Posts written by Tessa Griffin

  1. .

    eliza-taylor-gif-11
    Tess.


    Dalla punta della mia bacchetta magica si irradiò velocemente un fascio di luce che permise di vincere l’oscurità dei cunicoli sotterranei dove ci trovavamo. C’era un che di poetico in tutto questo, anche se in un momento come questo non lo colsi. Correvamo lungo i corridoi scuri che non conoscevamo, guidati esclusivamente dal suono dei lamenti che avevamo udito entrambi. Lamenti umani, certamente non di una creatura, la cui ricerca in quel momento era passata in secondo piano. Il lungo corridoio che avevamo imboccato qualche metro prima terminava in una grande sala, contenente alcune celle: dai libri che avevo letto sul castello dovevamo trovarci in quella parte di segrete che venivano usate come deterrente per piccole trasgressioni o per rinchiudere qualcosa. Il mio sguardo si era posato sulle spesse barre di ferro arrugginito di quel posto, complice l’umidità e il tempo, chiedendomi da quanto tempo non fosse più utilizzato. Qualcuno doveva essersi reso conto della barbarie di rinchiudere qualcuno lì sotto, se si penava che lo scopo era quello di segregare un minorenne che aveva copiato a un esame era pressoché illegale. Un brivido corse lungo la mia schiena al solo pensiero.
    Calmati Gastmus. Io sono Tessa, Tessa Griffin. mi presentai al ragazzo che era terrorizzato dietro alle sbarre. Ma poi il suo atteggiamento cambiò, si fece più sprezzante e con tono di comando: un serpeverde. Trovavo molto ironico che proprio uno di loro fosse finito qui sotto. Maverick, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, pensavo per la paura e lo shock del luogo in cui ci trovavamo, intervenne con voce dura. Non lo avevo mai visto rispondere così per le rime a qualcuno e gli fui silenziosamente grata per il suo intervento. Poi si voltò verso di me, esponendo in un sussurro il suo piano. Io lo lascerei qui, ma è un buon piano il tuo. risposi, con un sorriso dolce che rivolsi unicamente al Corvonero, che aveva trovato un modo scaltro per evitare che ci fossero altre ripercussioni sulla nostra casata, compiendo comunque una buona azione. Maverick Bristol era senza dubbio una persona più benevola di quanto non fossi io. Pensi di cavartela da solo? domandai, mentre aspettavano di conoscere se quel Barnaby avrebbe fatto la sua promessa, per quanto mi riguardava se non si trattava di un voto infrangibile la parola di un lurido Serpeverde non contava nulla, ma doveva dargli il beneficio del dubbio. Voglio solo controllare più avanti se c’è questo grande roditore o se è solo uno che si piange addosso per un nonnulla. spiegai al mio compagno di ricerche. Non volevo lasciarlo solo con quell’infida serpe tanto quanto non desideravo perlustrare da sola i sotterranei, ma avrei cercato se il corridoio proseguiva oltre le segrete, illuminando ogni angolo con la punta della mia bacchetta magica averi cercato di trovare altre tracce dell’Imp o di questo fantomatico grande ratto che aveva citato Barnaby,

  2. .

    eliza-taylor-gif-11
    Tess.


    Vantarsi dei propri successi scolastici non era cosa da fare in casa Griffin. Mia madre sosteneva che soltanto le persone vanitose ostentano i propri successi e che per di più andare a scuola, andar bene a scuola, era il nostro lavoro e quindi non dovevamo vantarci di un qualcosa che avremmo comunque dovuto perseguire. Ma venti punti a lezione mi misero immediatamente di buon umore, anche se era una materia che mia madre avrebbe disprezzato con tutta se stessa. Invece a me sembrava una materia molto interessante, forse era anche merito della docente, ma al momento la trovavo molto avvincente, prendo anche appunti con entusiasmo e riesco a seguire il filo del discorso anche se non mi sono affatto preparata come mio solito a questa lezione.
    Avrei alzato la mano per prendere la parola, quando la docente mi avrebbe dato il permesso di parlare avrei detto Sempre Tessa Griffin di Corvonero. Ritengo che la lettura debba essere fatta sulla mano dominante della persona che viene letta. Ad esempio io sono destra, quindi anche per una questione di abitudine, offrirei il palmo destro per una lettura: penso che dovendo leggere del futuro di una persona, agendo principalmente con una mano, sia quella la quale su cui ricercare tracce di questo. speravo anche questa volta che il mio ragionamento avesse un senso per la professoressa e che potessi nuovamente guadagnare punti utili per la mia casa.

