[ESPERIENZA 11] - Smelly Alley

solo per iscritti

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Adeline Walker
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Ghiaccioli
    Posts
    423

    Status
    Anonymous
    Aveva affondato il naso in quella che era la sua quinta – o sesta forse – tazza di tè nero della giornata, una delle sue miscele preferite con pepe nero, vaniglia e cannella.
    Abe canticchiava sereno in cucina, tra una torta alle mele appena sfornata e pentole e mestoli che gli volteggiavano attorno alle grandi orecchie da pipistrello.

    Mandato giù l'ultimo sorso e poggiata la tazza ancora tiepida sulla scrivania, l'ennesima smorfia aveva tuttavia distorto i lineamenti fini del viso di Adeline Walker: aveva cercato di occupare mente e mani tutto il giorno, distraendosi con il lavoro - aveva compilato e concluso svariati casi cartacei sia per il San Mungo che per il Ministero - aveva poi aiutato Abe con la casa, aveva sperimentato nuove ricette in cucina, era uscita per qualche commissione ed era rientrata.. aveva persino fatto un po' di ginnastica.
    Ma niente.
    Quell'odore stagnante, di natura imprecisata ma irrimediabilmente fastidioso, nauseante ad un certo punto, l'aveva accompagnata costantemente in ciascun dei suoi passi, e in ogni suo più piccolo gesto – sempre più nervoso e febbrile, di ora in ora.
    Accidenti aveva oramai accumulato svariate esperienze sul campo tra il suo lavoro al Ministero e quello al San Mungo.. ma niente, niente sino a quel momento l'aveva talmente infastidita come quell'acido e putrescente odore che permeava ogni cosa attorno a lei, le si attaccava ai vestiti leggeri, si infiltrava tra le lenzuola pulite, si aggrappava alle tende in lino.. e Adeline, davvero iniziava a non poterne più.
    Ad un certo punto, stufa di storcere talmente tante volte il naso da aver timore di procurarsi qualche assurdo crampo (?!) aveva provato a svolgere su di sé l'incanto Testabolla:
    ma niente, ancora, dato che quell'odore di putrefazione era stato semplicemente racchiuso dall'incanto attorno alla sua testa, peggiorando così se possibile, ancor più la situazione.
    Uno dei suoi ultimi disperati tentativi l'aveva vista trasformarsi in quel piccolo volatile le cui misure e dinamiche le erano ormai divenute familiari: era uscita dalla finestra, raggiungendo quote non da poco, ma niente. ANCORA.
    Si era lasciata trasportare un poco dalle correnti, ma arresasi all'innegabile e puzzolente realtà, era infine tornata mesta nel suo appartamentino, rivolgendo uno sguardo disperato ad Abe che, ben lontano dalla sottile irritazione sottopelle della strega, come arma rivolta a quell'assurda situazione aveva scelto i fornelli e.. beh, due enormi fazzoletti in cotone, al profumo di lavanda, infilati su per le narici.
    Il che spiegava in effetti anche l'umore persino allegro della creatura che, respirando semplicemente dalla bocca, aveva vissuto una giornata come tante altre divertendosi persino tra prelibatezze di ogni sorta sfornate l'una dopo l'altra.

    -Abe.. io esco. Di nuovo.-
    Si era allontanata dalla sua scrivania con uno stridio della sedia contro il pavimento, borbottando tra sé e sè.
    Quel non riuscire a far niente di realmente pensato a causa di quell'olezzo nauseabondo la stava mano a mano irritando ancora di più, tanto da farle prudere la punta delle dita.
    Si era voltata così in fretta, facendo aprire involontariamente a raggio l'ampia gonna del leggero vestitino bianco che la avvolgeva, lasciandole scoperte le spalle. Aveva raccolto la sua bacchetta dal letto dove era stata gettata di malagrazia qualche ora prima, dopo il fallimentare tentativo del Testabolla, ed infine era uscita senza più dire una parola con una cadenza nei passi che suonava tanto come :

    Qui, o si risolve la situazione, o è la volta buona in cui questo passerotto si arrabbia sul serio...Arrr.”.


    Aveva spalancato il portone spingendolo con ambo le braccia, aveva assicurato il proprio catalizzatore nella custodia legata alla coscia sinistra..poi, con quella tempestosa aria da Non-ne-posso-davvero-più-preferisco-affrontare-tre-draghi-contemporaneamente-ma-questo-proprio-no- BASTA-ACCIDENTI aveva alzato lo sguardo bicromo lungo un High Street semi deserta.
    Semi, perchè in effetti.. aveva strizzato un poco gli occhioni adornati dalle lunghe ciglia, per mettere a fuoco, incredibilmente, un piccolo magico gruppetto di cui in effetti conosceva ogni singolo membro.
    Era infastidita, quasi irritata questo era vero.. ma una piccola ombra di sorriso non potè non nascere sulle labbra della londinese.
    La Medimag così affrettò il passo, avvicinandosi al piccolo gruppetto di maghi e streghe appena in tempo per catturare le ultime parole di Lexa Jones, la Negoziante già incontrata un paio di volte..
    In automatico, la mancina volò a sistemarsi una ciocca dorata dietro l'orecchio.
    -Io mi offro volontaria!-
    Esordì quindi, le iridi verde azzurre che adesso passavano da una figura all'altra mentre, ancora di un umore non dei migliori – sicuramente per i suoi standard – quantomeno riusciva però a rivolgere a ciascuno un flebile ma sincero sorriso.
    -Vi supplico, non resisterei un'ora di più con questo odore a permeare l'aria. Non si riesce neanche a ..pensare, Merlino.
    Idee?-
     
    .
5 replies since 13/7/2020, 15:48   219 views
  Share  
.