Aveva appena finito di rispondere e, dopo di lei, si erano susseguite delle risposte precise e corrette, alcune più alcune meno. Mancava ancora una sola categoria da analizzare, ma proprio mentre alcuni studenti avevano la mano alzata per rispondere, si sentì bussare alla porta. Curiosa, Nadine smise di scrivere gli appunti e alzò lo sguardo. Dalla porta della capanna entrò il Professor Silente. La Carroll odiava trasfigurazione, ma la odiava davvero, tranne che per un aspetto: Silente. Era bravo a spiegare, con una voce bellissima che tranquillizzava chiunque nella stanza, un mago dalla potenza eccezionale e, soprattutto, un gran figo. Se non fosse stata troppo timida, anche lei si sarebbe fermata ogni fine lezione per fare domande extra al Docente solo per passare del tempo con lui, come facevano molte delle sue compagne, ma purtroppo lei non era proprio fatta così. Si limitava a osservarlo da lontano, sognando chissà quali scenari ambigui addirittura per la mente della piccola Grifondoro.
La presenza di Silente nella capanna aveva fatto sussultare Nadine che, adesso, era ancora più attenta, se possibile. Silente disse qualcosa alla Jones, sembrava sereno, quindi non doveva essere nulla di troppo grave. In quei giorni tutto poteva accadere. Quasi impazzì quando, una volta uscita la Professoressa Jones, Silente assegnò i punti ai ragazzi. Lei ne guadagnò ben quindici per la sua casata che, uniti al sorriso di Silente, avevano un sapore ancora migliore. E, come se non fosse bastato tutto quello, subito dopo l'assegnazione dei punti, il Professore di Trasfigurazione lasciò spazio ad un ospite. La Carroll sbiancò. Newt Scamander era uno dei suoi maghi preferiti. Il suo studio delle Creature e il suo libro erano un'ispirazione per Nadine che voleva seguire le orme del Magizoologo più famoso del mondo. Ascoltò con attenzione tutto ciò che il signor Scamander disse. L'ammirazione negli occhi della giovane studentessa era palpabile. Lo sguardo si spostò poi sulla valigia di Newt. Era il giorno più bello della sua vita. Mai, nemmeno nei suoi sogni migliori, avrebbe mai potuto sognare di entrare nel piccolo mondo di Scamander, eppure era proprio lì, a pochi centimetri da lei. Strinse dunque il suo libro - al termine della lezione glielo avrebbe fatto autografare sicuramente - e tutti gli appunti. Lanciò un'occhiataccia a tutti quelli che, invece di mettersi in fila per entrare nella valigia, decisero di uscire dalla capanna. Indegni. Nadine quindi imitò Newt: salì sul tavolo e si infilò anche lei in quella nuova bellissima avventura.