  3. .

    eliza-taylor-gif-11eliza-taylor-gif-11
    Tess.


    Cosa aspettarmi da una lezione come Antiche Rune, proprio non lo sapevo. Ovviamente in queste situazioni, quando persino la vocina di mia madre nella mia testa, decideva di tacere, o perché non aveva nulla da dire o perché non mi aveva inculcato nessun malato principio in mente, non mi restava che fare una cosa: assaltare la biblioteca. Il giorno precedente mi ero recata nella rifornitissima biblioteca di Hogwarts, avevo preso quanti più volumi parlassero di rune, oltre al “Sillabario dei Sortilegi” che avevo provveduto a comprare al Ghirigoro, per essere pronta e preparata su ogni possibile argomento di Skyfield. Avevo avuto modo di conoscere il docente oltreoceano, quando a Ilvermorny era stato organizzato il club dei duellanti: parteciparvi, senza che mia madre fosse stata informata, era stata la cosa più trasgressiva che avessi mai fatto. Mi domandavo se potessi aver fatto una buona impressione al punto di essere ricordata dal docente, ma soprattuto speravo che una simile iniziativa potesse essere portata anche a Hogwarts.
    Buongiorno Professor Skyfield. avrei salutato come di consueto non appena entrata in aula, andandomi poi rapidamente a sedere in prima fila, dove già stava la mia compagna di casa, Honor Fell. Ciao Honor, come stai? avrei sussurrato, prima che la lezione iniziasse ufficialmente, dopo di che mi sarei silenziata definitivamente. Non volevo certo arrecare disturbo e rischiare così di perdere punti.
    Appena la lezione entrò nel vivo, iniziai a prendere appunti, cercando di fare mente locale anche con quanto letto la sera prima. Il discorso che non bastasse soltanto studiare sui libri per andare bene in questa materia mi terrorizzava un po’, tuttavia decisi di non farmi scoraggiare e proseguire.
    Quando venne il momento di scegliere una runa, mi misi impazientemente in fila. Nella mia mente si affollavano così tante informazioni da creare un ingorgo, che quando mi trovai dinanzi alle pietre con le rune incise mi diede ancora più mal di testa e senso di incertezza. Era stupido pensare che ci fossero rune belle o rune brutte, ma alcune sembravano troppo banali o troppo complesse. La fila era bloccata dietro di me da troppo tempo, cominciavo a andare nel panico. Presi un lungo respiro, prima di aprire gli occhi e indicare la prima runa che colpì la mia vista.
    Kenaz ᚲ. spiegai ad alta voce tornata al tavolo, dopo aver comunque presentato me stessa come Theresa Griffin di Corvonero, quando fossi stata interpellata dal docente, nello spiegare la runa che aveva esercitato maggiore impressione su di me. Graficamente appare come due linee oblique, una verso l’alto e una verso il basso, unite al centro. Rappresentano il significato intrinseco della runa: sacrificio e dono coesistono al suo interno. Tanto chiede e tanto rende . spiegai, cercando di rievocare quante più informazioni dai libri che avevo letto la sera precedente Simboleggia il fuoco, la capacità di portare luce anche su cose sconosciute, e di purificare. Capovolta però assume il significato opposto: oscurità, incapacità di mettere a fuoco le cose, e malattia.
    Secondo il mito quindi questa runa avrebbe la capacità sia di donare lucidità e concentrazione, che di guarire dalle ferite. Ma richiede sempre un prezzo commisurato a quanto grande è il potere a cui si desidera attingere.
    quest’ultima parte mi risultava poco chiara, tentennai nell’esporla, come se non fossi del tutto sicura. Non ero certa che bastasse tracciare una runa per attivare il suo potere, mi sembrava così particolare, ma ero curiosa di scoprirne di più.


