Vacanze finite, vecchie abitudini

Gli appunti di pozione poco distanti dal lato del tavolo sul quale stavo studiando Erbologia sembravano chiamarmi per essere aperti. No, mi dissi cercando di essere autoritaria. Anche se posizioni è la tua materia preferita prima devi fare Erbologia, questo compito è per domani e potrebbe anche interrogarti. Cercai di farmi paura e di darmi un valido motivo per restare concentrata. E ci riuscii, per i successivi dieci minuti. Poi il rumore di battito di ali fu seguito dalla comparsa di una lettera che coprí proprio quelli appunti di Erbologia. Lo interpretai come un segno del destino.

Carissima Charlotte,
Come stai? Come sono andate le vacanze?
Spero tutto bene! Le mie sono state molto belle, ho trascorso un periodo con nonna su nei laghi del Michigan mentre con mamma e papà siamo stati in Europa, in Francia, sulla costa del mediterraneo per goderci un po’ di sole. Siamo anche stati a Parigi un paio di giorni è una città davvero incantevole.
Hai già fatto tutti i compiti estivi? Io sono sinceramente in ritardo ma non voglio annoiarti. Mi sei mancata e mi piacerebbe vederti per chiacchierare e ridere insieme. Ti aspetto sotto la statua di Isotta l’indomani mattina dopo colazione.
Un abbraccio,
Eve

Sorrisi, affrettandomi per cercare una piuma e scrivere subito una risposta.

Cara Eve,
Non sai con quanto piacere mi coglie la tua lettera! Ogni scusa per evitare Erbologia è ben accetta. No non sentirti in colpa, cercherò di riprendere subito lo studio.
Io sto bene, Erbologia a parte. Tu?
Anche le mie vacanze sono andate bene anche se non ho viaggiato tanto quanto te, sono stata a New York.
Vorrei non parlare dei compiti estivi, che non ho ancora finito, ma credo di avere ancora qualche giorno di tempo per farlo... almeno lo spero!
Non vedo l’ora di vederti e raccontarti della mia estate e di sentire della tua, ovviamente! Per domani mattina va benissimo, ci vediamo alla statua.
Baci, Charlie

Avevo affidato la mia lettera al gufo che me l’aveva portata, ma mi pentii quasi subito: il pennuto in questione non sembrava particolarmente in forma. Ma ormai era troppo tardi e lui era volato fuori dalla finestra, speravo solo che il messaggio raggiungesse la sua destinazione.

Quella domenica mattina mi svegliai di buon umore, ma chiedendomi se il messaggio sarebbe stato consegnato al suo destinatario. Anche questa domanda impellente non poteva guastare il mio buon umore e così, indossando un paio di pantaloni neri e un maglioncino rosa di lana mi diressi verso la Aula Magna per una colazione abbondante. Cappuccino e brioches con la marmellata. Poi esco e con passo scattante mi muovo verso il Chiostro di Isotta, luogo indicato per l’incontro. Sono un po’ preoccupata che la mia risposta non sia arrivata o che la vaga indicazione del orario mi porti a dover aspettare o a essere in ritardo ma ogni preoccupazione svanisce nel vedere Eve proprio vicino alla statua della fondatrice di Ilvermorny. Mi sbraccio per salutarla, sta guardando verso di me e affetto il passo della mia camminata. Eve! Ciao Eve! Wow come sei abbronzata! Come sono andate le vacanze, racconta! le mie parole sono un fiume in piena che travolgono la Thunderbird non appena siamo abbastanza vicine da poter conversare a un tono di voce normale. Sono così felice di rivederla dopo le vacanze estive.

Ci abbracciamo, uno slancio di affetto che non avevamo mai avuto in questi mesi di amicizia ma sono contenta di sentire la sua pelle che sa di sole e di acqua di mare, e ricambio la stretta del nostro abbraccio. Dura poco e poi ci sciogliamo, guardandoci una negli occhi dell’altra in un sorriso complice.
Le parole e le domande della Thunderbird mi travolgono come un fiume in piena e non posso fare a meno di ridere per la frenesia con la quale ci stiamo parlando, nemmeno non ci vedessimo da anni. Eppure anche se le vacanze estive non sono durate più che qualche mese mi sento rinvigorita nel trovare la mia vecchia amica entusiasta quanto me di trovarci dopo le settimane trascorse lontane. Sto bene grazie! Anche tu sembri un ottima forma l’abbronzatura ti dona molto! Come stai? esclamo rispondendo alle sue domande mentre ci apprestiamo a sederci su una delle panchine libere del corto letto interno di Ilvermorny. New York é inimmaginabile! Una vera metropoli con palazzi alti più degli alberi e che sembrano le torri del castello. C’è tanta gente, non si è mai soli ed è vero che è una città che non dorme mai! spiego, stupita delle cose che ho visto e dell vita di città, così diversa dalla tranquilla vita tra le montagne che circondano Ilvermorny Peccato che a me piaccia dormire, non è stato amore a prima vista ma chissà... continuo a spiegare ridendo di come ho paragonato la città a un amore estivo. Mi chiedo se lei al mare abbia avuto modo di avere le classiche avventure con un bagnino o con qualche bel ragazzo nomaj, per quanto siano illegali in America. Racconta tu ora, sono così curiosa!