Tardi per la cena

L’ora di cena era iniziata da un po’ e lui era in ritardo, ma questo non gli aveva impedito di ammirare i bicipiti scolpiti e il segni degli addominali che si faceva più evidente nel riflesso dello specchio nel suo dormitorio. La scuola era incominciata da appena una settimana e lui già rimpiangeva la calda estate, con l’abbronzatura perfetta e l’acqua del mare addosso. Detestava vivere in un posto freddo come quello dove stava Ilvermorny, avrebbe preferito essere su una assolta spiaggia di Miami o della California dove praticamente è estate tutto l’anno. Da grande, si era detto molte volte, finita la scuola si sarebbe trasferito su una spiaggia tropicale a vendere cocco o cubetti di ghiaccio. Doveva solo trovare l’incantesimo più adatto.
Era in ritardo, ma si era rivestito con la divisa verde dei Wampus e aveva raggiunto la sala grande del castello dove molti posti ai tavoli erano già occupati. Aveva cercato qualcuno che conoscesse ma non trovò nessuno di noto e si sedette nel primo posto libero che trovò davanti a una porzione di arrosto. La carne fumante era circondata di deliziose patate al forno e non si era ancora seduto che già aveva iniziato a mettere nel piatto un abbondante porzione. Si leccò un dito dove un po’ di sugo si era rovesciato e guardando il compagno che gli sedeva accanto chiese puoi passarmi del succo di zucca? finalmente aveva preso posto e poteva iniziare la sua cena.

Non aveva notato chi fosse seduto vicino a lui finché non senti una voce indignata sollevarsi dalla sua destra.

Scusa?

Sorride, voltandosi di oro verso la ragazza ma continuando a succhiare il sugo del gustoso arrosto dalle sue dita. Sfacciato e maleducati forse, ma non gliene fregava nulla. tesoro sei sorda? domandò ancora con un sorrisetto sghembo perché gli piaceva essere un po’ cafone con le ragazze. Era convinto che così facendo avrebbe esercitato su di loro un certo fascino da ragazzo cattivo e fin ora nessuna gli aveva fatto cambiare idea.

Ma lo sai che questo è il tavolo di Thunderbird?

Era quasi impossibile non fare il verso a questa ragazza eppure qualcosa nella sua mente gli suggerì di trattenersi se non voleva trovarsi infilzato da una forchetta o peggio morire di sete. Nonostante il tono acido la ragazza gli passò la caraffa di succo di succo che lui afferrò e rovesciò abbondantemente il suo contenuto nel bicchiere. Può anche essere tesoro, ma francamente non mi interessa rispose dopo aver appoggiato con un tonfo la caraffa tra loro due, sempre con quel sorriso da stronzetto spiaccicato sul volto. Bevve rumorosamente due sorsi, poi infilzò la tenera carne e iniziò a mangiare.

La carne era davvero molto buona, tenera e sugosa. Se avesse avuto la possibilità di congratularsi con lo chef lo avrebbe fatto, se lo chef non fosse stato un elfo domestico. Il suo alto lignaggio, era un Nott dopo tutto, gli impediva di abbassarsi a certi livelli. Stava masticando quando la sua fastidiosa compagna di tavola, fare il paragone con una mosca era fin troppo immediato e semplice, ronzò ancora il suo disappunto con tutta la sua aria da saputella.

Beh, tesoro, dovrebbe interessarti se qualche prefetto se ne accorge potresti far perdere un sacco di gemme alla tua casa... non ti interessa nemmeno questo?

Sarebbe andata d'accordo con quel Vincent che gli aveva impedito di addentrarsi nella foresta proibita qualche giorno addietro. Una coppia insopportabile, meglio che non si conoscessero, per il bene dell'umanità. Deglutì e poi rispose.Solamente grazie alle mie trasgressioni potreste avere qualche possibilità di vincere la coppa. Dovresti ringraziarmi, tesoro aveva notato quanto fastidio suscitasse quella parola alla sconosciuta, e non era nel suo carattere smettere di risultare insopportabile e fastidioso. Lo adorava a dire il vero.

Non riusciva a nascondere un sorrisetto divertito per l'idignazione, senza senso a suo avviso, della sua compagna di cena. Infondo non erano affari suoi dove si sedeva a mangiare o quante gemme perdesse, non erano della stessa casa o amici, e non aveva rubato l'ultimo pezzo disponibile di qualcosa, anche se per l'ultima fetta di crostata non avrebbe avuto problemi a ribaltarla dalla panca per poterla afferrare, eppure non capiva che cosa volesse da lui quella biondina.

Nemmeno ci accorgeremmo della tua esistenza o no. Anzi, se non ci fossi avrei sicuramente meno fastidio, Mr. Usurpatore di Tavoli.

L'unica persona che sta disturbando qui sei tu, diavolo quanto parli, tesoro anche se la scena del sostenuto gli riusciva piuttosto bene, si stava divertendo in maniera particolare a tormentare la Thunderbird, per nessun motivo particolare, come lei faceva con lui nel dargli fastidio e impedendogli di consumare la sua cena in santa pace. Non sarai mica un'amichetta degli auror, eh tesoro? domandò, dopo aver finito di mangiare un altro boccone e voltandosi con il busto e la testa nella direzione della studentessa per guardarla negli occhi, un ghigno sulle labbra che gli conferiva un'esemplare faccia da schiaffi.