  4. .

    eliza-taylor-gif-11
    Tess.


    E a nessuno piacciono i Serpeverde. A quelle parole mi voltai di scatto, non so bene con quale espressione sconcertata stampata in volto, verso il ragazzo che aveva completato ad alta voce la mia affermazione. Il dubbio di averla detta ad alta voce, non solo nella mia mente, mi attanagliò sul posto eppure… eppure ero certa di non averla fatta. Con occhio critico, mentre Maverick si rimetteva diligentemente a cercare le tracce del Imp, studiai la nuca del Corvonero, arrivando persino a domandarmi se per cado fosse un Legilimens. Cercai di allontanare subito dalla mente ogni pensiero, malevolo e non, ma ottenni soltanto il risultato opposto, andando ad arrovellarmi in continuazione sulla possibilità che il mio compagno di ricerche non avesse sviluppato qualche innata dote di lettura del pensiero. Non fossi stata così presa a domandarmi questo avrei sicuramente notato con piacere di non essere la sola alla quale i Serpeverde avevano fatto qualche torto, il cui pensiero infastidiva ogni centimetro del mio essere. Avevo perso l’occasione di esprimere una sorta di empatia verso Maverick, che sembrava una persona davvero degna di attenzioni, e mi misi con maggiore foga ed entusiasmo a cercare le tracce di quella strana creatura magica. Arrivati a questo punto, al di là del briefing avuto in aula di Difesa Contro le Arti Oscure, conoscevamo ben poco del soggetto che cercavamo. Potrebbe essere dissi cercando di ragionare ad alta voce, mentre la ricerca sembrava arrivata a un punto morto che stiamo adottando un’approccio sbagliato. Non volevo che Maverick si sentisse inutile, come mi aveva appena detto ad alta voce, ma non sapevo nemmeno come mitigare questo sentimento giacche persino io mi sentivo un po’ sopraffatta dal non riuscire a trovare alcunché di utile. Nel senso… siamo noi che lo stiamo cercando. Probabilmente si sente braccato, stando un passo sempre davanti a noi si allontanerà sempre di più e non lo raggiungeremo mai… l’umidità e la muffa dei sotterranei doveva iniziare a darmi al cervello se immaginavo che in questa particolare situazione l’Imp, che comunque era abbastanza pericoloso, fosse la vittima. Dovremmo forse fare qualcosa per attirarlo verso di noi… abbiamo visto nelle cucine che è goloso, ti viene in mente qualcosa di più salutare dei biscotti che possiamo offrigli? Trappola. Ecco la parola ad alta voce che ancora non avevo espresso. Invece che lanciarci in un’inseguimento alla cieca si poteva pensare di allestire una trappola, con alcune cose che potevano piacergli, lasciare una traccia che conducesse a questo… più nella mia mente si delineava questo piano, più mi sembrava di essere noi, quelli che stavano correndo verso una trappola. E poi lo avvertii, contemporaneamente a Bristol e dunque non solo frutto della mia speculazione: lamenti. Mi si gelò il sangue nel sentirlo, mi penetrarono sotto la pelle e rizzarono i peli per la paura. No. confermai alle domanda del ragazzo. Gli Imp non facevano questi versi. É uno di noi. dissi, lo sguardo carico di apprensione che si spostava tra la zona dalla quale sembrava provenire l’eco e il Corvonero. Di noi. Studenti. Vittime di diabolici scherzi nei sotterranei. Avrei agito rapidamente, allungando la bacchetta dinanzi a me e eseguendo una magia piuttosto semplice.
    Lumos! Veloce. dissi, precipitandomi in uno slancio decisamente troppo impulsivo per la ragazza ragionevole e calcolata che vestiva i panni di Corvonero, accelerando il passo fino quasi a correre. Mi sarei mossa velocemente verso il punto da cui sembrava sopraggiungere il lamento, la punta della bacchetta che speravo fosse illuminata per permettermi meglio di scorgere in anticipo eventuali pericoli. Avrei sperato di muovermi nella giusta direzione da dove proveniva il lamento per arrivare a scoprirne la causa.
  5. .
    TESSA GRIFFIN

