Posts written by Jon Snow

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    Benvenuta! :)
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    It's easy, there's a trick to it, you do it or you die.
    ▬MATTHEW T. BLACKROSE▬
    EVOCATORE

    SDMiGgX

    Lasciò che lo sguardo indugiasse per qualche attimo ancora sulla Lynch, con un sorrisetto divertito nel notare l'ennesima reazione stamparsi sul suo volto. In effetti, questo riusciva a capirlo sin da quelle prime battute, le reazioni si potevano ben leggere sui lineamenti della ragazza. O almeno questo era quello che lei mostrava all'esterno, quale fosse poi la realtà era tutto un altro paio di maniche. Rimase ad osservarla in silenzio, con un sorriso che dimostrava tutto il divertimento, quindi fece spallucce ed scostò una sedia dal tavolo presso cui era seduta Max. Una volta scostata la sedia vi si mise a sedere, accomodandosi, piegando la schiena all'indietro fino ad appoggiarla allo schienale della seduta. Comodamente seduto piegò la testa di lato, quindi le rispose. < Non sapevo che a New York aveste anche delle regole così civili... un vero esempio di bon ton!> Se la rise, continuando a scherzare, continuando quel metro di battute sull'oltreoceano, come fosse davvero qualcosa di incredibilmente lontano ed esotico. Eppure, a conti fatti, sapeva che l'america era civile, anzi a dirla tutta da anni s'era imposta come modello di civiltà, surclassando la buon Europa. O così, almeno, dicevano. < Sei sicura di voler sapere cosa mangi?> Domandò notando quello sguardo volutamente sicuro della Lynch, come se già si stesse studiando la sua prossima vittima. < Non per mettere in dubbio il tuo cinismo, son sicuro infatti che sei una assassina spietatissima, ma...> Piegò il capo di lato, come a volerla squadrare sotto punti di vista sempre diversi. Una fase di studio lunga e dura a morire, che si spense solo qualche istante più tardi. < ...Non corri il rischio, sapendo qualcosa della vittima, che ti venga il rimorso?> Un sorrisetto beffardo si aprì sul volto del Tassorosso, che non aveva a quanto pare nessun desiderio di interrompere quella scia di gioco macabro che avevano instaurato più o meno insieme.
    Quando si avvicinò la cameriera si ricompose un poco, abbandonando quella postura più rilassata per assumerne una un tantino più tranquilla e "normale". Si schiarì la voce, quindi fece l'ordinazione. <una burrobirra anche per me!> Disse, volgendo però lo sguardo sulla Wampus, non potendo che notare quel "per ora", seguito da un sorriso più aperto e meno sarcastico. Annuì per qualche volta, divertito, rimanendo in silenzio a guardarla quasi alla ricerca di una possibile battuta da poter lanciare. In effetti questo a lui gli riusciva molto bene: essere scherzoso. < "Per ora"?> Riprese le parole della Wampus, mettendo sul volto per l'occasione una espressione che fingeva d'esser sorpresa ma che, in realtà, nascondeva un insano divertimento di fondo. < Mh.. In effetti a ben guardarti, mia cara Wampus o come si dice...> Lo sguardo si sforzava d'esser quanto più possibilmente serio, anche se era evidente fosse una montatura. Per quanto bravo potesse essere negli scherzi, quello andava oltre ogni sua possibilità. < ...La faccia da ubriacona la hai davvero.> Travisando volutamente quel "per ora", non ricollegandolo al loro gioco macabro, bensì ad un qualcosa di diverso, che potesse in qualche modo essere l'ennesima stoccata, seppur scherzosa, verso l'americana. < Comunque, ubriacona d'oltreoceano, puoi chiamarmi Matthew. O Matt.> Asserì con un sorriso sul volto, volgendo un rapido sguardo alla cameriera per capire a che punto fosse con le loro due ordinazioni.


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    ▬MATTHEW T. BLACKROSE▬
    EVOCATORE

