Sommerso di scartoffie, talmente tante che non sapeva nemmeno da dove cominciare, Theodore aveva iniziato quella stressante giornata lavorativa con un nauseante mal di testa e con la sola voglia di tornare a casa, per riposarsi. Nonostante fosse abbastanza robusto, aveva una soglia del dolore decisamente bassa e qualsiasi malanno lo portava a stare steso per chissà quante ore. Spesso e volentieri si preparava addirittura delle pozioni per provare a stare un po' meglio, oppure degli infusi con delle spezie particolari che credeva potessero avere effetti benefici.
Quella mattina, con i peggiori propositi mai visti, lo Skyfield aveva cominciato a compilare documenti giunti via gufo, firmarli, timbrarli e verificare la completa correttezza di ciascuno di essi. Era un lavoro lungo e pesante, noioso senza dubbio, perché non si trattava solo di scarabocchiare qualche foglio, ma di andare a spulciare negli archivi e nei registri del M.A.C.U.S.A. per recuperare anche le più piccole informazioni riguardanti il mago o la strega richiedenti permesso.
Theo aveva scelto quel lavoro perché gli poteva tornare utile, perché prima o poi poteva servire agli scopi di Grindelwald; un infiltrato negli uffici del Ministero Americano - un altro, a dire il vero - sarebbe stato un modo per capire in anticipo le mosse degli Auror o, addirittura, sviare le indagini. E chissà, forse quella sarebbe stata la possibilità più grande che Theodore aveva per avvicinarsi allo stesso Gellert Grindelwald, entrare nella sua cerchio ristretta e diventare un fedele seguace.
Timbro dopo timbro, firma dopo firma, Theodore Skyfield era già arrivato ad un discreto numero di documenti compilati e archiviati. Fortunatamente per lui, era un uomo piuttosto ordinato e paranoico. Se non fosse stato sistemato secondo un preciso ordine logico, Theo sarebbe impazzito seduta stante. Ecco perché, non appena aveva superato il colloquio da funzionario, aveva richiesto al Direttore dell'Ufficio un registro apposito dove segnare qualsiasi applicazione. Bastava, forse, archiviare e consegnare i permessi, ma per avere più ordine, lo Skyfield aveva deciso di spingersi oltre avanzando quella proposta, che era stata miracolosamente accettata, nonostante lui fosse semplicemente il nuovo arrivato.
"
Buongiorno a lei, Darren."
Rispose al collega. Non voleva dargli 'del tu, già aveva osato forse troppo nel chiamarlo per nome, perché, sì, si conoscevano, ma Darren Lynch restava pur sempre un veterano in quel luogo e, tra le altre cose, il marito della Preside di Ilvermorny. Sperava di non aver mancato di rispetto, anche perché inimicarselo sarebbe stata forse tra le mosse più stupide che potesse fare. Doveva passare inosservato il più possibile anche se ricopriva figure e ruoli piuttosto centrali all'interno della comunità magica americana. Doveva ammetterlo a se stesso: aveva fatto più strada in quegli ultimi mesi di quella che aveva mai fatto in tutta la sua vita trascorsa.
"
Sta andando bene, credo, la ringrazio. Ha avuto un discreto successo di iscrizioni e non me l'aspettavo, sono soddisfatto. Spero di poter lasciare un ricordo positivo a ciascun partecipante."
Disse sincero. Ci teneva a fare bella figura, nonostante il suo innato sadismo volesse che qualcheduno si facesse dannatamente male durante uno degli incontri. Ma sapere che partecipavano anche maghi e streghe da oltre oceano lo rendeva orgoglioso dell'iniziativa che aveva proposto, sempre più speranzoso di essere un punto di riferimento una volta che Grindelwald sarebbe salito al potere.
Theodore, comunque, si concentrò sulla bacchetta che gli era stata consegnata. Il Dipendente Ministeriale andò quindi a prendere dall'archivio i documenti necessari per sbarazzarsi dell'infinita burocrazia che gli Stati Uniti d'America imponevano.
