Christmas at Ilvermorny

Max Lynch

James Kennegan e il suo geniale spirito natalizio, aveva messo in piedi il Salotto degli artisti in una versione di Natale che aveva reso entusiasti tutti, avevano contagiato anche lei. Come un virus ad elevata trasmissibilità, una variante inglese di deciso peso, lo spirito natalizio si era incollato ai suoi vestiti, sui suoi capelli e per il resto della settimana che l'aveva accompagnata al Natale ne era rimasta entusiasta. Così di buon umore che nelle ultime pause che aveva avuto dai suoi turni come commessa del Ghirigoro, aveva trovato anche il tempo di acquistare due pensierini per i genitori: un cestino dei Chudley Cannons per suo padre e un nuovo accessorio di moda per la madre. Due bei pensieri che nelle sue prospettive non avrebbero mai trovato i suoi genitori, ma tutta la colpa era imputabile alla Kennegan e alla sua dannata euforia. Max si svegliò molto presto la mattina di Natale, era entusiasta di scoprire cosa aveva ricevuto in regalo, di scambiare alcuni pensieri con le sue amiche e in generale di farsi contagiare ancora dalla bella atmosfera che si era creata nell'evento alla libreria e che sperava si ricreasse ancora proprio in occasione della mattina di Natale. Si era vestita in rosso, con un maglione cucito all'uncinetto in spessa lana e ricamato con alcuni fiocchi di neve, aveva legato poi i capelli rossi in due trecce, avendo molto tempo prima che fosse lecito scendere nel salotto della Casa di Wampus ad aprire e scartare i vari regali. La sala era stata addobbata con grande attenzione già a inizio Dicembre dagli elfi della scuola, ma la Lynch non smetteva di stupirsi dell'atmosfera che avevano creato, dalla quantità di dettagli che adornava la stanza che ora sembrava così ricca e piena. Quando scese gran parte dei Wampus si trovava già lì, tra cui anche il Docente di Arti Oscure, il misterioso e affascinante Theodore Skyfield. "Buon Natale Professor Skyfield!" disse passandogli accanto e poi avvicinandosi all'albero, dove prese un pacco blu con una ₽ sopra questo faceva parte dei regali che la scuola quell'anno aveva deciso di regalare agli studenti che avevano passato lì le vacanze di Natale, per una volta le sembrò che sua madre avesse fatto un'iniziativa che fosse degna di nota.