Elves VS Snowmen

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  1. Brad McNeal
     
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    Edimburgo, Scozia

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    TEAM ELVES
    BATTITORE
    ☞ Shinny Upatree

    Neve infinita cadeva imperterrita sul campo da Quidditch che, quel giorno, ospitava una delle partite di beneficenza più strane mai viste nel mondo magico. Lui, Shinny Upatree, sarebbe stato il capitano della squadra degli Elfi, giocatori con un caschetto a punta e una casacca tutta rossa. Contro di loro, una squadra di Pupazzi di Neve, capitanata da un battitore altrettanto capace, Comet Avalanche. Prima della partita, Shinny aveva tranquillizzato i suoi compagni elfi, ma li aveva caricati a vincere. Si trattava di una partita amichevole, era vero, ma era pur sempre una partita di Quidditch e farsi battere da dei pupazzi di neve non era assolutamente contemplato. Shinny aveva poi dato indicazioni precise al suo compagno di reparto, Snow Downatree, per seguirlo e stare sempre accanto a lui. Dovevano essere un tutt'uno, muoversi in contemporanea e staccarsi solo per azioni di coppia ben coordinate. Essere due significava essere più forti in attacco e più forti in difesa. Dovevano avere la lucidità, nonostante la neve impazzita, di non farsi prendere dalla foga e dall'agonismo. Dovevano aiutare la squadra a fare il loro gioco ma dovevano anche avvantaggiarli, magari a livello numerico, tirando giù e disarcionando qualche giocatore avversario.
    La partita era iniziata bene, con possesso della Pluffa da parte degli Elves. Allo stesso modo Shinny, come Comet, avevano avuto possibilità incredibili con i bolidi, ma per colpa della neve nessuno dei due capitani e dei quattro battitori riuscirono a sfruttare quelle occasioni. Le mazze erano troppo scivolose e la concentrazione e la precisione dei colpi doveva essere raddoppiata per riuscire a impattare perfettamente. Purtroppo il bolide successivo era stato intercettato dai Pupazzi di Neve. Questo metteva gli Elfi in una situazione di estrema difficoltà, sia perché dovevano difendere e con quella visibilità era davvero difficile, sia perché - anche se fossero riusciti a difendere - i due battitori Elves avrebbero dovuto impattare correttamente la sfera incantata, che si era già dimostrata impresa più che ardua.
    "Tu. Con me!"
    Aveva ordinato Shinny al suo compagno di reparto Snow. Come da indicazioni, il capitano voleva stare unito all'altro battitore per qualsiasi azione ad eccezione di alcune tattiche. Ma quello non era il caso. I due Elves avrebbero seguito con attenzione la traiettoria presa dal bolide colpito dai Pupazzi di Neve. Shinny sarebbe scattato come un pazzo con la sua scopa; si sarebbe piegato in avanti sul manico per prendere velocità ed essere il più aerodinamico possibile. La visibilità era scarsa, quindi il capitano degli Elves avrebbe strizzato gli occhi il più possibile per mettere a fuoco il bersaglio da difendere e per evitare che fiocchi di neve si posassero sulle cornee. Con la mazza stretta nella mano dominante, Upatree avrebbe cercato di sentirla come un prolungamento del suo arto, una cosa sola, ciò che faceva la mazza doveva essere ciò che lui voleva. La mazza sarebbe stata pronta per ribattere qualsiasi bolide in zona. Con accanto Snow Downatree, Shinny avrebbe provato una tattica comune per i battitori, ma al tempo stesso letale. La Dipplebeater Defence era una delle mosse migliori che due battitori potessero fare, potentissima e utilissima sia in fase di difesa sia in fase offensiva.
    "Pronto? Tre, due, uno... ORA!"
    Shinny avrebbe dato indicazioni al compagno di reparto per organizzare il colpo con tempismo. Avrebbe stretto la mazza con una mano sola, l'opposta di quella di Snow, mentre con l'altra avrebbe stretto il manico di scopa per rimanere in equilibrio vista la difficoltà causata dal meteo sfavorevole. I muscoli sarebbero stati pronti ed elastici, pronti per partire e mettersi in moto al momento giusto. Il polso avrebbe aiutato a indirizzare il bolide lontano dal proprio giocatore. Avrebbe fatto attenzione alla neve, alla scivolosità della mazza e alla possibilità di errore. Sarebbe dovuto rimanere concentrato fino alla fine e, con un po' di fortuna, avrebbe voluto rispedire al mittente quel colpo, così da provare a contrattaccare e portarsi in vantaggio. Sarebbe dovuta essere una sintonia tra i due battitori, come una musica, avrebbero dovuto colpire all'unisono, nel momento esatto, con tutta la loro forza e precisione per far partire un potente boato che significava solo una cosa: difesa. Altrimenti, il suono sarebbe stato più ovattato e sarebbe stato, probabilmente, il colpo di un bolide su delle ossa elfiche.
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    • Inviato il
      18/12/2022, 23:47
      Brad McNeal
     
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