 Magico Congresso degli Stati Uniti d'America | DATA 04/04/28
LUOGO New York
LUNA Ultimo Quarto
VENERE in Ariete
MARTE in Gemelli
FUNZIONARIO IN CARICA Theodore Skyfield | APPLICAZIONE PER IL PERMESSO DELLA BACCHETTA |
NUMERO APPLICAZIONE | (0)(0)(0)(0)(0)(0)(0)(8) | ( X ) DESTRO ☜☞ MANCINO | Darren | NUCLEO BACCHETTA | // | Piuma di Fenice |
Lynch | |
☑M ☐F
DATA DI NASCITA xx/xx | PROVENIENZA |
(0)(0)(0)(0)(0)(0)(0)(0)(0)(0)(0)(4)
NUMERO IDENTIFICATIVO MACUSA | ☐USA ☑IMPORTATA |
NUMERO IDENTIFICATIVO STRANIERO
(0)(0)(0)(0)(0)(0)(0)(0)(0)(0)(0)(0)
| SHIKOBA WOLFE ( )
JOHANNES JONKER ( )
THIAGO QUINTANA ( )
VIOLETTA BEAUVAIS ( )
GARRICK OLLIVANDER( )
M. GREGOROVITCH( )
....................... ( X )
|
PROFESSIONE
Professore di Ilvermorny
Funzionario Ufficio Indagini Rilevanti
| RUNE e/o NUMERO DI REGISTRAZIONE BACCHETTA
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
|
indirizzo di residenza negli USA
Dragon Alley
| ULTIMI CINQUE INCANTESIMI LANCIATI
|
INFORMAZIONI SU BACCHETTA
|
.....................
|
INFORMAZIONI DETTAGLIATE
DIMENSIONI 13 Pollici
FORMA Solida
COLORE Crema | .....................
.....................
.....................
..................... |
TIPO DI LEGNO: | Agrifoglio |
TUTTE LE INFORMAZIONI QUI FORNITE SARANNO CONTROLLATE PRESSO L'ARCHIVIO CENTRALE DI BACCHETTE DEL MACUSA. |
Scritto il modulo, Theodore Skyfield compilò il permesso che avrebbe poi consegnato al collega in quanto documento ufficiale.
PERMESSO BACCHETTA
| n.application
00000008 | Darren Lynch
NOME LEGALE DEL MAGO | (X)DX ☜
☞ SX () | DETTAGLI BACCHETTA | REGISTRAZIONE BACCHETTA
()()()()() | DATA DI SCADENZA
04/04/29 | firma del funzionario
Theodore Skyfield | DATA DI EMISSIONE
04/04/28 |
|
"
Ecco fatto. Questo è il suo permesso. Sappia che si tratta di un Documento Ufficiale e sarà questo permesso che lei dovrà mostrare in caso di eventuali controlli."
Spiegò Theodore, consegnando al collega il permesso al collega ed inserendo, invece, il modulo, all'interno del suo registro. Compilò velocemente tutto ciò che doveva compilare e si voltò verso il Lynch.
"
Spero che sia tutto a posto. Se dovesse esserci qualcosa da sistemare mi cerchi pure, sa dove trovarmi. Le auguro una buona giornata."
Disse infine, cercando di abbozzare un sorriso per non risultare troppo antipatico.
code made by zachary, copia e t'ammazzo© |
▬DARREN LYNCH▬SI era imposto come regola quella di non fottere sul luogo di lavoro. Daphne Deveraux era stata amante di lunga data, avevano condiviso momenti carichi di passione, ma poi lei se ne era andata, tornando da quello sfogato del marito in Francia. Non si era nemmeno degnata di salutarlo con una lettera, aveva dovuto scoprirlo l’indomani mattina, a cose fatte, dalla sua segretaria Amber che lo aveva subito aggiornato sugli ultimi eventi che avevano scosso l’Ufficio Indagini Rilevanti. La Deveraux se ne era andata così in fretta, che non aveva nemmeno avuto tempo di raccogliere tutti i suoi effetti personali. Il Lynch, sconcertato di apprendere che la sua amante era sparita dalla sua vita in maniera così brusca, aveva cercato di assestare il colpo come meglio era riuscito. Delusione e rabbia erano i principali sentimenti che gli riempivano d’amaro la bocca. Aveva spedito diversi gufi, alcuni del MACUSA, come collega, altri privati, come compagno, ma tutti quanti erano tornati indietro con ancora la sua lettera. La Deveraux non aveva più voluto avere niente a che fare con lui e non poteva che sentirsi usato.
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