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    Ma quanto era bella Hogsmeade durante le vacanze natalizie? In verità era sempre molto affascinante, almeno agli occhi del Blackrose, ma durante le feste di Natale raggiungeva un apice di bellezza che difficilmente avrebbe potuto spiegarla a voce. Le stradine pittoresche, ogni decorazione che rimandava alle festività; l'aria del Natale si respirava praticamente dietro ogni singolo anfratto della cittadina. Sollevò appena lo sguardo al cielo, quasi a volersi assicurare che il tempo potesse reggere, salvandoli di fatto dalla pioggia. Lui da solo di certo non c'era andato, portandosi invece appresso un ragazzetto di Hogwarts, anche lui Tassorosso. Aveva uno strano rapporto con la solitudine, preferendo spesso e volentieri portarsi appresso "amici" dalla dubbia fedeltà, piuttosto che girovagare solo. Erano davvero pochi i momenti in cui preferiva circondarsi dal silenzio, immergersi nei suoi pensieri o in un ricco monologo con sé stesso come unico interlocutore. < Beh, ci sono due cose da poter fare...> Ricordò a voce alta verso l'unico amico che s'era portato dietro per poter prendere parte alla tradizionale festa d'inverno di Hogsmeade. Lasciò per il momento la frase in sospeso, volgendo lo sguardo prima verso Mielandia, poi verso la sbocco est della piazza, dove era presente un foglio che raccoglieva le adesioni per la gara di pupazzi di neve. Inarcò il sopracciglio, indeciso sul da farsi, rimanendo di fatto fermo e immobile al centro della strada, incurante del fatto di poter essere d'intralcio a tutti i molti avventori. Indeciso fino all'ultimo, volse lo sguardo verso l'amico di Tassorosso, scuotendo quasi impercettibilmente la testa. < Tecnicamente ci sarebbe anche il cesto dei doni, ma possiamo andarci dopo.> Disse al ragazzo, con le labbra che si piegarono appena verso destra, simulando un sorriso indeciso e forse anche abbastanza tirato. < Ho deciso.> Disse di punto in bianco il Blackrose, muovendo due passi ben più sicuri e decisi verso la piazza. < Pupazzo di neve sia, ma... Non in squadra con te. Insomma, tu sei scarso, io sono scarso... Evitiamo di formare la squadra dei più scarsi e tentiamo la fortuna, ok?> Affermò con tono divertito, con tanto di occhiolino complice sul finale, ultimando lo spostamento in direzione del foglio delle firme. Si fermò davanti a quest'ultimo, scorrendo rapidamente con lo sguardo i vari iscritti, non riconoscendo almeno sul momento alcun nome conosciuto. < Un attimo...> Disse all'amico, portando la mano destra all'interno della tasca sinistra dei jeans. Per quanto reclamasse ogni volta ordine, e se lo aspettasse praticamente in ogni situazione, lui spesso era un casinista di primordine. Anche stavolta, andando a mettere la bacchetta all'interno della tasca invece che nell'apposito fodero. Tirò fuori la bacchetta dalla tasca, così da poter frugare meglio ed estrarre una piccola penna con cui poter firmare il foglio. Appose la sua firma, quindi assicurò la bacchetta all'interno del fodero, la dove sarebbe dovuta stare già in principio. < Firma anche te e andiamo a divertirci altrove, finché non ci chiameranno!> Disse all'altro, facendosi da parte per permettere anche all'amico di iscriversi.


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    ▬MATTHEW T. BLACKROSE▬
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    Lo sguardo del Tassorosso rimase alquanto interdetto nel notare la singolare reazione della ragazza. Quando l'aveva appellata come Serpeverde avrebbe immaginato varie forme di reazioni, da quella più sorpresa tipica dei Serpeverde, oppure quella più infastidita mostrata generalmente dagli esponenti delle altre tre casate. La reazione di Max, invece, era di pura confusione. Rimase fermo ed immobile accanto al tavolo dove sedeva la Wampus, con il sopracciglio sinistro che pian piano prese ad arcuarsi verso l'alto, palesando una sorta di confusione riflessa. Gli occhi azzurri passarono a rassegna il volto della Lynch, quindi sollevò appena le spalle quando quella confusione mostrata inizialmente si trasformò in una espressione buffa, che riuscì involontariamente a strappargli un sorriso. Scosse la testa per qualche istante, mentre ambedue le braccia si portarono davanti al petto, incrociandosi appena. Osservò la Lynch, specie quando andò ad interrompere quel ciclo di sorpresa presentandosi. Annuì appena, anche perché non aveva riconosciuto quel cognome invero tanto importante. Lui, purtroppo, era sempre stato più attento alle cose più frivole e soprattutto inerenti ad Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria che frequentava. < Oh... Una... Wampus?> Domandò a sua volta, tanto confuso quanto sorpreso. < Credo sia la prima volta che incontro una Wampus> Ammise con un piccolo sorriso che si stampò sul volto, palesando per l'ennesima volta una sorta di divertimento che pian piano prendeva a dilagare. Sospirò profondamente, gettando un rapido sguardo ai compagni di scuola intenti a parlare e scherzare al tavolo accanto, quindi sollevò le spalle alla domanda finale della ragazza, che di fatto lo invitava a sedersi al tavolo lì con lei. < Dipende.> Affermò in primis, curioso di poter notare una eventuale reazione a quella affermazione tanto brusca, almeno in principio. Certo, in principio, perché a parte tutto Matthew non era cattivo e quella era solo l'ennesima trovata per far uscire una delle sue demenze. < È vero ciò che si dice su quelli che provengono d'oltreoceano?> Domandò con un sottile sorriso ironico ad increspare appena le labbra. < Si dice che siate soliti uccidere gli innocenti e poi cibarvi delle loro cervella> Solo al termine di quelle parole il sorriso prese a farsi più grande e divertito, mentre qualche passo bruciò definitivamente la distanza che lo separava da quel tavolo, andando implicitamente ad accettare l'invito della Lynch. Con l'ausilio della mandritta scostò appena la sedia, andando a sedersi proprio in maniera frontale rispetto alla ragazza. Gli occhi azzurri a cercare quelli altrui, piegando appena il capo verso destra quasi a volere una angolazione migliore da cui poterla osservare. < Dimmi Lynch...> Usando volutamente il cognome di lei, più per scherzo che per effettivo distacco. < ...Cosa ci fai così lontana da casa? Cerchi davvero una vittima?> Domandò ponendo ambedue i gomiti sul tavolo, disponendo infine i palmi delle mani verso l'alto, a coppa, per sostenere il peso del volto. Lui dal canto suo non si era ancora presentato, ma non sembrava neanche intenzionato - ancora - a farlo. Semplicemente la osservava, quasi a studiarla, con un sorriso attorniato dal silenzio.