    ☞ [ESPERIENZA A HOGWARTS 1]:
    Un intoppo IMPossibile

    LIVELLO 1 - PE 0


    SPEZZAINCANTI

    CAR10 • COS05 • DES05 • FOR05 • INT66 • SAG25

    BACCHETTA:Biancospino, Capello di Sirena, 10 pollici, Duttile. +16 INT
    ABBIGLIAMENTO: (scrivere solo quelli che si indossano in questa Esperienza, acquistati regolarmente da Madama.)
    CREATURA: (scrivere solo se si intende portare in Esperienza)

    SLOT EQUIPAGGIAMENTO

    (q.tà)
    oggetto1
    (q.tà)
    oggetto2
    (q.tà)
    oggetto3
    (q.tà)
    oggetto4
    (q.tà)
    oggetto5
    (q.tà)
    oggetto6
    (q.tà)
    oggetto7
    (q.tà)
    oggetto8
    (q.tà)
    oggetto9
    (q.tà)
    oggetto10
  6. .

    eliza-taylor-gif-11
    Tessa Griffin

    SCHEDA ESPERIENZA

  7. .

    eliza-taylor-gif-11
    Tess.


    Sin da piccola ero stata cresciuta con l'incertezza del futuro: quando avremmo fatto di nuovo pasto caldo, quanto sarebbe durato il nuovo lavoro di mia madre, quando avrei potuto permettermi dei nuovi vestiti (che poi sarebbero comunque stati di seconda mano) che non mi andassero troppo stretti o che non fossero troppo corti sulle maniche. Non avevo mai avuto un buon rapporto con il futuro, non avevo mai avuto nemmeno aspettative a riguardo, sapevo solo, e lo sapevo soltanto perché era stata mia madre a inculcarmelo, che dovevo lavorare sodo nel presente per avere un futuro che fosse decente. Studia tanto, impara tanto e non dovrai passare anni a dover patire i crampi nello stomaco mentre fai un lavoro di merda per mettere insieme qualche galeone per il pasto. L’idea di andare a una lezione, come era quella di divinazione, per imparare a scoprire il futuro mi affascinava e mi spaventava allo stesso tempo. E poi c’era la voce di mia madre, quella sempre presente nella mia testa, che lanciava giudizi e commenti poco carini su un’arte tanto effimera come le predizioni future. Soprattutto perché mia madre era solita non credere nemmeno al meteo, anche con una giornata di sole in piena estate si portava sempre dietro un ombrellino perché “in Inghilterra non si sa mai.
    Varcando la porta d’ingresso dell’aula fui accolta da una forte ventata d’incenso, con la quale cercai di lasciarmi alle spalle ogni pregiudizio e di assecondare quello che sarebbe stato il naturale corso della lezione.
    Buongiorno Professoressa Barrow. avrei salutato, accomodandomi a terra, su uno dei cuscini disposti nell’aula, approntato tutto il materiale di studio in modo che mi fosse più agevole recuperarlo per prendere appunti. Una mia compagna di Corvonero aveva già preso la parola alla prima domanda, una domanda generica e di ripasso, che la docente ci aveva posto. Mi affettai ad alzare la mano, con alcune alternative di risposta già pronte nel caso qualcuno avesse presentato quella particolare branca della divinazione precedendomi. Tessa Griffin di Corvonero, vorrei presentare l’aruspicina. mi sarei presentata, dopo aver ottenuto il permesso di rispondere direttamente da un cenno di assenso della professoressa. L’aruspicina è un’arte divinatoria molto antica, quasi desueta a dir la verità, che basa le sue premonizioni sulle viscere, parliamo di fegato e intestino, degli animali sacrificati. Le interpretazioni potevano essere le più disparate, tuttavia vi si ricercavano in particolare norme divine e condanne . faci una breve pausa, riprendendo fiato per riordinare le idee. Comunemente si usava il fegato di pecora, siamo vicino a Roma, in Italia, che veniva diviso, ideologicamente, in 16 settori che corrispondevano ciascuno a una divinità: se il fegato presentava cicatrici o anomalie in qualche settore, la divinità che corrispondeva allo stesso stava mandando un messaggio. L’interpretazione dello stesso era poi dettato dal tipo di segno sull’organo e dalla libertà dello stesso aruspice, cioè del divinatore, che praticava la lettura. Avevo ripassato, ovviamente, alcuni libri di divinazione in biblioteca mentre mi preparavo per questa lezione, imbattendomi in questa pratica tipica degli etruschi, una piccola popolazione molto florida, vicino a Roma, in una di quelle campagne italiane che dovevano essere un sogno ad occhi aperti. Ne ero rimasta affascinata, tanto che speravo di poter fare colpo sulla Barrow.

