Il Salotto degli Artisti -Christmas Edition- vol.2

Evento di Natale e Concorso Decora l'Abete Natalizio

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  1. Tessa Griffin
     
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    Tess.


    Non avevo mai amato le feste o più in generale le attività mondane. Non mi sentivo a mio agio, ero sempre impacciata e imbarazzata, non sapevo come interagire con le persone che non conoscevo e per me questo rappresentava un grande ostacolo alla socializzazione. Avevo letto centinaia di libri, mi rifugiavo in quelli di scrittori magici come di autori babbani, amavo Jane Austen e invidiavo Lydia Bennet e il suo carattere frivolo e allegro,mentre rimpiangevo quasi di vedermi così tanto nella sorella maggiore Jane, ma senza una sorella come Elizabeth ero destinata a farmi sfuggire tutti i Mr. Bingley del mondo senza nemmeno avere opportunità di ballare con loro. Vivevo avventure solo attraverso ai libri che leggevo, ignorando la bellezza della vita in cambio della mia consueta tranquillità, le mie abitudini mi facevano sentire sicura e al tempo stesso infelice nella mia comfort zone. Hogwarts era un'esperienza formativa che stavo vivendo solo da un punto di vista scolastico e sebbene mi rendessi conto di star sprecando quelli che erano potenzialmente i migliori anni della mia vita, quelli che gettavano le basi di amicizie durature e di grandi amori, restavo immobile nella mia consueta routine. La voglia di uscire c'era ma mancava il coraggio di gettarsi nell'ignoto. Quel fine settimana c'era una festa, un'evento, a Diagon Alley. Si svolgeva nel mio negozio preferito al mondo, quello nel quale non mi sarebbe spiaciuto lavorare e dove avrei facilmente speso tutti gli averi, seppur pochi, di famiglia. L'eccitazione aveva pervaso il mio corpo a tal punto che per tutta la settimana ero rimasta allegra, quel blocco per gli eventi sociali sembrava essersi dissolto alla parola libri. Il Ghirigoro aveva un potere benefico sulla mia anima e avevo scritto entusiasta a mia madre, dovevo avere il permesso di uscire dal castello, sottolineando che era un evento formativo fondamentale, che si trattava di un Salotto Artistico e non di un malfamato locale come quel Testa di Porco a Hogsmeade, che avrei avuto modo di conoscere maghi e streghe illustri e che soprattutto tutto questo era gratuito. Con queste premesse anche la rigida dittatura di mia madre aveva ceduto, allegando il suo consenso alla mia uscita serale. Trattandosi di un'evento avrei dovuto abbandonare la consueta divisa scolastica, mi dava tranquillità e mi permetteva di mascherare il mio stato economico senza suscitare pregiudizi, e optare per qualcosa di più natalizio. Fu per questo motivo che tirai fuori uno dei brutti maglioni fatti all'uncinetto da mia madre nei tempi peggiori della sua vita (appena dopo il tradimento) color bordeaux, forse perchè era il suo vino preferito all'epoca, e con fiocchi di neve così irregolari da essere appena intuibili. Avevo lasciato i capelli sciolti, erano più ondulati del solito, e non ero riuscita ancora a togliermi dalla faccia un viso entusiasta stampato dalla mattina. Entrai nel locale e mi lasciai coinvolgere dall'atmosfera frizzante e dall'innata euforia che sprigionava quella che doveva essere la proprietaria del locale, fasciata in un succinto abito rosso fuoco, trovando invitante il tema dell'evento e le decorazioni del Ghirigoro molto originali. Mi feci in disparte mentre molti prendevano una sfera di Natale e si mettevano a decorare. Distolsi lo sguardo, non sentendomi abbastanza capace da cimentarmi in quell'impresa, ma mi spostai un po' per sbirciare il titolo di qualche libro, lontana dal centro focale dell'evento. La soggezione e il senso di non sapermi integrare presero di nuovo il sopravvento, facendomi retrocedere, forse solo momentaneamente, dal punto focale di quella serata.
     
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5 replies since 6/12/2020, 21:00   298 views
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