Un viaggio inaspettato

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    Theodore Skyfield
    Docente di Arti Oscure
    Per il bene superiore!


    Finalmente era giunta la voce che tanto aspettava dopo quasi un anno di attesa. Theodore aveva immediatamente sentito i suoi contatti per un viaggio prima in Inghilterra, poi in Francia. Il viaggio sarebbe durato pochi attimi, ma sarebbe stato di fondamentale importanza farlo il prima possibile per farsi trovare preparato quel giorno. Nessuno era certo sul da farsi, ancora non si sapeva niente di concreto, ma Theodore era fiducioso. Non era la prima volta che i suoi contatti venivano avvisati su quelle cose. Abbandonò la casa a New York di tutta fretta senza la sua amata bacchetta e senza alcuna valigia. Nonostante dovesse cambiare paese, era piuttosto pratico su come muoversi, soprattutto nell'ombra.
    Dopo un sonoro crac, Theodore si ritrovò verso la periferia della Grande Mela, su una strada sterrata praticamente deserta. Si vedeva solo un uomo, seduto su un muricciolo malandato con un grosso cappello sulla testa.
    "Bertus."
    Disse Theo, secco, senza sentimento, avvicinandosi alla strana figura. L'uomo, sicuramente più vecchio dello Skyfield, era basso, goffo, cicciottello e con qualche verruca di troppo su tutto il corpo a causa dell'assunzione di troppe pozioni sbagliate. Gli occhi erano piccoli e nascosti da un paio di grossi occhiali che, nonostante le lenti spesse, non riuscivano ad ingrandire la dimensione dello sguardo. Alzò il capo e sul suo volto si palesò un ghigno divertito.
    - Sei in anticipo. Hai proprio fretta di andartene, vero Theo? -
    Theodore non rispose, infastidito da quel soprannome che solo pochi usavano e, ovviamente, contro il suo consenso. Lo squadrò, per fargli capire che non aveva tempo da perdere e che doveva partire il prima possibile. Bertus, allora, si levò il cappello, lasciando vedere la testa, coperta giusto da qualche ciuffetto poco curato di capelli sporchi. Posò il copricapo per terra e osservò lo Skyfield.
    - Ci vediamo tra poco per Parigi. -
    Ancora una volta Theodore non rispose, annuendo solamente e toccando con un dito il cappello a terra. In pochi attimi, esso cominciò a vibrare e, con un puff, sparì nel nulla.

    Arrivato a Londra grazie alla passaporta di Bertus, Theodore si diresse subito al Paiolo Magico, uno dei metodi più veloci per arrivare a Diagon Alley senza dare troppo nell'occhio. Oltrepassato il muro sul retro della locanda ed essendosi mischiato alla massa di Maghi e Streghe presenti nella via più popolosa della comunità magica inglese, Theo cercò immediatamente il negozio di bacchette. Doveva comprarne una nuova, non perché la sua si fosse rotta, ma perché necessitava di una completamente nuova e pulita che potesse servirgli per il suo viaggio a Parigi. La sua, dopotutto, era controllata dal M.A.C.U.S.A. e lui, da bravo americano (o da cittadino invisibile quale era) non poteva rischiare di macchiarla.
    "Buongiorno. - disse dopo aver varcato la porta d'ingresso del negozio. - Dovrei acquistare una nuova bacchetta."
    Lasciò quindi intendere che la sua vecchia non ci fosse più, ma non specificò il motivo. Dopotutto non gli piaceva mentire e, anzi, odiava farlo. Voleva essere capace di dire le informazioni necessarie solo per far credere qualcosa di diverso dalla realtà, senza però distorcerla del tutto. Non era particolarmente logorroico, quindi, forse, poteva risultargli anche piuttosto semplice farcela. Sperava di ricevere una bacchetta potente, perché durante il suo pernottamento a Parigi poteva succedere di tutto...

    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
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    hedel anakin crawford

    Perché diventiamo assassini? Per gli esseri umani questa sembra essere una di quelle domande etiche sulla quale si scervellano strizzacervelli, psicologi e psichiatri (ma infondo qual è la vera differenza tra questi ciarlatani e una sciamana che legge le carte?) da diversi anni, studiando il delicato equilibrio della psiche e dell'anima umana. Ennesima spazzatura da esseri inferiori, se me lo concedete. Non diventami assassini, ma nasciamo assassini e ora lo so che orde di buonisti insorgeranno per cercare di far valere la loro patetica credenza che siamo tutti buoni. Piccola novità, sono tutte stronzate.

