Avevo bisogno di un lavoro. Non avevo mai realizzato questa cosa fino al momento in cui non avevo capito che spendere galeoni, per una burrobirra e per qualche caramella con la ragazza più bella che avessi mai conosciuto, era qualcosa che desiderassi fare. Mia madre era sempre stata chiara che non mi avrebbe permesso di spendere soldi in cose che non fossero strettamente legate a Ilvermonry e allo studio, io ero stato d'accordo. Ma ancora non conoscevo la vita dopo di lei. E dopo non ero più stato d'accordo. Ero sempre più distratto, il mio rendimento scolastico era stato un po' colpito da questa cosa, ma il fatto era che non me ne poteva importare di meno. Nel mio sguardo vedevo solo i suoi occhi azzurri.
Avevo sentito della voce sul The Wlaza di New York da due studentesse del Wampus che si stavano vantando del professore e del nuovo albergo che avrebbe aperto. Avevo indagato un po' e alla fine avevo preso coraggio e mi ero segnato per il colloquio come cameriere.
Indossavo la camicia che solitamente faceva parte della divisa di Ilvermorny e un paio di pantaloni neri, volevo essere elegante ma senza dare l'idea di uno scolaro. Mi presentai all'orario concordato nel locale.
Buongiorno signor Skyfield. Mi presentai, evitando l'appellativo come professore, sempre perchè non volevo richiamare l'attenzione al mondo scolastico.
Sono subito portato nelle cucine, dove mi sono spiegate le cose base del mio mestiere, se dovesse andare bene il colloquio. In questo momento gli elfi domestici stanno preparando due ordinazioni, seguo attentamente i passaggi, ma mi accorgo che hanno invertito le bevande.
Scusate, perdonatemi sono l'ultimo arrivato, ma lo Champagne va con Ostriche e Caviale, mentre lo sciroppo va con il risotto fortunato. faccio notare, prendendomi la libertà di scambiare le bevande sui vassoi, in modo che l'ordinazione sia corretta.
Ecco, scusate, così però è corretto. sorrido, le guance rosse perchè gli elfi fanno sto lavoro da moltissimo tempo e io non voglio mettermi contro nessuno, solo che il lavoro sia fatto bene.
Poco dopo sono chiamato nella stanza singola extra, dove mi reco dopo aver ottenuto il parere favorevole di Skyfield, sentendo cosa vuole il cliente che è ospitato. Vuole dei consigli su cosa mangiare.
Posso proporle il Menù Cacciatore, a 10 Galeoni, che comprende Risotto fortunato ai funghi, Goulash di cervo con patate esplosive e Burrobirra. spiego subito, avendo studiato il menù
Oppure c'è la Pizza tutti i gusti +1 che abbinerei con Burrobirra, questo le costerebbe 8 galeoni, o ancora Spaghetti gratinati alla zucca con il succo di zucca, questo abbinamento a 6 galoeni. Dico suggerendo i piatti che preferisco tra quelli proposti nel menù.
E comunque le lascio il Menù tra cui sono certo troverà qualcosa di suo gusto. dico con un sorriso e aspetto di sapere cosa ordinerà, prima di tornare nelle cucine a comunicarlo agli elfi.
Sono appena arrivato con la comanda in cucina che devo correre alla Suite, dove il cliente, piuttosto sgarbato, mi ordina una Sacher Torte e un Whisky Incendiario.
Arriva subito! esclamo, scattando verso le cucine e lasciando agli elfi le ordinazioni. per fare più in fretta taglio una fetta abbondante della torta viennese e mi faccio dare il bicchiere di whisky, mettendoli sul vassoio e muovendomi veloce verso la suite, facendo attenzione a non ribaltare nulla. Busso alla porta.
Ecco: sono in tutto 9 galeoni. mi appresto a dire, servendo quanto richiesto posando il vassoio sul tavolo della suite. Torno poi con calma da Theodore Skyfield, sperando di conoscere l'esito del mio colloquio.
Avevo bisogno di un lavoro. Non avevo mai realizzato questa cosa fino al momento in cui non avevo capito che spendere galeoni, per una burrobirra e per qualche caramella con la ragazza più bella che avessi mai conosciuto, era qualcosa che desiderassi fare. Mia madre era sempre stata chiara che non mi avrebbe permesso di spendere soldi in cose che non fossero strettamente legate a Ilvermonry e allo studio, io ero stato d'accordo. Ma ancora non conoscevo la vita dopo di lei. E dopo non ero più stato d'accordo. Ero sempre più distratto, il mio rendimento scolastico era stato un po' colpito da questa cosa, ma il fatto era che non me ne poteva importare di meno. Nel mio sguardo vedevo solo i suoi occhi azzurri.
