Posts written by cinnamon

  1. .
    Lena Aldea Lynch,
    richiedo la Certificazione dei PE conseguiti fino a questo momento.
  2. .
    Non prendeva parte a un colloquio di lavoro da quella che a lei sembrava una vita. Aveva provato a fare mente locale sul quando fosse stato ma ci aveva rinunciato, per paura di spaventarsi troppo, ma doveva essere stato ad Ilvermorny prima per il dottorato in Erbologia e dopo un paio di anni per diventare docente della stessa materia. Non aveva nemmeno trent’anni. Da allora la sua vita lavorativa si era fermata nel castello americano, progredendo ( era infatti diventata prima Mentore del Puckwudige, poi Vice Preside e alla morte del vecchio Locke gli era succeduto che già era sposata ed aspettava Maxine) ma era sempre rimasta costretta in quelle quattro mura. Aveva sempre invidiato il marito per riuscire a differenziare così abilmente i suoi interessi, riducendo quello del castello ad uno dei suoi tanti lavori. Come Trasfiguratore aveva fatto diverse pubblicazioni giornalistiche, aveva intrapreso la carriera ministeriale, qui la sua mente passò velocemente in avanti, ed era sempre pronto a lanciarsi in qualche nuova avventura. Anche troppo per i gusti della rigida Lynch, sempre ferrea e stabile nelle sue convinzioni, con interessi costanti, pensieri e principi insostituibili e con un profondo senso del dovere verso il suo lavoro a Ilvermorny. “Sei più sposata con la scuola che con me” era stato uno dei primi riproverei ricevuti da Darren, lei li aveva visti come una capricciosa lamentela del marito in una classica forma passiva aggressiva, ma in realtà erano le prime avvisaglie di quella che poi sarebbe tramutata in una crisi.
    Non amava molto Londra, per la sua personalità era molto abitudinaria e già solo l’accento inglese a stuprare le parole infastidiva il cervello statico di Lena. Impacciata qualche giorno prima era uscita dalla sua comfort zone per segnarsi ad un colloquio al San Mungo, a dir la verità non credeva di avere molte possibilità ma le era stato fissato un appuntamento.
    Cristina Webber poteva definirsi la sua controparte britannica del San Mungo, una delle poche donne a ricoprire una carica di potere. Impossibile che le due non si conoscessero, almeno per sentito dire, ma entrambe avrebbero finto di non sapere chi fosse l’altra per una forma di orgoglio tutto femminile, o per mettere a tacere l’idea che le donne fossero capaci solo di fare gossip.
    Come ogni edificio magico anche quello del San Mungo dall’esterno e agli occhi dei nomaj appariva trasfigurato: l’edificio di mattoni rossi appariva trasandato ed in declino, pochi o nessuno si fermavano in prossimi di questo, fu soltanto Lena a dirigersi verso una delle vetrine ed entrare nel edificio.
    Varcata quella porta l’incantesimo fu svelato, mostrando il reale aspetto dell’ospedale. La sala d’ingresso si mostrava ampia e spaziosa, con diverse poltroncine verdi ai lati per chi doveva aspettare, con il banco circolare dell’accettazione in fondo alla stanza. La Lynch si diresse immediatamente lì, sfilando accanto ad un mago che tossiva, e portandosi davanti a quello che ora si rivelava essere una struttura ovale. Un tirocinante stava aiutando la moglie del mago con la tosse, mentre lei si approcciava ad una tirocinante per comunicarle che - Sono Lena Aldea Lynch, avrei un appuntamento con Webber per svolgere un colloquio- avrebbe spiegato con la solita rigidità formale che la contraddistingueva. La ragazza appuntò qualcosa su un foglietto che poi si diresse sotto forma di aeroplanino verso l’interno del Ospedale, poi le venne chiesto di attendere l’arrivo di Cristina Webber.
