'età pesava molto di più - che però aveva attirato la sua attenzione per via del cognome, già noto ai genitori di Brad. E, ora, a distanza di anni e di lettere mai spedite, i due si ritrovavano ad un tavolo della locanda più frequentata dagli studenti di Hogwarts, proprio come circa un decennio prima.
    "È sempre magnifico tornare a casa, non è vero? - alluse ovviamente al buon umore di Charles nel rivedere Hogsmeade e, in un certo senso, Hogwarts, vista la vicinanza col paesino. - Anche io sto bene. Pieno di lavoro in questo periodo, ma è solo un piacere! Almeno non lavoro più con quello scorbutico di mio padre."
    Aggiunse poi, sicuro che di quell'argomento ne avrebbero poi riparlato. Brad non aveva mai negato il disinteresse che provava nel lavoro del genitore, ma terminato il percorso di studi era stato quasi costretto a seguirlo per aiutarlo con delle vendite che non sembravano voler cessare in alcun momento. Non che avesse voglia di parlarne, ma doveva comunque dirlo a Charles cosa fosse successo con Steve McNeal.
    Entusiasta della conferma della Burrobirra, Brad alzò un braccio per attirare l'attenzione della Locandiera con cui aveva già avuto modo di parlare più di una volta. Lo abbassò subito dopo, per non essere invadente e maleducato. Non appena si fosse liberata, Brad era certo che sarebbe arrivata da loro a servirli. E sarebbe stato strano chiedere un analcolico per ragazzini? Avrebbero fatto la parte di quelli che non volevano crescere in alcun modo? Oh, poco importava, tanto sarebbe stata davvero piacevole, degna della rimpatriata, proprio come aveva detto Charles.
    "Hai viaggiato un sacco anche tu, eh? Con quel lavoro non si può mai stare fermi per più di qualche mese. A volte è un bene, altre volte diventa stressante. E com'è di là?"
    Chiese riferendosi alla zona asiatica nella quale era stato il compagno. Lui non aveva mai avuto modo di andarci e non conosceva nulla della loro tradizione, né babbana, né magica. Insomma, da bravo Corvonero era curioso di sapere e di conoscere qualcosa che ignorava totalmente. E, forse, era anche un po' nostalgico di quei tempi quando De Vos gli raccontava aneddoti della sua terra d'origine.
    "Ah, ma quindi lo sai?!"
    Sorrise subito, contento che la pubblicità della Kennegan fosse arrivata fino lì.
    "Quest'anno è stato strano. Dopo essermi staccato da mio padre, ho seguito il consiglio del Professor Vincentius, quello di Difesa Contro le Arti Oscure e mi sono informato su Ilvermorny, la scuola che stava ospitando Hogwarts, rimasta chiusa. E sono fino a fare anche io l'Insegnante. E, come se non bastasse, ho deciso di scrivere un saggio per colmare una lacuna del programma scolastico su un argomento che ritengo importante e ho preso in carico la gestione di Accessori per il Quidditch di Qualità a Diagon Alley. Conosci la mia passione per il Quidditch, non potevo permettermi di farmi sfuggire quell'occasione."
    Quasi si giustificò per la scelta di diventare Negoziante di Accessori. Ma amava lo sport più di ogni altra cosa al mondo e non appena aveva letto del colloquio di lavoro del Proprietario, si era lanciato per provarci. Era stato un anno pienissimo di lavoro, ma ancor di più di soddisfazioni personali che gli avevano dato una sorta di rivincita proprio nei confronti del padre.
    "Tu, invece, hai intenzione di restare? Hai già trovato un'occupazione?"
    Chiese subito dopo, gentilmente. Interessato alla vita dell'ex compagno. Sarebbe stato bello rivederlo ancora e, quindi, la domanda aveva una doppia valenza: curiosità di sapere cosa facesse effettivamente e curiosità di scoprire quanto tempo ancora rimanesse lì ad Hogsmeade.
    "Posso solo dirti che hai fatto bene a disdire l'abbonamento, tanto l'ex Ministro aveva troppa influenza sui giornali al tempo. Come ben sai la Guerra ha sconvolto tutti. I babbani l'hanno fatta davvero grossa e Evermonde ha richiesto l'astinenza ai Maghi di intervenire, per proteggere lo Statuto sai. Ecco... Non tutti hanno ubbidito, soprattutto qui in Europa perché alcuni hanno legami con i babbani e hanno cercato di proteggerli quanto meno. Anche l'America si è decisa ad intervenire, però, cercando di ridurre il numero delle vittime tra i no-mag, i babbani americani, anche se loro di rapporti non ne avevano. E, poi, beh... Grindelwald. Ha approfittato di questo malcontento, ha approfittato delle critiche che molti maghi avevano posto contro Evermonde per non essere intervenuti. Lo Statuto Internazionale di Segretezza ha cominciato ad essere visto come un limite e Grindelwald ne ha approfittato. Fawlay, il nuovo Ministro, ha sottovalutato il problema e il pericolo e Hogwarts ha dovuto chiudere i battenti per un po', per non rischiare nulla. Se ci fosse scappato il morto, sai meglio di me che la scuola avrebbe potuto chiudere per sempre. E con tutte quelle faide interne tra le diverse linee di pensiero..."
    Terminò l'eterno discorso, lasciando che Charles facesse le sue considerazioni a riguardo, senza essere troppo scorretto politicamente e quindi cercando di evitare di lasciar trasparire le sue idee nelle parole dette.

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6 replies since 18/5/2020, 15:03   93 views
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