Erano passati ormai mesi da quando la Cerchia era stata costituita nella sua forma primaria, con le rune distribuite ai seguaci di Grindelwald per essere chiamati. Non aveva fatto alcuna parola con loro circa gli eventi che erano avvenuti mentre davano prova di dedizione e fedeltà alla causa: un auror aveva scoperto il loro piano e aveva provato ad accedere alla Suite, fortunatamente l’elaborato sistema di trappole e prove aveva funzionato esattamente come pianificato e l’auror era caduto vittima della maledizione imperius. Un regalo inaspettato che Grindelwald non si sarebbe fatto scrupoli di usare. Sembrava che in quella notte ci fosse stato un allineamento astrale perfetto, tutto era volto a suo favore ma come sempre quando le cose sembrano andare tutto bene è lì che iniziano i guai. La notizia della morte di Lena Lynch era rimbalzata prima sui giornali scandalistici per poi raggiungere le testate nazionali ed internazionali: un crimine efferato che aveva scosso la società.
Ne era seguito un terremoto che aveva scosso le fondamenta del mondo magico, portando alla chiusura di Ilvermorny e a una serie di ricadute che avevano necessariamente interrotto i piani di ascesa al potere dello stesso mago oscuro.
Ormai erano giorni che la rabbia di Grindelwald sobbolliva, rendendo alle volte incandescenti le medaglie con le rune per qualche secondo, che sembrava che rispondessero ai cambiamenti d’umore del mago che le aveva forgiate. Gli episodi si erano moltiplicati, rendendosi più frequenti di giorno in giorno, finché, esasperato dalla situazione il mago si era deciso ad attivare il sistema di comunicazione per convocare i suoi seguaci: le medagliette avevano iniziato a diventare pesanti, fredde come il ghiaccio, quando lo sguardo del suo possessore si era posato sulla runa questa aveva emanato un’effimera visione che riportava luogo ed ora, dissolta poi nella nebbia.
La zona portuale nella quale erano stati convocati appariva rumorosa e sudicia, con tracce di liquami e di ratti nel grande capannone dismesso vicino al East River. Non ci sono maniglie o serrature, solo un edificio di mattoni, con finestre logore e rovinate dalle intemperie, un grande portone basculante che da verso il fiume.
Giungete uno per volta, ma questa volta non siete da soli: siete la cerchia di Grindelwald e potete agire insieme.