Il Salotto degli Artisti -Christmas Edition- vol.2

Evento di Natale e Concorso Decora l'Abete Natalizio

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  1. James Kennegan
     
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    Il Salotto degli Artisti -
    Christmas Edition - vol.2

    James Kennegan


    Poggiò le mani sui fianchi, una tipica posizione da supereroina, osservando con aria soddisfatta la realizzazione dei suoi sforzi. Quando lo spirito natalizio aveva cominciato ad ammantare come una forza invisibile il mondo che la circondava, al primo profumo di neve nell'aria, al primo canto di Natale appena accennato, qualcosa nella mente della Kennegan si era attivato come una granata natalizia pronta ad esplodere. Era stata questione di poche ore prima che assoldasse Rigriel per svuotare il solaio, o lo scantinato o quello che era, di tutte le cose legate alle feste che Brad possedesse - aveva scoperto con suo grande orrore che a stento avevano un albero di natale che fosse degno di essere chiamato come tale- e di correre ai ripari con acquisti in tempo per scongiurare una crisi di Natale. Non poteva certo permetterselo. Alla figlia d'Irlanda erano sfuggite alcune cose dalle dita, dalle mani, ad essere brutalmente sinceri un po' da tutto. Nel delizioso appartamento 4B della Main Street di Diagon Alley era esplosa quello che, senza esagerare, i giornali avrebbero definito come una bomba natalizia. Una grande ghirlanda, con pigne e palline rosse, era appesa alla porta d'ingresso del loro appartamento, contornando in maniera perfetta il numero civico affisso sulla porta in modo tale che restasse perfettamente al centro del cerchio che questa circoscriveva. Entrati si potevano ammirare decorazioni sparse, da Babbi Natale volanti con tanto di slitta e renne, fino a pupazzetti di neve rinchiusi in ampolle che se scosse facevano davvero nevicare, fino a giungere al pezzo forte: un imponente albero di Natale che occupava gran parte del soggiorno di casa McKennegan. Ovviamente non si poteva decorare casa scegliendo qualcosa di scadente, occorreva una precisa e accurata selezione degli addobbi, ma di fronte a sconti e iniziative non si poteva rinunciare a questo vantaggio. James Kennegan inoltre aveva il grande problema che immancabilmente le piacevano sempre le cose che costavano maggiormente, compensava così queste spese acquistando - nessuno le aveva detto che comunque spendeva soldi - cose a prezzi vantaggiosi. Si era così trovata con diverse palline di Natale, esageratamente pesanti e grandi, con un albero di natale in più e con molti, moltissimi festoni e coriandoli d'argento, d'oro, rossi e verdi, persino alcuni bianchi che dovevano levitare a mezz'aria e sembrare neve sospesa nel tempo. Un sacco di cose insomma, che non riuscivano a trovare spazio nella già sovraffollata abitazione di Brad e James. Non sapeva cosa ne pensasse il McNeal sul Natale, il fatto che in casa non ci fossero decorazioni doveva essere un indizio sufficiente ma a lei risultava inconcepibile che si potesse odiare il Natale, soprattuto un Natale trascorso con lei, ma ci teneva che tutto fosse perfetto e inoltre non voleva sentire critiche - sia che ci fossero state o no- sul fatto che avesse speso e comprato così tante cose. Aveva così, forse per la prima volta in vita sua senza che questo riguardasse il cibo, adottato una politica degli avanzi e del riciclo degli sprechi. Che James Kennegan fosse una persona green era indubbio, dalle sue origini irlandesi al fatto che fosse una Serpeverde, ma in questo senso era assolutamente inedito. Uno schiocco di dita e una giravolta di materializzazione più tardi si trovò al Ghirigoro, ancora tristemente spoglio. << Max, fai come se non ci fossimo>> disse alla sua assistente che era di turno dietro al bancone per servire i regolari clienti della libreria, prima di dirigersi verso il Salotto degli Artisti.

