[EVENTO]THE WLAZA - INAUGURAZIONE

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  1. Darren Lynch
     
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    ▬DARREN LYNCH▬
    Troia e le molti navi greche che l'avevano assalita, tormentavano i sogni irrequieti del mago. Non poteva fare a meno di pensare all'antica civiltà che aveva ispirato le grandi opere di Omero. Era ironico come il nome dell'antica città fosse entrato nel mondo moderno, nel linguaccia comune, come accezione negativa in riferimento a una donna, sopratutto perché lo stesso Lynch non poteva fare a meno di legare a questa parolaccia il nome di una donna. Di una strega che aveva creduto di amare, pensava che quel guizzo di vita che sentiva nel cuore ogni volta che posava gli occhi sul suo corpo nudo fosse amore e invece era solo lussuria, che però si era mostrata vile e meschina. Daphne Deveraux aveva molti aspetti in comune con Elena di Troia. Ma lui non avrebbe mosso navi, intrapreso guerre o altro per lei. Il dolore di un allentamento tanto repentino e brusco bruciava ancora sotto la scorda dura del trasfiguratore, che tuttavia aveva ripreso la sua natura meschina e calcolatrice. Era tornato l’arido Lynch di sempre, come le profonde rughe che solcavano la sua fronte conferendogli pressoché sempre un’espressione corrucciata, che aveva definitivamente accantonato l’infantile ricerca dell’amore e aveva deciso di assecondare soltanto istinti più carnali, fregandosene di qualunque aspetto sentimentale. Era un modo egoista di pensare, ma soltanto una volta aveva provato a ricercare quei sentimenti che ai tempi di studente a Ilvermorny aveva provato per Lena, sua futura moglie, e ne era uscito ferito e sconfitto. L’amore era una debolezza, avrebbe dovuto prenderne atto.

    Uno schiocco lo fece comparire sulla quinta strada di New York, all’interno dell’incantesimo di disillusione che proteggeva da indiscreti occhi no-mag il maestoso The Wlaza. Indugiò sull’edificio di stampo liberty, senza provare piacere per l'architettura o l’arte poteva comunque dire di apprezzarne lo stile moderno e in piena linea con i ruggenti anni venti che da qualche lustro stavano anche contagiando il mondo magico. Nel complesso sembrava un posto lussuoso, uno di quelli dove devi lasciare un bel gruzzoletto sul bancone della reception per una notte lì. Umettò le labbra varcando le porte a rotazione che immettevano nel salone principale del Hotel, che quella sera avrebbe dato vita all’inaugurazione dello stesso, evento mondano di un certo livello. Ancora una volta il suo sguardo si perse ad analizzare l’arredamento, lussuoso e pomposo che lo circondava, comunque elegante e per nulla pacchiano, riconfermando l’idea che si era fatto dalla vista esterna. Per una notte qui c’era da spendere. La punta della lingua tornò a scivolare sulle labbra al pensiero che forse qui ci sarebbe stato un certo livello di discrezione se avesse deciso di portare un’amica. Si guardò attorno una folla di smoking ed abiti eleganti lo circondava, c’erano tutti quelli che contavano della società magica. Forse la sola grande assente era proprio la moglie del Lynch che aveva preferito però godersi una serata libera dal lavoro con un bicchiere di vino e un bagno caldo. Non gli era nemmeno passato per la testa di provare a convincerla a prendere parte alla serata, magari unendosi a lui per fare coppia, così come non aveva nemmeno immaginato che fosse una scusa per vedere un’amante. Lena era così fredda che non avrebbe potuto trovarlo un’altro, almeno questo era il suo cinico pensiero. Nemmeno lui quella sera però poteva trovare compagnia, troppi occhi indiscreti e fotografi, come un flash di una macchina fotografica gli rammendo, dopo avergli fuso la retina oculare. Afferrò una delle scodelle con il gulasch di cervo, non era il massimo da servire a questo tipo di eventi ma da carnivoro apprezzava, e si spostò vero il personaggio della serata.

    Allora Skyfield hai messo su un bel gioiellino. Complimenti.

    Masticò un boccone del piatto che aveva preso, osservando il culo di una bella bionda avvolta in un tubino nero che avrebbe fatto mandare di traverso diversi bocconi, prima di rivolgersi ancora al docente di Arti Oscure.

    Farai una bella fortuna, non sembra un posto molto conveniente, ma immagino che la discrezione abbia un certo prezzo…

    Aggiunse casualmente, ma non troppo, sperando di avviare una conversazione che lo portasse a capire se quel Hotel poteva essere al caso suo, per certi incontri che era meglio che non si sapessero in giro, soprattutto al castello di Ilvermorny.

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