  8. .
    CITAZIONE (Brad McNeal @ 1/4/2022, 11:07) 
    Tessa Griffin e Maverick Bristol sono i due partecipanti alla quest. Per quanto riguarda la Scheda Esperienza vi chiedo di aspettare un attimo a postarla, per modifiche alla sezione. Se avete bisogno di un particolare oggetto (e uno solo!) potete scrivermi un MP per avvisarmi e dunque utilizzarlo. A breve ci sarà un mio post di apertura dell'Esperienza. Buon divertimento!

    Buongiorno Prof,

    Ho letto l'iscrizione alla miniquest di Grindelwald, mi domandavo se quindi possiamo aprire anche noi la scheda esperienza come descritto in quella iscrizione, o se c'è da aspettare ancora.

    Laringrazio,

    In giornata rispondo alla quest.

    Tessa
  9. .

    eliza-taylor-gif-11
    Tess.


    A mia madre sarebbe venuto un’ infarto sapendo che in quella cucina venivano preparati i pasti per tutto il castello, considerandola sporca e non sufficientemente igienica. Per me era okay, ma anni passati ad assecondare questo disturbo ossessivo che era quasi maniacale, non potevano aver fatto altro che affinare il mio occhio critico (e quindi scettico) verso alcuni elementi. Sporcizia e sporco andavano debellati, per questo individuai quasi immediatamente alcune tracce sul pavimento. Contemporaneamente Maverick, mio compagno in quella strana avventura che ci aveva coinvolti, lanciava un “revelio” in una buona esecuzione che tuttavia non produsse nulla di concreto. Peccato, era un’idea ottima. A me sembra di aver trovato alcune impronte: guarda qui! dissi, cercando di alleviare la frustrazione per il mancato ritrovamento di tracce da parte di Bristol, che mi sembrava veramente molto insoddisfatto di quel risultato. Pensavo veramente che fosse stata una buona idea, una strada che io stessa avrei seguito se non fossi stata distratta da briciole e da quelli che sembravano essere resti di una colazione, forse elle succo di zucca, consumata velocemente. L’Imp doveva essere stato interrotto da qualcosa, o forse era semplicemente stato curioso e molto sbadato sul dove posava le sue zampette, perché queste sembravano creare una scia che conduceva proprio fuori dalle cucine. La mostrai a Maverick, che sembrò essere del mio stesso avviso, ovvero recarsi nei sotterranei, poiché mi superò in un attimo precipitandosi fuori. L’aria umida e fredda di quel posto mi percorsero provocandomi pelle d’oca su tutto il corpo, scosso da un brivido, mentre ci inoltravano nei bui cunicoli sotterranei. Non eravamo così in profondità da non avere più le fiaccole, disposte a cadenza regolare sulle pareti, ma se fosse servito avere più luce la mia bacchetta era già nelle mie mani pronta per un “Lumos”. La voce del Corvonero che mi precedeva mi strappò ancora una volta ai miei pensieri, mentre cercavo di non arrossire troppo per il complimento che mi era stato rivolto. Solo fortuna. cercai di liquidare con una lieve scrollata del capo, perché credevo davvero che si fosse tratto di un evento fortunato, dettato anche dall’ossessione di mia madre per il pulito e le pulizie, cosa che volevo dimenticare e della quale non mi sarebbe piaciuto prendere alcun merito. A nessuno piacciono i sotterranei… aggiunsi in fretta perché non volevo essere sembrata troppo brusca o chiusa con il mio gesto di prima, era piacevole parlare con qualcuno nell’aria umida dei sotterranei tranne ai Serpeverde. E a nessuno piacciono loro. Conclusi la frase nella mia mente, non ero ancora abbastanza in confidenza con il Corvonero da sentirmi libera di esprimere un giudizio tanto perfido e cattivo sui Serpeverde, sebbene stessi arrivando a detestarli in modo particolare, come mai mi era capitato di provare un sentimento così simile all’ira ogni volta che pensavo ai membri dei verdeargento. Avevamo un compito da portare a termine e desideravo farlo nel miglio modo possibile e nel minor tempo possibile, probabilmente McNeal si stava impegnato nello scoprire come la creatura potesse essergli sfuggita ma anche doveva essere piuttosto preoccupato ed agitato. Io lo sarei senza dubbio stata nei suoi panni, prima fosse stato ritrovato l’imp fuggitivo, meglio sarebbe stato per tutti quanti. Mi misi a cercare tracce nel corridoio così come avevo fatto nelle cucine, con maggiore attenzione e soprattutto sperando di trovare altre impronte appiccicate o segni di briciole.
  10. .
    Vorrei proseguire la quest,