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    Welcome da uno degli ultimi arrivati! 😁
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    ▬MATTHEW T. BLACKROSE▬
    EVOCATORE

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    Passo dopo passo si era ormai inoltrato all'interno di Hogsmeade, intenzionato a passare un sabato pomeriggio differente ed all'insegna dell'amicizia. Sì, perché non è solo, con lui due suoi amici, entrambi frequentanti la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Joel Cavendish e Tristan Hogs, il primo grifondoro ed il secondo tassorosso, esattamente come lui. Si mosse insieme a loro sfilando accanto alla moltitudine di eprsone che affolava quelle strade. Niente di trascendentale, era abituato a dover fare a sportellate a Hogsmeade, specialmente in un orario ed in un giorno simile. Il weekend c'era sempre casino, era praticamente impossibile non fosse così. Ma quando si è in compagnia di amici molte di queste problematiche passano in secondo piano. Poteva così concentrarsi unicamente sui due amici che lo fiancheggiavano, rivolgendogli sguardi divertiti a causa della conversazione che stavano affrontando. No, non stavano parlando di Hogwarts o della scuola in generale; quando uscivano avevano una regola in comune: la scuola era bandita. Inspirò profondamente, volgendo gli occhi azzurro ghiaccio proprio sul Cavendish, mostrando un sorriso divertito. <...Giuro.> Esordì il Tassorosso, che prontamente drizzò il collo, quasi come se stesse confermando qualcosa di incredibile ed astruso. < Quel tipo mi ha venduto Uric Testamatta, e neanche a prezzi esorbitanti.> Stava parlando delle figurine che si potevano trovare all'interno delle Cioccorane. Sì, lui ne faceva la collezione e le ricercava praticamente ovunque, nei più impensabili anfratti. < Ora sto dando la caccia ad Andros l'Invincibile. Sono disposto anche a comprarlo> Ammise verso il grifondoro con un piccolo sorriso divertito. I passi di tutti e tre rallentarono quando davanti a loro si ergevano le teste del locale Tre Manici di Scopa. A differenza di Max, lui nel tempo aveva avuto modo di vederle spesso. Originario di Londra, per di più purosangue, ha spesso battuto quelle vie e quei locali, esattamente come quel giorno. Rallentato il passo arrivò a fermarsi, con un sorrisetto beffardo che prese da subito possesso del suo volto. Non era cattivo nel vero senso del termine, ma quando era in compagnia degli amici tendeva ad essere un po' più perfido del solito. < Ehi!> Esordì proprio verso una di quelle teste, con un sorriso che non poteva fare a meno di essere più che evidente. Un sorriso per niente bonario, che faceva trasudare supponenza ed anche un po' di "sana" arroganza. < Ti trovo più bella del solito. Dev'essere tutto merito di quel sorriso splendente!> Disse proprio ad una delle teste, con quel sorriso che presto si tramutò in un piccolo ghigno. Inutile sottolineare che non stava prestando minimamente attenzione a quelle teste ed a ciò che usciva dalle loro "labbra" di pietra, ovvero avvertimenti di ogni sorta su ciò che gli adolescenti potevano e non potevano fare. Eseguì un occhiolino verso la strada, salutandola anche con un cenno della mano, prima di catapultarsi all'interno del locale, seguito a ruota dai due amici che sghignazzavano a loro volta. All'interno gli occhi misero subito subito a fuoco la presenza di molti studenti di Hogwarts stanziati all'interno, intenti a dibattere delle più disparate questioni. Si avvicinò proprio a loro, con un gran sorriso fiero e sicuro di sé. Entrambe le braccia si allargarono verso l'esterno, mettendo in risalto il vestiario semplice e per niente scolastico che aveva deciso di indossare per quella uscita. A braccia larghe si avvicinò al tavolo degli studenti di Hogwarts, senza per ora più rivolgersi ai due amici che si era portato appresso. < Signori...> Disse in quel saluto abbastanza singolare, senza far svanire il sorriso sicuro che sembrava quasi una prosecuzione di sé stesso e dei suoi arti superiori. < So che vi sono mancato!> Disse senza far sparire quella sicurezza che lo caratterizzava in ogni situazione. Qualche passo venne mosso ulteriormente all'interno, mentre gli occhi per un attimo si portarono proprio su Maxine. La vide, incantata per qualcosa che non seppe carpire sul momento. Sicuro riguardava quello stesso tavolo a cui lui ormai si era avvicinato, attorno a cui v'erano molti studenti di Hogwarts delle più disparate casate. < Guarda che anche se sei una serpeverde non ti devi sentire esclusa, sotto sotto vogliamo bene anche a voi. Anche se ve la tirate per un nonnulla.> Un sorriso divertito, a tratti beffardo, si delineò sul volto dell'ambiguo Tassorosso, inarcando il sopracciglio destro. Non sapeva che la Lynch fosse statunitense, quindi come tale studentessa non presso Hogwarts ma Ilvermorny. < E poi guarda, qualcuno dei tuoi compari si è comunque unito. Sfidi anche tu la sorte?> Le domandò, a metà tra il tavolo di Hogwarts e quello occupato da lei. Come sospeso tra due realtà differenti e tanto distinte, che lui erroneamente aveva però accorpato. Gli occhi, d'un azzurro ghiaccio, rimasero su quella ragazza che, anche se aveva auto-assegnato a Serpeverde più per goliardia e scherzo che per altro, non aveva mai avuto modo di incrociare a Hogwarts. E anche se non poteva saperlo, a ragion veduta. Le braccia ferme lungo i fianchi, mentre era rimasto in piedi. Sul volto quel sorrisetto impertinente e sicuro di sé di sempre.