    Dalle ampie vetrate illuminate a festa del Ghirigoro, lo sguardo smeraldo di James si perdeva nel tentativo di catturare ogni singolo fiocco di neve che stava copiosamente cadendo dal cielo. Era iniziata a cadere proprio quel pomeriggio, mentre lei stava sistemando le ultime decorazioni in vista dell'evento natalizio che avrebbe colorato il Salotto degli Artisti. In cuor suo credeva di essere stata lei a far nevicare, come se l'amica neve avesse assecondato la sua voglia di Natale e imbastendo l'atmosfera perfetta. Al Ghirigoro i consueti divani e poltrone erano sempre al loro posto ed era forse il solo elemento famigliare che gli usuali frequentatori avrebbero trovato. Un enorme pino, proprio quel albero di Natale acquistato in super saldo, pendeva a testa in giù al centro del soffitto. Esso era già stato decorato con ghirlande decorative di vari colori, ma il predominante era sicuramente l'oro. Alla Kennegan piaceva il colore oro, solitamente significava il primo posto e di conseguenza la vittoria. Fiocchi di neve finta erano sospesi magicamente a mezz'aria e ogni volta che qualcuno esclamava << Buon Natale>> o << Auguri>> o qualcosa di simile, cominciavano a muoversi, spostandosi però verso il soffitto e muovendosi dunque dal basso verso l'alto. In quella stanza era tutto sotto sopra, qualcuno doveva aver giocato con la forza della gravità o simile, ma lei non aveva mai sentito parlare di fisica e nemmeno avrebbe provato a capirci qualcosa. Tutto questo faceva parte dell'atmosfera natalizia organizzata per l'evento di quella sera. C'erano burrobirre, alcuni calici di vino bianco e l'immancabile punch natalizio. C'era del pudding e dei biscotti a forma di omino, altri di pino e altri ancora di pupazzi di neve. Era il weekend che precedeva il Natale, era il momento ideale per festeggiare con amici e conoscenti, prima di doversi sorbire pesanti e lunghi cenoni con lontani parenti e cugini, gente che si vedeva solo una volta all'anno e che si impicciava degli affari altrui senza nemmeno avere il buon tatto di chiedere prima come si stava. Si domandò quali fossero i progetti di Brad per il 25 Dicembre, se lo avrebbero trascorso assieme o se fosse il caso di accettare l'invito a tornare in Irlanda di sua madre, doveva ricordarsi di chiederglielo. La strada di porfido della Main Street ormai non si vedeva più, sommersa dalla fitta coltre bianca che continuava a scendere copiosamente dal cielo senza dare accenni di tregua: era una vera fortuna che quasi tutti i suoi invitati si presentassero materializzandosi proprio all'ingresso del locale e non dovessero affrontare quella tormenta di deve che stava avvolgendo Diagon Alley conferendogli però un aspetto decisamente più festivo. Quando un buon numero di avventori aveva riempito il locale, riversandosi nel Salotto degli Artisti, la padrona di casa decise che fosse il momento di dare inizio ai giochi. << Benvenuti al secondo evento del Salotto degli Artisti!- rispose iniziando a tintinnare con un cucchiaino sul vetro del calice di spumante che stava tenendo tra le dita, per richiamare l'attenzione della rumorosa folla - innanzitutto vi ringrazio per la vostra partecipazione! Potete trovare dolci e bevande nel consueto buffet, avrete già notato che ogni volta che qualcuno dice Auguri o Buon Natale- i fiocchi di neve iniziarono a risalire verso il soffitto in un vortice vigoroso ma ordinato - ecco! Ma trattandosi del Salotto degli Artisti non potevo lasciarvi senza nulla da fare, non credete?>> rise di gusto, scuotendo il capo e muovendo il lunghi capelli ondulati, sulla schiena lasciata nuda dal vestito rosso che indossava. Si spostò, il lungo spacco risaliva lungo le sue gambe si aprì un po' di più, avvicinandosi a alcune ceste con delle sfere natalizie. Erano quasi tutte argentate, ma ce ne erano di dorate e di rosse. Posato il bicchiere, ne prese una di quelle argentate e la mostrò ai presenti come un trofeo da esibire. << Abbiamo una normalissima, anche se più grande del solito, palla di Natale e su questo lato- si spostò un po' più a destra, mostrando un tavolo con glitter, lustrini, colle, pennelli e tempere, altre forme di pittura e qualunque altra cosa potesse servire - tutto quello che vi occorre per decorarle!>> sfilò con grazia un pennello e dopo aver immerso appena la punta nel barattolo dei glitter dorati iniziò a tracciare una J che si intrecciava con una B. << Non dovete essere artisti dal talento smisurato per poterla decorare, vi basterà anche un semplice Ghirigoro- gioco di parole volutamente voluto - l'importante è che leghiate alla vostra decorazione un ricordo felice di Natale. E a decorazione ultimata...>> schiuse le dita che tenevano la sfera di Natale, rivolgendo il palmo verso l'alto: la sfera iniziò a levitare a mezz'aria, poi si andò a posare su uno degli rami oltre la metà, più vicino al soffitto perché il suo ricordo di Natale era tanto felice da essere così potente << Voilà! C'è un premio in palio per chiunque riesca a far arrivare la sua sfera fino al soffitto, condividendo il ricordo più felice di Natale. Ci sono palline a volontà, potete provare quante volte volete, eh si, un bel modo per decorare il negozio! Buona fortuna e buon divertimento a tutti!>> batte un paio di volte le mani, facendo una piroetta e allontanandosi dalla cesta - nel locale ce ne erano in tutto tre con altrettante postazioni per le decorazioni per evitare assembramenti- per permettere a chi volesse provarci di cimentarsi subito in quella piccola gara di creatività appena indetta.

    p4Tw05F Benvenuti al secondo evento del Salotto degli Artisti!
    In questa serata ci riuniamo per festeggiare insieme il Natale: siamo al fine settimana che lo precede. Possono partecipare sia adulti che studenti, di Hogwarts e Ilvermorny. L'evento ruota intorno alla decorazione del grande albero appeso a testa in giù al centro del Salotto degli Artisti.
    Per partecipare alla gara dovrete prendere una pallina di natale, decorarla come meglio credete e narrare (come pensiero, non ad alta voce) il ricordo di Natale più felice che possiede il vostro personaggio. In base alla qualità del post e del ricordo condiviso vi dirò come si è classificata la vostra sfera. Potete fare più post e così condividere quanti ricordi volete - vi chiedo di mettere un solo ricordo a post.

    L'ingresso all'evento è gratuito: potete trovare spumante, vino, burrobirre (anche analcoliche) e il punch natalizio, ci sono anche biscotti a forma di omino, altri di pino e altri ancora di pupazzi di neve.

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