    La ringrazio.
    Tessa
  11. .
    Comunico che ho aperto.
    Spero di aver seguito correttamente le indicazioni.
  12. .

    eliza-taylor-gif-11
    Tess.


    La voce di mia madre, che risuonava nelle mie orecchie dando voce ai miei sensi di colpa, mi stava rimproverando di aver esposto in malo modo, con nozioni sommarie e poco contestualizzate, che avrebbero sicuramente fatto notare al professore quanto poco avessi studiato, proprio mentre McNeal assegnava ben cinque punti a testa per le nostre risposte. Tutto si acquieto e sorrisi con ancora più ritrovato slancio al mio Capo della Casa. Anche l’esposizione di Maverick era stata buona, tanto’è che avevamo portato a casa lo stesso numero di punti, ed essendo entrambi Corvonero non potevo che esserne felice. Le informazioni esposte da entrambi erano corrette e permisero al docente di rimettere insieme alcune idee, compreso suggerirci un luogo a cui nessuno dei due aveva pensato: le cucine. Non sono mai stata nelle cucine, pensavo fosse un luogo vietato agli studenti. E poi è pieno di elfi domestici, mia madre disapproverebbe l’uso che ne fanno ma è un po’ ipocrita, sono certa lo dica solo perché… mi fermai, a mia madre sarebbe venuto un’infarto se avessi detto che eravamo comunque troppo povere per permetterci una di quelle creature usate come schiavi dalle principali famiglie purosangue, che io e lei erano gli elfi domestici di noi stesse non le permettono di averne uno. optati di dire mentre, con passo veloce, scendevo la prima rampa di scale non appena questa iniziò a ruotare verso l’appiglio corretto. Non conoscevo Maverick, solo cose sommarie e superficiali, non così approfonditamente da poter avere un’interazione che mi permettesse di essere sincera sullo stato sociale della ia famiglia, insieme con l’enorme peso per le responsabilità di cui mi sentivo caricata e dei doveri che mi assumevo. Il fatto di non aver ancora trovato un lavoro che potesse permettermi di avere un minimo di indipendenza economica mi pesava terribilmente, insieme con il chiedere a mia madre galeone per poter comprare nuovo materiale scolastico e libri di testo: ma certe volte quelli della biblioteca non mi bastavano o avevo proprio bisogno di avere una mia personale copia, anche di seconda mano. Persino con il prestito studentesco del Ghirigoro faticavamo a permetterci il livello di istruzione di Hogwarts. Tu ci sei mai stato? Domandai, allontanandomi dai miei personali problemi e tornando a camminare e concentrarmi su quello che stavo facendo, evitando il territorio di Serpeverde mentre raggiungevamo le cucine. Davanti alla porta il mio primo istinto fu quello di bussare, ma non volevo spaventare l’Imp, se si fosse trovato in quella stanza. Credo sia meglio avere la bacchetta a portata, prima che quel Imp decida di voler restare latitante. dissi in un bisbiglio udibile soltanto al mio compagno di avventura, estraendo la mia bacchetta magica e rilassando il braccio lungo il fianco. Con estrema calma aprii la porta, sbriciando nelle cucine che erano in un momento di insolita calma, piche l’ora del pranzo era già passata e il via vai per la preparazione della cena non sarebbe iniziato che tra qualche ora. In effetti era un momento ideale per nascondersi. Avrei iniziato a cercare tracce appena varcata la porta, poiché di li si doveva passare, Imp o no.


