Quidditch time

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    DEAN LAWRENCE
    age 20 + Quidditch time
    Diagon Alley non era cambiata di una virgola. Quando si era smaterializzato di primo pomeriggio nelle vie della cittadina inglese, sperando che la pausa pranzo avesse dato tregua allo shopping, aveva dovuto ricredersi e trovare le vie affilate come sempre. Seguendo il flusso continuo di persone che si muovevano con obiettivi precisi, lui camminava senza apparente meta, gli occhi stanchi per il turno notturno al Blind Pig e il cervello che si muoveva a rallentatore, facendo sembrare che tutti si muovessero a velocità aumentata. In realtà aveva una menta ben precisa quel giorno, uno degli ultimi prima che cominciasse il campionato di Quidditch dove avrebbe giocato come cacciatore per i Falmouth Falcons, forse una delle squadre più forte di sempre, e la sua metà era il negozio dal insegna rossa di Accessori per il Quidditch. Aveva bisogno di una scopa, la vecchia carretta che si portava dietro dagli anni di Hogwarts era ormai allo stremo delle sue forze e proprio come i passanti di oggi in campo sembrava che tutti andassero a velocità aumentata rispetto a lui. Il capitano della squadra era stato chiaro sulle qualità che doveva possedere la scopa per giocare titolare nei Falcons e per quanto gli spiacesse dover accedere alla camera blindata per prelevare dei galeoni aveva assecondato le direttive con un deciso cenno del capo. Ma a cuor non si comanda e quasi senza rendersene conto si trovò, con sua sorpresa, a specchiarsi nella vetrina di Ollivander. Scorse un movimento nel locale, più che altro un ombra, e troppo codardo per farsi scoprire a cercare una certa negoziante si affrettò a scostarsi dal negozio di bacchette e accelerò il passo per togliersi dal impaccio di diversi giustificare con la Crawford. In un battibaleno giunse al negozio che era sempre stato il suo obiettivo primario, senza deviazioni da certe fabbricanti di bacchette, ed entrò dopo aver fugacemente osservato oltre le sue spalle che nessuno Hedel lo avesse seguito e appurato ciò si rivolse al commesso che lo avrebbe servito, cercando di mascherare la faccia di chi aveva appena commesso un crimine o quasi. “ Buon pomeriggio. Sono qui per acquistare un manico di scopa, sarei orientato sulla Frecciargento ma vorrei sentire un suo parere. Sono un giocatore di Quidditch professionista.” Anche se aveva l’aria di un ladro di passaggio, poteva giurare di avere delle buone intenzioni.
     
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    Ghiaccioli
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    Ilvermorny - Thunderbird – Age 17
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    Arrabbiata. Madeline sbuffò, lasciando uscire aria calda dalle narici. Scosse la testa, pestando ritmicamente il piedino sul pavimento di legno massiccio. Non era solo infastidita, era furiosa. Gli occhi si incollarono alle parole vergate con la calligrafia svolazzante della madre. Rilesse le parole più volte, imparandole praticamente a memoria.

    ”Visto il nuovo lavoro, io e tuo padre abbiamo pensato di partire da soli quest’anno”