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    Edited by Jon Snow - 12/11/2018, 11:44
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    Fatto! Ho modificato la professione ed ho aggiunto la bacchetta che ho comprato da ollivander!
    Direi che è ultimata allora, non ho altro da aggiungerci :)
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    ▬MATTHEW T. BLACKROSE▬
    EVOCATORE

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    Quanto odiava alzarsi di prima mattina. Diciamocelo, di tutte le parti di cui è composta una giornata, la mattina è quella che odiava di più. Soprattutto se, come quella mattina, era costretto ad alzarsi presto da letto dopo aver fatto una nottata praticamente bianca. Subito dopo aver fatto colazione si era fiondato fuori da casa, verso Diagon Alley, dove avrebbe dovuto raggiungere il negozietto di Olivander. Aveva bisogno di una bacchetta e lui, essendo di Londra, non poteva pensare altro se non al buon vecchio - e affidabile - Ollivander. Sfilò per quelle strade infintiamente affollate, con davvero tanti maghi che procedevano chi nella sua direzione, chi in quella contraria. I peggio erano ovviamente i secondi. Tra qualche spallata, tra qualche spinta o gomitata, era però riuscito a sgattaiolare fino all'ingresso del venditore di bacchette. L'insegna, in tal senso, parlava molto chiaramente.
    A differenza di quel che si potrebbe pensare, non varcò subito l'uscio. Si fermò davanti alla porta, socchiusa, ruotando il busto di 180° per osservare quella strada che aveva appena percorso. Sebbene lo sguardo azzurro fosse in quella direzione, lo stesso non lo si poteva dire della mente. Erano molti i pensieri che affollavano il cervello, soffocati e resi indistinguibili dalla forte emozione che lo divorava dall'interno. C'era solo una cosa importante per la vita di un mago: la scelta della bacchetta. In realtà lui sapeva perfettamente, venendo da una famiglia di soli maghi, che sarebbe stata la bacchetta a sceglierlo e non il contrario. Prese un ampio respiro, quindi tornò a voltarsi verso l'uscio, allungando il braccio sinistro in avanti per spingere la porta e spalancarla. Entrò all'interno del negozio, immettendosi in una stanzetta abbastanza piccola, ma confortevole. Se lo spazio era tagliato orizzontalmente da un lungo bancone dietro cui lavorava il negoziante, o il commesso per lui, tutto attorno si stagliavano scaffali e scaffali pieni di scatoline rettangolari di varia forma e colore. Contenitori per bacchette, su questo non v'era nessun dubbio. Un po' spaesato si guardò attorno, quindi mosse qualche passo verso il bancone, portando ambedue le mani sulla scrivania di legno. <buongiorno!> Esclamò con un sorrisetto leggero sul volto, che cercava di non far trasparire l'emozione per quello che per lui era un gran giorno. Lo sguardo azzurro ghiaccio rimase sul volto del negoziante/commesso. <vorrei acquistare una bacchetta.> Asserì da subito, lasciando sul volto stampato quel solito sorriso esposto precedentemente. <...Sperando di non farla impazzire troppo.> Commentò subito dopo, espansivo, con le labbra che ampliarono il sorriso. Inspirò profondamente, pronto ad impugnare la bacchetta e capire se essa sarebbe riuscita davvero a fare per lui.