    Brad McNeal Maverick Bristol
  13. .
    La ringrazio professore per la delucidazione.

    Se per Maverick non è un problema apro io entro domani.


    Saluti,
    Tessa
  14. .

    eliza-taylor-gif-11
    Tess.


    Ricevevo una discreta quantità di lettere ogni giorno, corrispondenza da parte di mia madre, che si premurava anche a distanza che avessi una pettinatura impeccabile e che mi domandava se avessi ricevuto il gufo precedente se non rispondevo in tempi considerati per lei solerti, lettere da parte dei professori, per domande e richieste circa le lezioni o spiegazioni a riguardo ai compiti assegnate, domande da parte di coloro che avevano problemi a scuola, in qualità di Prefetto mi sentivo responsabile verso gli studenti più piccoli e maggiormente in difficoltà. Dopo la colazione mi assicuravo di ricevere su uno spazio pulito e privo di residui della stessa le numerose visive che iniziavano ad arrivare trasportate dalla solita carica di gufi mattutini. Avevo un mio meccanismo per farlo, una precisa suddivisione della posta che mi permettesse di dare priorità ai gufi più importanti o con scadenze e poi a tutti gli altri. Trovai una lettera di Brad McNeal, non una risposta ad una mia poiché sapevo di non averlo contattato nell’ultima settimana, quindi la curiosità mi fece aprire per prima questa lettera: era comunque il CapoCasa di Corvonero e poteva essere qualcosa di importante, in merito a qualche riunione o forse di qualche problema con qualcuno dei più piccoli. Speravo solo che non riguardasse una perdita massiccia di punti, o non saremmo mai riusciti a recuperare a così poche settimane dalla fine della scuola. Nascosi l’espressione di stupore nella quale si era piegata la mia bocca con il palmo nella mano nello scoprire che si trattava di qualcosa di molto più personale ma egualmente fondamentale. Mi affrettai a scrivere, in poche righe ma con la mia solita scrittura elegante una rapida risposta .

    ”Ci sarò.
    Tessa Griffin,
    Prefetto di Corvonero”