    Sull’orlo delle lacrime, accartocciò bruscamente la pergamena, prima di gettarla lontano, da qualche parte dietro la propria schiena. Tradita dalla propria famiglia, che aveva deciso di andare in vacanza senza di lei. La prima volta che aveva letto la lettera, Madeline era stata tentata di mollare tutto, lì, al negozio, troncando alla radice l’apparente problema. Il secondo pensiero, quello che le aveva dato la forza di desistere, era volato a Brad McNeal e a Rigriel. Si era affezionata ad entrambi e, allo stesso modo, aveva sviluppato un sincero apprezzamento per il lavoro che il docente le aveva offerto. Tradirli, benché l’avesse inizialmente contemplato, si sarebbe rivelato una mossa troppo meschina e lei voleva essere migliore dei propri genitori. Poco importava che si fossero detti fieri di lei e che le avessero promesso di portarle un bel regalo. Le parole dolci della madre erano passate completamente inosservate, insabbiate da quell’unica frase, che tanto aveva turbato la texana.
    ”Rigriel, hai fatto i biscotti al cioccolato oggi?” Il labbro inferiore sporgeva all’esterno, prova indiscutibile del turbamento della ragazza. Desiderava un abbraccio, ma, dal momento che né Rigriel né McNeal avrebbero probabilmente ottemperato a quella richiesta, decise di ripiegare sul cioccolato. Gli occhi nocciola passarono in esame l’intero negozio. Decisa a scovare l’elfo domestico, la Thunderbird controllò dietro a tutti gli scaffali. E se Rigriel non fosse stato lì? Sobbalzò, investita dall’ennesima ondata di tristezza, che minacciava di schiacciarla. Qualche volta la creatura faceva alcune capatine all’appartamento del negoziante, per preparare solo Morgana sapeva cosa. Normalmente per Maddie non c’erano problemi, ma quel giorno, se l’elfo si fosse assentato anche per un secondo, sarebbe stato un disastro.
    Non poteva certo lavorare in quelle condizioni e rivolse un’occhiata truce ai detergenti infilati dietro al bancone. Il mento si sollevò verso l’alto, prima di scartare bruscamente verso destra. Malgrado solitamente si prestasse a quel compito ingrato, ovviamente non per libera scelta, quel giorno avrebbe fatto eccezione. In realtà, era sicura che la bottega fosse notevolmente più pulita della sua stanza ad Ilvermorny. La vena assurdamente perfezionistica di McNeal impediva alla polvere anche solo di avere il coraggio di manifestarsi. Che differenza poteva fare un giorno?
    Tamburellò le unghie, fresche di smalto, sul mobile ligneo, mentre sbuffava impazientemente per la mancanza dell’elfo. Rigriel era diventato presto un valido compagno. In realtà, Madeline l’aveva apprezzato subito dopo avere capito che odiasse pulire almeno tanto quanto lei. Inoltre, la creatura era la fonte, anche se involontaria, principale dei pettegolezzi sul negoziante di Accessori e su quella del Ghirigoro. La strega era arrivata quasi a considerarlo un amico, in un modo assurdamente strano e contorto dato che lui si rifiutava di indossare qualcosa di più carino. Pur comprendendo le sue ragioni, quella totale mancanza di stile la feriva profondamente, perché, pur sembrando impossibile, era ovvio che Rigriel non avesse imparato quasi nulla da lei.
    La nuova piega dei propri pensieri la distrasse dalla totale mancanza di empatia, almeno secondo lei, dei propri genitori, ma fu lo scampanellio all’ingresso a sottrarla interamente alla spirale negativa in cui altrimenti sarebbe caduta.
    ”Buongiorno e benvenuto da Accessori per il Quidditch di Qualità. Sono Madeline, Maddie” si corresse, dopo avere constatato che il nuovo arrivato non dovesse essere molto più vecchio di lei ”come posso esserti utile?”
    La texana sorrise, sbattendo ritmicamente le lunghe ciglia scure. La destra salì a spostare alcune ciocche scure dietro la spalla. Non stava cercando di ammaliarlo, non intenzionalmente almeno. Semplicemente, le piaceva flirtare o provare a farlo. Un'attività leggera e totalmente disimpegnata, che le permetteva di lasciarsi alle spalle la tristezza. Voleva fare esercizio e diventare abbastanza brava da rinfacciarlo a Ruby, la propria compagna di stanza. Il bello del proprio lavoro era la possibilità di parlare con un sacco di ragazzi, che non avrebbe più rivisto. Maddie poteva allenarsi senza sentirsi in colpa, né vincolata da strani obblighi.
    Le labbra si tesero in un sorrisetto soddisfatto, mentre passava in rassegna, attenta a non risultare sfacciata, il cliente di fronte a sé. Sembrava più grande di quanto lei non fosse, tuttavia, era quasi sicura che dovesse avere pochi anni di differenza.
    "Professionista?" ribattè, tamburellando l'indice sul labbro inferiore "Dovrei conoscerti quindi?" continuò, evitando di dire che lei, sui giocatori di quidditch professionisti, sapesse ben poco.
    Annuì distrattamente, riflettendo sulla richiesta del giovane, come se non avesse appena flirtato poc'anzi. Malgrado la propria esuberanza, le piaceva essere la commessa di Accessori e, ancora di più, adorava riuscire a soddisfare i propri clienti. Prendeva il proprio lavoro molto seriamente, ad eccezione delle pulizie ovviamente.
    "La Frecciargento + 20 DES a 80 Galeoni è un buon compromesso, anche se, essendo tu un giocatore professionista, mi sento di consigliarti la BlondeRiot 1 + 20 DES a 76 Galeoni. Fabbricata direttamente da Brad McNeal, il negoziante, è una scopa perfetta per il quidditch, grazie alla sua manovrabilità e alle ottime velocità raggiunte. Oppure" prese fiato, indicando con il dito uno dei tanti modelli esposti "Posso consigliarti la Roaring 27 + 25 DES a 90 Galeoni. Resistente agli urti, velocissima e facile da manovrare. Tre caratteristiche che la rendono perfetta per giocare. Come vedi, non ci sono grosse differenze di prezzo tra un modello e l'altro."
    Sorrise, attendendo pazientemente la scelta del giovane. Maddie era sicura di avergli fornito validi consigli e quasi sperò che il negoziante la stesse ascoltando dall'opificio. Sarebbe stato fiero di lei?
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