[EVENTO]THE WLAZA - INAUGURAZIONE

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  1. Theodore Skyfield
     
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    Theodore Skyfield
    Proprietario de The Wlaza
    Per il bene superiore!


    Ci era voluto del tempo, ci era voluta anche una buona somma di denaro che Theodore non aveva e ci era voluta l’approvazione del M.A.C.U.S.A. per costruire e aprire “The Wlaza”, l’Hotel che era stato tanto desiderato dallo Skyfield per avere un posto tutto suo, dove nessuno avrebbe ficcato il naso e dove poter svolgere i suoi – e non solo suoi – affari in santa pace.
    Grindelwald e i suoi seguaci erano sparsi per il mondo ormai. L’ideologia di Gellert aveva attirato tantissimi maghi, stanchi e stufi di rimanere nell’ombra, impauriti da esseri umani evidentemente più deboli e succubi di un sistema contro l’evoluzione della specie. Theo era stato uno di quelli, per via della sua infanzia forse o per via del suo background culturale, ma in ogni caso sapeva di essere un mago e sapeva che il mondo sarebbe stato un posto migliore se fossero stati i maghi a portarlo avanti. I no-mag lo stavano via via distruggendo e la Guerra Mondiale ormai conclusa pochi anni prima ne era stata la prova. Era inaccettabile. Loro, in qualità di razza superiore, dovevano intervenire e sostituire questo sistema tanto pericoloso. Sì, perché se i babbani avessero fatto esplodere una nuova guerra anche i maghi ne avrebbero risentito, inevitabilmente.
    Per questo motivo, allora, Skyfield aveva deciso di farsi in quattro per entrare e inserirsi il più possibile nella società che conta, così da avere facile accesso a informazioni e così da evitare controlli di routine che avrebbero potuto mettere in seria difficoltà sia lui, sia gli altri seguaci di Grindelwald. E quale poteva essere un Quartier Generale sicuro? In America, con anche un controllo serrato delle bacchette, nessuno, non ce n’erano, bisognava nascondersi come ratti. Ecco perché un Hotel, un Hotel anche di una certa eleganza, sotto gli occhi di tutti, nemmeno troppo lontano dal M.A.C.U.S.A. sarebbe stato il posto perfetto dove agire. Già, perché paradossalmente qualcosa di così evidente non avrebbe mai destato sospetti se, ovviamente, ci si fosse mossi con astuzia.
    Ed ora, The Wlaza era divenuto realtà. Situato sulla 5th Avenue a New York, l’Hotel risultava essere un posto classico, elegante, senza però risultare eccessivamente sfarzoso. Era elegante, sì, ma non lussuoso, dunque accessibile alla stragrande maggioranza della popolazione americana ed europea. Le camere non erano numerose, ma erano spaziose e tranquille. In ciascuna stanza, infatti, i clienti potevano avere la loro indipendenza e la loro privacy grazie agli incantesimi applicati alle varie pareti. Non c’era un vero e proprio ristorante, nemmeno un bar ad essere onesti, ma l’Hotel disponeva di una buona cucina nella quale gli elfi potevano preparare pasti e menù per un buon servizio in camera messo a disposizione per tutte le stanze, nessuna esclusa.
    Poco prima dell’apertura ufficiale, Theodore si era messo all’opera per cercare un Cameriere disposto a portare il servizio in camera e un Receptionist, pronto ad accogliere i clienti e accompagnarli nelle loro stanze. Fortunatamente almeno il Cameriere era stato trovato e tra l’altro si trattava di uno degli studenti di Theo a Ilvermorny. Era essenziale la sua presenza all’evento di inaugurazione che lo Skyfield stava preparando per il suo Hotel. Infatti, si trattava di un sofisticato buffet, sistemato tra i tavolini del grande atrio (attorno ai quali si trovavano comode poltrone) e sul tavolo, invece molto più grande, della sala riunioni, che si trovava proprio accanto all’atrio, dall’altra parte rispetto alla sala staff e alla cucina. La sala riunioni era stata invece liberata dalle sedie ed erano stati messi degli sgabelli classici così da far sedere e sostare i clienti. Per l’occasione, Theo aveva fatto in modo di sistemare sia nell’atrio sia nella sala delle sculture europee di gran valore, insieme a quadri storici importantissimi che raffiguravano Principi, Duchi, Cavalieri e tanti altri signorotti con la quale i clienti avrebbero potuto intavolare sicuramente discussioni molto interessanti.
    Vincent sarebbe stato indispensabile per riempire i vassoi sui vari tavoli che piano piano si sarebbero svuotati e per portare bicchieri di vino, di spumante, di champagne e bottiglie di succo di zucca o di sciroppo di ciliegia.
    Sui vassoi, invece, si potevano trovare assaggi delle specialità della cucina dell’Hotel. C’erano pizzette tutti i gusti +1, bocconcini di goulash di cervo con patate esplosive, ciotoline di risotto fortunato ai funghi o di macedonia di frutta frizzola, si trovavano anche fettine di Sacher e di Torta Ilvermorny e gli immancabili zuccotti di zucca.
    Theodore aveva voluto fortemente non far pagare alcun prezzo per la partecipazione all’inaugurazione, consapevole che avrebbe fatto storcere il naso a molti. Doveva far vedere a tutti quanti, invece, quanto fosse normale, sofisticato ed elegante il suo albergo, soprattutto agli occhi del ministero, così da stare più tranquillo in futuro. E così, si era posizionato davanti al bancone della Reception, proprio davanti all’ingresso, così da accogliere tutti quanti, ringraziarli della presenza e mostrare loro il buffet messo a disposizione.

    Benvenuti a tutti! Siete liberi di postare qui sotto. Potete bere e mangiare ciò che è presente al buffet in tutta tranquillità, ma attenzione: presto succederà qualcosa.
    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
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