    Mi sentivo stanca, leggermente affatica e con un lieve tamburellio sulle tempie che altro non era che l’inizio di un mal di tesata che non emrbava promettere nulla di buono. L’ultima lezione con il professor Sommon sulle tecniche di aritmanzia, aveva fatto si che mi si incrociassero gli occhi per stare dietro a numeri e calcoli. Era uno di quei pomeriggi nei quali mi sarebbe piaciuto rintanarmi in Sala Comune, magari con una tisana alle erbe fumanti, con un libro da leggere o qualche appunto da ordinare. Ma non potevo certo venire meno alla parola data a McNeal, non era nel mio carattere tirarmi indietro. I piedi mi condussero davanti all’aula di Difesa Contro le Arti Oscure, che era facilmente una delle materie che preferivo seguire, chiusi la mano a pugno e colpii ripetutamente la porta chiusa. Avrei atteso una risposta affermativa da parte del docente prima di entrare.
    Buonasera professore è un piacere essere qui. salutai con un sorriso che si allargava sulle labbra, coronando il mio sogno di entrare in un’aula deserta. Maverick Bristol, il nome del Corvonero arrivò agilmente dalla mia memoria, era già presente in aula e mi rivolse un saluto timido ma sincero Ciao a te, Maverick! salutai agitando lievemente la mano in aria, anche se poi tornai seria per concentrarmi sulle parole e le spiegazioni del docente. Desideravo tanto poter prendere appunti e fingere, anche solo per un momento, che si trattasse di una lezione privata, magari per i suoi migliori studenti e non soltanto un problema da risolvere. Restai stupita nel sentire la spiegazione del professore, di come una creatura, una che avevamo osservato da poco nell’ultime lezioni, fosse evasa dall’aula e dal controllo ferreo del McNeal e che vagasse a piede libero per il castello. Portai la mano, così come avevo fatto stamattina alla lettura della lettera, a coprirmi le labbra schiuse in un’espressione di meraviglia, mentre apprendevo sempre maggiori informazioni sugli eventi. Certamente potrete contare sul nostro aiuto e sulla nostra discrezione. confermai, annuendo con vigore con il capo, dando la parola per entrambi i premesti, anche se forse Maverick non era d’accordo. Mi volsi verso di lui per sincerarmi che la pensasse uguale, di non avergli imposto qualcosa che non desiderava fare. Ottenni un cenno di consenso, così procedemmo e il mio compagno fu addirittura più veloce di me a rispondere alla domanda del docente. Lo lasciai parlare mentre riordinato mentalmente le nozioni che avevo a riguardo e mi preparavo ad esporle. Ai fini della nostra ricerca, mi sembra di ricordare che prediligano ambienti umidi e lacustri. Proporrei di iniziare le ricerche nei sotterranei o al Lago Nero, mi sembra che possano essere ideali come habitat. Ha mangiato di recente? Ricordo che si nutrono di insetti, se dunque fosse affamato potrebbe trovarsi sulle sponde del lago per cacciare. Forse potrebbe essersi addirittura spinto fino alla Foresta Proibita, ma non potendo volare i suoi spostamenti sono limitati, immagino che si potrebbe ridurre il campo delle ricerche. ragionai ad alta voce, esprimendo quelle che erano semplicemente delle opinioni, che però magari potevano essere guidate meglio da un esperto come il professore McNeal.
  15. .

    eliza-taylor-gif-11eliza-taylor-gif-11
    Tess.


    Tessa Griffin, Corvonero, la ringrazio ancora per l’opportunità dissi, immaginando che presentarsi non fosse più necessario poiché avevo guadagnato ben dieci punti un attimo prima, però alla nuova domanda, dopo una breve ma intensa spiegazione riguardo la riveduta e moderna classificazione ministeriale, avevo nuovamente sollevato la mano per rispondere e avevo atteso di poter ricevere la parole e avere occasione di rispondere e di guadagnare nuovamente qualche punto per la clessidra di Corvonero. Vorrei presentare la classificazione ministeriale per le creature magiche considerate come innocue, dunque indicate con la doppia X. iniziai il mio discorso, dopo aver tenuto in considerazione quanto detto dai miei compagni per evitare di ripetermi o Morgana non voglia, di dire cose già dette Di questa categoria fanno parte quelle creature magiche che per loro natura non sono aggressive o pericolose, anche se ritengo ingenuo considerarle come innocue in ogni situazione. È bene ricordare che in particolari condizioni, ad esempio se minacciate, possono comunque mostrare una serie di qualità che potrebbero rivelarsi nocive e per i babbani, addirittura fatali. presi fiato, passando in rassegna le lezioni del professor McNeal e le mie personali letture sulle creature magiche per poter presentare una creatura che racchiudesse alla meglio il concetto che volevo esprimere Ad esempio l’Avvincino, classificato come XX, non lo considererei come innocuo. Difatti, sebbene per sua natura non sia una creatura propensa all’attacco, è innegabile che possegga alcune caratteristiche che potrebbero mostrarsi sicuramente nocive per un mago poco preparato, le lunghe dita potrebbero arrivare a cavare gli occhi o peggio, senza contare che i babbani particolarmente sprovveduti potrebbero non sopravvivere se un Avvincino che si sente minacciato decidesse di annegarlo. conclusi la mia spiegazione con un lieve cenno del capo, tornando a chinarlo sugli appunti per continuare a scrivere ed annotare altre cose che potessero rivelarsi d’interesse.
58 replies since 12/11/2020
.
Top