The Wolf Den

acquisto scopa personalizzata

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    Accessori per il Quidditch di Qualità
    James Kennegan

    Si era convinta di non aver fatto nulla con un secondo fine, aveva semplicemente indossato un vestito verde oliva con una fascia marrone legata in vita, che certo esaltava i suoi fianchi e il suo fondoschiena, ma questa era una mera coincidenza. Aveva associato la sua voglia di uscire con un vestitino frivolo, troppo corto per una normale passeggiata di shopping prima del suo turno al Ghirigoro, con il fatto che il sole fosse finalmente uscito dopo due giorni di temporali incessanti, non una novità in territorio inglese, ma da brava irlandese aveva imparato ad apprezzare ogni attimo di sole, perché l'estate di Dublino può durare anche solo un paio di settimane. Ogni raggio di sole era uno spiraglio d'estate imperdibile per la Kenegan, che aveva usato questa come scusa per poter riempire il suo armadio di abiti prendisole e con i lembi svolazzanti e leggeri. Non le importava se aveva solo due settimane, o poco più in caso fosse stata fortunata, durante le quali sfoggiare la sua collezione di abitini e mini-abiti, era assodato che la sezione di quest indumenti occupasse nel suo armadio una quantità pari, se non maggiore!, a quella riservata ai cappotti. E così, puntuale come la lieve nebbiogena che si alzava dalle strade dopo la lunga pioggia, si era riversata anche lei in strada, vestita di tutto punto come una vacanziera in villeggiatura al mare, le mancava soltanto un grande cappello di paglia e enormi occhiali da sole e l'immagine da estate italiana -non che fosse mai davvero stata in italia, tanto meno d'estate- che si era costruita nella mente sarebbe stata perfetta. Camminava a passo sostenuto, facendo scattare le lunghe gambe lungo il selciato della via principale del villaggio magico, perché adorava sentire il vento creato da quel movimento sferzarle le balze della gonna, rendendola ancora più svolazzano e in qualche modo frivola. Si soffermò per un'istante davanti alla vetrina di accessori per il Quidditch di Qualità, rimirando l'immagine che il riflesso dire stessa le rimandava, nutrendo il profondo narcisismo della bionda d'Irlanda. Era anche un modo per farsi notare dal negoziante del locale, anche se non lo avrebbe ammessa a se stessa, così che potesse notarla e far in modo da rendere ancor più personale i suoi acquisti. Dopo aver indugiato per un periodo che le sembrò sufficientemente lungo sulla vetrina del negozio, sia elisa ad entrare. Le iridi di smeraldo si posarono con calma lungo l'ambiente familiare del negozio, sorvolando sui dettagli d'arredo e focalizzandosi su scope e mazze da battitore, alla ricerca di elementi di novità. I galeoni tintinnarono nella bacchetta dove li teneva, legata come borsetta lungo il suo fianco, mentre si avvicinava al bancone con il sorriso più raggiante che possedesse. << James Kennegan- era davvero necessario dirlo? - Sono qui per il mio manico di scopa personale- sorrisetto malizioso, prima che un'altra idea annebbiasse la sua mente, riportandola alla realtà terrena - e vorrei estrarre 7 carte delle Holyhead Harpies>> era una facoltosa giocatrice, dopotutto, come la gonfia sacca di galeoni suggeriva, non vedeva ragione migliore per spendere il suo stipendio se non per il Quidditch.
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    Dopo la brutta esperienza con la cliente peggiore di sempre, i turni al negozi erano trascorsi senza particolari problemi. Le piaceva essere una commessa, malgrado inizialmente non avesse preventivato di lavorare veramente. Il contatto umano, quello che le consentiva di ciarlare amichevolmente con perfetti sconosciuti, era la parte che in assoluto preferiva.
    Storse il naso, abbassando lo sguardo sullo straccio zuppo di lucido appoggiato al bancone. Le sfuggì un sospiro scontento, mentre afferrava la stoffa per passarla lungo tutto il mobile ligneo. Pulire era la parte peggiore. L’avrebbe evitata volentieri, ma sapeva che McNeal non glielo avrebbe mai concesso. Le ditate unte sul legno donavano un’aria più vissuta al negozio, quindi perché cancellarle? Un compito ingrato ed inutile, dato che ogni cliente contribuiva a lasciare la propria firma.
    Francamente non capiva per quale motivo non potesse riposarsi tra una vendita e l’altra. Gli occhi nocciola scrutarono desiderose le vie affollate da Diagon Alley. Piuttosto che comportarsi da elfo domestico, avrebbe dovuto essere lì fuori ad invogliare gli sconosciuti ad entrare. C’era persino il sole e, come aveva tristemente appreso, in Inghilterra non era una condizione tanto comune.
    Stizzita, si passò i palmi sul busto per lisciare pieghe immaginare sul vestitino colore pastello. L’abito era rosa confetto con una morbida gonna che si arrestava appena sotto il ginocchio. Decisamente inadatto a qualsivoglia pulizia, perché Brad non lo capiva? Già stanca di dovere ottemperare ad una richiesta giudicata irragionevole, almeno da lei stessa, sollevò lo sguardo dallo straccio per gettarlo sotto al bancone. Si sollevò in punta di piedi nel tentativo di sbirciare dietro agli scaffali.
