Elves VS Snowmen

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  1. James Kennegan
     
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    TEAM SNOWMEN
    BATTITORE
    ☞ COMET AVALANCHE
    << Al mio segnale, scatenate l’inVerno>> decretò con voce carica di pathos, di quella energia che aveva messo negli spogliatoi per incoraggiare i suoi compagni di squadra il Capitando degli Snowmen. Uscirono nel campo accompagnati dal ruggito dei tifosi, accaniti anche nel giorno di Natale. Comet Avalanche era estremamente competitiva, non le importava che si trattasse di una partita benefica o che fosse il venticinque dicembre, se avesse avuto l’opportunità di spaccare le ossa di qualcuno l’avrebbe colta senza alcuna remora. Appena sopra il naso di carota le sue iridi scure passarono in rassegna ognuno dei suoi giocatori, per verificare che il dispiegamento fosse soddisfacente, e ciascuno degli avversari, questa volta per fiutare chi aveva paura e chi invece era solido e concentrato. Come uno squalo che fiuta il sangue a kilometri di distanza, il campo da Quidditch era il suo campo e i bolidi le sue armi predilette, quasi più micidiali dello schioccare di una tenaglia a trecentocinquanta denti.

    Uragano Kennegan Valanga Comet non ci aveva impiegato tanto, nonostante la fitta nevicata che riduceva drasticamente la visibilità, a individuare un bolide. In sella alla sua scopa aveva fatto leva sugli addominali laterali per darsi un vigoroso colpo di reni, appiattendosi in assetto aerodinamico sul manico ligneo per poter sfrecciare rapidamente verso la sfera nera che aveva avvistato poco sopra la testa dei Cacciatori che si giocavano la contesa iniziale, vinta poi dai loro avversari. Proprio quando la scarlatta era finita nelle mani di Pepper Minstix, il Capitano era arrivato con la mazza tesa a sferrare un potente colpo con la mancina, scagliando il bolide alla volta della Cacciatrice in possesso palla. Tuttavia non aveva tenuto in considerazione che la neve non solo riduceva la visibilità ma anche l’attrito - e quindi anche la precisione di direzione- della mazza sulla sfera. Aveva dovuto assistere a un colpo molto forte che però aveva spazzato il bolide dall’altro lato del campo, rendendolo inutilizzabile da tutti. Dopo pochi istanti la testa della Snowmen si era voltata al suono di un bolide ribattuto con forza da Shinny Upatree, Capitano avversari che costituiva di fatto la sua più grande minaccia in campo, ma anche lui aveva dovuto sottostare alla legge delle fisica e il suo colpo era stato pessimo e mal direzionato.

    Nervosa come un lupo digiuno, aveva iniziato a sorvolare in ampi cerchi il campo da gioco, ricordando un’avvoltoio che si appresta a calare sulla sua vittima. Non le piaceva quella situazione di fissità e il gioco al di sotto non era progredito particolarmente. In una serie di avanti ed indietro i Cacciatori restavano fermi in centro campo, bloccati ora dalla difesa di una squadra ora da quella dell’altra.Lo sguardo della Avalanche non perdeva un solo colpo, scrutando con attenzione il cielo e scandagliando dietro a ogni fiocco bianco la minima traccia di ombra scura. Lo percepì prima ancora che vederlo, come il richiamo di un’antica musica che parlava alla sua anima. Era istinto, sapientemente affinato in anni e anni di allenamenti. Era nel suo naturale elemento. Una torsione del corpo avrebbe fatto ruotare la scopa dirigendone la punta del manico altrove, lontano dal punto della metà campo dove stava avvenendo l’azione interessante per quanto riguardava la Pluffa. Eccolo! Il bastardo stava volando, probabilmente ancora stordito da uno dei colpi micidiali ma privi di precisione ricevuto in precedenza, in cerchi concentrici appena sopra gli anelli degli Elves. Avrebbe richiamato l’attenzione di Jon Snow, che pure non sapeva niente ma di Quidditch molto, e gli avrebbe indicato quello che aveva avvisato. Appiattita sul manico di scopa per sfruttare al massimo l’accelerazione della stessa, sarebbe piombata sul bolide reggendo con entrambe le mani la mazza. Avrebbe atteso l’arrivo del compagno, pochi istanti dopo di lei, e si sarebbero coordinati per un colpo congiunto sul bolide. << Uno- Questa volta avrebbe fatto compiere agli avambracci un movimento circolare che avrebbe spazzato l’aria accanto al suo busto, movimento a specchio del compagno - Due - ruotando il busto sulla scopa e mantenendosi in equilibrio sulla stessa solo con la forza delle sue cosce, ampliandone la potenza dell’impatto grazie ai muscoli dorsali e addominali e lasciando il bolide alla sua sinistra e alla destra di Snow - Tre!>> avrebbero terminato il movimento con la mazza ad impattare sulla sfera scura, mantenendo il polso rigido per angolare esattamente dove desiderava il colpo. Bushy Evergreen era il nome che aveva dichiarato in precedenza all’altro battitore come bersaglio, il Cacciatore aveva ormai una X che ne contrassegnava la schiena. Se fosse stato disarcionato avrebbe aperto uno squarcio interessante nella difesa dei suoi avversari, che in inferiorità numerica avrebbero avuto certamente maggiori difficoltà a contrastare l’avanzata dei Cacciatori.


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    • Inviato il
      18/12/2022, 23:55
      James Kennegan
     
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