    Il cardine della persiana cigolò mente Hedel Crawford apriva, con un cucchiaino di metallo stretto tra i denti, le imposte del negozio dopo aver trascorso gran parte della notte a lavorare su una bacchetta di ebano che non ne voleva sapere di avere un nucleo innestato. Aveva già provato con la classica triade di Ollivander, che considerava monotona e antiquata, ma era sempre di grande efficacia e richiedeva poco impegno alla Crawford che comunque desiderava creare bacchette potenti e vigorose. Il crine di unicorno, raro e altamente pregiato, si dissolse in una nuvola di fumo argentato davanti ai suoi occhi, la corda di cuore di drago, poderosa e determinata, si sfibrò al punto da essere inutilizzabile e la piuma di fenice si incendiò tramutandosi in cenere. Non credeva che il problema fosse suo come fabbricante ma iniziò a dubitare della bontà del legno, difficile da lavorare anche per gli standard del duro ebano. Ma la wandmaker si era imposta di fare del nero legno africano la firma che avrebbe contraddistinto le sue bacchette sul panorama mondiale, affiancando il suo nome a quello dei grandi fabbricanti come Ollivander e Gregorovitch. Aveva trascorso il resto della mattina a cercare, anche in vecchi tomi impolverati, una soluzione al suo problema ed era quasi con un piede fuori dal laboratorio delle bacchette per cercare qualche libro più specialistico dal Ghirigoro quando il campanello apposto sulla porta d'ingresso segnalò con un trillo l'ingresso di un cliente. Velocemente tolse il grembiule in cuoio che indossava sempre quando fabbricava della bacchette, per evitare di rovinare i suoi vestiti, dopo essersi sistemata l'abito nero che indossava, aggiustando lo scollo a V e la cintura dorata che le cingeva la vita come un gioiello. Lo stile della Crawford era sobrio ed elegante, duro come il suo carattere. I capelli freschi di taglio le sfioravano appena le spalle in vaporose onde, mentre si apprestava a raggiungere il bancone con un sorriso di circostanza.
    « Benvenuto da Ollivander! Io sono Hedel Crawford, la Negoziante.» si presentò cordialmente, osservando con sguardo malizioso il volto del uomo che aveva davanti. Non lo avrebbe classificato come bello, non della canonica bellezza umana, ma qualcosa di misterioso che la attirava e al tempo stesso la intimoriva. Qualcosa che suggerisse che erano in qualche modo affini.
    «Certamente, vado subito a prenderne una.» spiegò con una certa professionalità, voltandogli le spalle per cercare una bacchetta da consegnare. Fece scorrere la mano su alcune custodie rosse, verdi e blu. Banali, troppo per il mago che le stava alle spalle. Le dita si fermarono su una custodia di metallo, fredda, che le fece ritrarre le dita per un istante come se si fosse scottata. Era nera come l'ebano che stava cercando di lavorare al piano di sopra, fredda come la luce negli occhi del uomo ma bollente come il fuoco che aveva percepito la negoziante. Era isolata, senza bacchette intorno come se non amasse la compagnia dei suoi simili. La afferrò e con cura aprì l'astuccio svelando quanto contenuto. Un semplice sguardo e nelle iridi pece della strega si riflettè la squisita fattezza del catalizzatore, un fremito di eccitazione nel decantare la sua composizione. « Biancospino, Capello di Veela, 13 pollici e ¼, Sorprendentemente Sibilante. +20 INT Questa bacchetta è stata creata da Grindelwald in persona, una delle ultime rimaste. Il costo è di 30 Galeoni spiegò con grande solennità, provava ammirazione per il fabbricante di questa bacchetta, e con professionalità sfilò il catalizzatore e glielo porse perché lo testasse.


    p4Tw05F Benvenuto da Ollivander Theodore Skyfield !
    Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
    Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra. Hai 10 giorni per farlo.
    Hai a disposizioni tre tentativi per trovare la tua bacchetta, la terza -che ti piaccia o no- sarà quella definitiva.

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1 replies since 3/8/2020, 17:15   68 views
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