    ”Rigriel?” Consapevole che l’elfo odiasse quel lavoro più di lei, la texana era sicura che si fosse nascosto da qualche parte. Non che lo biasimasse, avrebbe fatto lo stesso, se avesse potuto. Voleva trovarlo, sicura di convincerlo a sbrigare qualche incombenza al posto suo. Giusto il tempo di riposare un po’ le dita, provate dopo solo un paio di minuti di strofinamenti.
    Un sorriso soddisfatto, vittorioso, distese le labbra di lei verso l’alto. Madeline scartò verso destra, certa di avere visto la punta di un orecchio, sarebbe bastato solamente… Il tintinnio del campanello la distrasse, arrestando bruscamente la caccia al tesoro che si era organizzata da sola.
    Una sola occhiata fu sufficiente a cancellare tutto. Si dimenticò delle fastidiose pulizie, del sole che splendeva all’esterno facendosi beffa di lei, confinata lì dentro. La riconobbe all’istante: James Kennegan, negoziante del Ghirigoro e fiamma di Brad McNeal. Lo sapeva, non perché il docente le avesse rivelato quell’informazione, ma grazie a Rigriel. Era stato lui a metterle la pulce nell’orecchio. Tra i due doveva esserci del tenero, altrimenti perché l’affascinante insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure aveva pensato di invitare l’altrettanto attraente giocatrice di Quidditch a casa propria? Si frequentavano, era ovvio!
    ”Signorina Kennegan” tubò, affrettandosi a tornare al bancone ”E’ un piacere rivederla. Sono Madeline, ci siamo conosciute al evento che ha organizzato per il professor McNeal, si ricorda?” Lo nominò subito, osservando la donna come un falco, così da captarne eventuali reazioni. Forse, se avesse scoperto qualcosa di interessante, avrebbe potuto convincere Rigriel a spettegolare con lei un altro poco.
    ”Oh, il manico, ma certo! Purtroppo McNeal è uscito per alcune commissioni. Sono sicura che gli sarebbe piaciuto consegnarle il suo lavoro di persona. Ci si è impegnato particolarmente, sa?” Sorrise sorniona e si scusò, prima di assentarsi a recuperare l’ordine della battitrice.
    Recuperò la scopa dal opificio, sfiorandola appena. Benché non fosse una sportiva, doveva ammettere di desiderare quel capolavoro per sé. I polpastrelli la sfiorarono appena, cercando di catturarne la potenza nascosta. Le sarebbe piaciuto avere più tempo per esaminarla meglio, ma, anche lo avesse avuto, non era un diritto che spettava a lei.
    ”Eccola” esultò gioiosa, posando il mezzo di trasporto magico con estrema delicatezza sul bancone.
    ”Una Wolfden + 25 DES. Il manico è in legno di frassino, mentre la coda in legno di noce. E’ stata lucidata e, come richiesto, personalizzata, sulla parte alta, con le due scritte da lei scelte wolfden sulla destra e JK#9 sulla sinistra. Dorata la prima e verde la seconda.” Avrebbe concesso alla donna tutto il tempo necessario, consapevole che il suo fosse un acquisto importante e solo quando James avesse concluso, avrebbe proseguito con la vendita.
    Recuperò il sacchettino contenente le carte giocatore delle Holyhead Harpies – sua squadra preferita - e lo posizionò sopra al tavolo ligneo. Maddie immerse la mano per mescolare, prima di allungare il contenitore verso la negoziante del Ghirigoro. Si assicurò che non sbirciasse, proprio come era solita fare.
    ”A lei la pesca. Spero abbia fortuna, incrocerò le dita per lei” trillò, visibilmente emozionata. Desiderava che riuscisse a pescare l’intera squadra senza doppioni, nonostante le probabilità palesassero quanto fosse difficile che accadesse. Se avesse trovato delle doppie, si augurava che almeno fossero di giocatrici in forma o, ancora meglio, hero.
    Storse leggermente le labbra nel vedere le due carte NIF e si illuminò nel vederne due Hero. Alla fine c’era solo un doppione e Maddie si ritenne soddisfatta.
    ”Niente male!La prima è Caitlin Blake, capitano, in versione Hero. La seconda e la sesta sono dei doppioni della stessa giocatrice, però in versione IF. La terza carta pescata, invece, è Ruby Mathis in versione IF” si umettò le labbra, approfittando per riprendere fiato ”La quarta è Pearl Sykes in versione NIF. Infine, la quinta e la settima sono entrambe di Edith Cervantes. Una versione NIF e l’altra versione Hero.”
    Sorrise, riponendo il sacchetto al suo posto. Lo sguardo si sollevò verso la porta di ingresso e alla vista della completa calma, le sfuggì una smorfia dispiaciuta. Avrebbe desiderato che Brad McNeal facesse il suo ingresso, sperando di vederlo balbettare di fronte al vestito aderente della negoziante per cui, evidentemente, aveva un debole.
    Si sforzò di pensare ad un motivo valido per spingere la donna a trattenersi ancora, ma, sapendo di non averne a disposizione, sospirò piano.
    ”Dunque, a meno che non abbia bisogno di altro, una bella sciarpa della squadra ad esempio…” trascinò le parole, sperando sinceramente che la risposta fosse affermativa ”Le ricapitolo il totale. Per la Wolfden sono 90 Galeoni, mentre per le carte estratte 100 Galeoni. In totale sono 190 Galeoni
    Sorrise, in attesa di incassare il denaro per completare la transizione e rimase a disposizione nel caso la battitrice avesse eventuali domande da porle.