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    No, vabè, c'è un posto libero come commesso al Serraglio Animali *_* Se è possibile vorrei candidarmi per il periodo di prova (pg con scheda: Matthew T. Blackrose )
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    Daniel Sharman is Matthew Thomas Blackrose

    CODE
    Daniel Sharman is Matthew Thomas Blackrose



    SPOILER (click to view)
    Non mi fa modificare il post sopra, che ho inviato per sbaglio incompleto ç_ç
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    EVOCATORE
    ▬MATTHEW T. BLACKROSE ▬
    Fw9HCZ9
    LIVELLO 1 - PE 30
    CAR25 • COS15 • DES15 • FOR15 • INT32 • SAG10


    Nazionalità Inglese
    Stato di sangue Purosangue
    Età 17
    Stato economico Benestante
    Scuola di Magia Frequentata: Hogwarts
    Casta: Tassorosso
    Professione: Commesso presso Serraglio Animali
    Famiglia: -Gerald Barker Blackrose (Padre)
    - Julia Runslyde (Madre)
    - Carl Blackrose (Fratello maggiore)
    - Carena Blackrose (Sorella minore)

    Allineamento: Caotico Neutrale
    Carattere:
    È un ragazzo molto espansivo, che ama stare con le persone e conoscerne di nuove. Tende a circondarsi di amici, perché è più vicino alla logica "più quantità che qualità" rispetto a quella, generalmente più adottata, del "meglio soli che male accompagnati". Dietro ad un carattere quindi molto aperto e socievole, generalmente buono, si nasconde però la sua parte negativa. Il nostro Matthew, per usare un eufemismo, non ama perdere. Pur di arrivare alla vittoria, o comunque all'obiettivo che si è prefissato, è disposto a sacrificare anche la sua moralità. Raramente viene meno alla parola data, ma se si rientrasse nel caso sopra descritto, potrebbe farlo tranquillamente. Sa essere un ragazzo molto leale con gli amici, nel bene e nel male; è convinto che sia questo il motivo per cui il cappello parlante lo ha smistato a Tassorosso. Ebbene sì, nonostante cerchi di dissuadere gli altri con la sua ironia pungente e le sue battute sempre pronte, non ha mai davvero compreso il perché sia stato smistato in Tassorosso.



    PrestaVolto: Daniel Sharman.

    Bacchetta: Agrifoglio, Crine di Thestral, 13 pollici, Leggermente Flessibile. +12 INT


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    Edited by Wizarding World Master - 2/12/2018, 14:44
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    Ahahahaha grazie ad entrambe, siete gentilissime *___*

    ...e no, oramai la super astronave la voglio, devo andare a fare concorrenza a Star-Lord u.u
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    Ciao a tutti! Mi chiamo Alessandro e scrivo dalla città più storta del mondo (o presunta tale!). Non sono molto avvezzo al play by forum, ma ci sto facendo la mano piano piano. u_u
    Che dire... non so presentarmi e credo si veda XD Mi piace molto Harry Potter, infatti questo è il motivo principale del perché sono approdato qua. Il fatto che graficamente sia molto invitante poi ha aiutato tanto, anche se di solito guardo poco alla "apparenza" ma più alla sostanza :)

    Ci si vede in gioco ^_^
13 replies since 23/7/2015
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