    Prima estrazione di James Kennegan, Holyhead Harpies:
    - 1d3:3 = Carta Hero
    -1d7:7 = Caitlin Blake (C)
    Avip283

    Seconda estrazione di James Kennegan, Holyhead Harpies:
    - 1d3:2 = Carta IF
    -1d7:7 = Caitlin Blake (C)
    MtwCKRE

    Terza estrazione di James Kennegan, Holyhead Harpies:
    - 1d3:2 = Carta IF
    -1d7:2 = Ruby Mathis
    NamHYek

    Quarta estrazione di James Kennegan, Holyhead Harpies:
    - 1d3:1 = Carta NIF
    -1d7:3 = Pearl Sykes
    7afXd0D

    Quinta estrazione di James Kennegan, Holyhead Harpies:
    - 1d3:1 = Carta NIF
    -1d7:4 = Edith Cervantes
    wXXLfxw

    Sesta estrazione di James Kennegan, Holyhead Harpies:
    - 1d3:2 = Carta IF
    -1d7:7 = Caitlin Blake (C)
    Omg5fio

    Settima estrazione di James Kennegan, Holyhead Harpies:
    - 1d3:3 = Carta Hero
    -1d7:4 = Edith Cervantes
    f4ME0dv

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1 replies since 8/7/2020, 11:17   62 views
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