    Riconobbe la strega dalle foto che aveva visto recentemente sulle testate giornalistiche, alzandosi in piedi e dirigendosi verso la donna che indossava un camice verdino come il resto dello staff ospedaliero. - Buongiorno, sono Lynch - si unì alla fase di presentazione per poi seguirla per l’Ospedale. Le fu mostrato quello che sarebbe diventato il suo ufficio, trovando rassicurante il fatto che c’era una stanza già predisposta per lei anche a colloquio da sostenere, appariva come un angusta stanza, molto stretta dove era contenuta un lettino per il paziente, una scrivania, la sua sedia ed altre due poltroncine, gemelle di quelle in accettazione, per i parenti o per altri interlocutori. Non vi era alcuna finestra e avvertì un principio di claustrofobia che svanì soltanto quando proseguirono con il giro. Ad ogni reparto la Webber spiegava diligentemente casistiche e indicava nomi di qualche dottore, per il momento gli interventi della Lynch erano ridotti ad annuire e a qualche sporadico - ah, capisco - che la facevano sembrare come una scolaretta al suo primo impiego che non la donna matura e di potere che era. Con questa tiritera giunsero al Quarto Piano, dopo aver visitato ampiamente il Reparto per le lesioni da Incantesimi che era uno tra i più interessanti e frenetici si spostarono al Reparto Janus Thickey che invece era decisamente l’opposto. Una calma quasi surreale regnava tra le mura di un bianco accecante, con esili pazienti coricati in letti troppo grandi. Alcuni erano incoscienti, avvolti in un lungo sonno, altri invece erano vigli ma con lesioni tali da impedire loro di uscire. Metteva una profonda tristezza osservare queste vite spezzate, con accuratezza matematica, quasi si trattasse di un mero conteggio di magazzino, Cristina Webber la informò che soltanto il 3% dei pazienti lì presenti aveva la possibilità di uscire e vivere una vita quasi normale, il restante 97% aspettava soltanto che la vita lo lasciasse.
    Mentre la Lynch apprendeva con un distacco quasi medico l’impietosa statistica del Thickey arrivò un promemoria come quello che era partito quando era arrivata lei. In effetti si trattava sempre dell’accettazione che aveva un nuovo paziente per loro.
    Gli spostamenti furono molto rapidi e si trovarono davanti ad un anziano mago. Webber assegnò a lei l’anamnesi del paziente. Prendendo in mano la cartella del mago iniziò a leggere ad alta voce, cercando conferma nello stesso paziente - William Shakespear, 67 anni.... è stato un auror ma ormai è in pensione, corretto?- avrebbe poi proseguito - si trova qui perché lamenta un forte prurito all’addome, ad un analisi tattile si riscontrano delle lesioni superficiali... sembrano graffi o abrasioni da contatto con qualcosa di urticante... ricorda dove se le è procurate? O se siano conseguenza del prurito?- fare domande era la sua professione ed in questo non aveva problemi. William non ricordava come se le fosse procurate, per questo motivo si era voltata verso la Dottoressa per ragionare ed esprimere le sue teorie - Ritengo plausible che questi segni siano dovuti al contatto di qualche sostanza urticante, come una pianta o una pozione, per la posizione in cui si trova credo sia dovuto ad una situazione da contatto... il signore prendeva qualche medicinale? Magari qualche intruglio erbologico creato in casa? - domandò un po’ per tutti i presenti, dalla Webber a Shakespear a se stessa. - Dunque il prurito deve essere scaturiti da qualcosa di simile, mentre le lacerazioni sono da sfregamento... anche involontariamente potrebbe essersi grattato. Personalmente ritengo che il reparto più adeguato sia il Reparto Avvelenamenti al Terzo piano. -
    Il tour del ospedale era ripreso, un via vai di stanze, spostamenti, su e giù per le scale, pazienti e malattie diverse. La Lynch manteneva un atteggiamento di distaccamento professionale, senza farsi mai coinvolgere dalle storie di chi incontrava, consapevole che la componente emotiva poteva mostrarsi come deficitaria. Eppure nonostante queste premesse il suo cuore si intenerì quando scoprì in un bambino silenzioso e dai capelli ricci il prossimo paziente. Aveva subito capito che un bambino tanto quieto a quel età era insolito, Merlino solo sapeva quante volte era stata tentata di cucire la bocca a Maxine in quegli anni, ed infatti Mark Twain era arrivato al quarto piano, nel Reparto Lesioni da Incantesimo, proprio perché aveva sottratto la bacchetta magica alla madre. - Si tratta di una magia accidentale quindi non è riconducibile ad un incantesimo esatto... vorrei esaminare la cavità orale, per verificare se la lingua è attaccata al palato come in un Languelingua o se invece si è di fronte al Oscausi, che ritengo più plausibile.
    Mi chiedo se non possa essere anche una variante del Muffliato, anche se è un incanto molto potente. -

    Avviata la procedura per riportare il piccolo Mark a parlare si spostano di letto, ma non di reparto: questa volta si tratta di un auror. Lena Lynch analizza le zone critiche, osservando la tipologia di lesioni riportate. - Ritengo che tali segni siano compatibili con un Incarceramus piuttosto potente, che ha lesionato la pelle e compresso la cassa toracica: più la Austen si muoveva maggiore era la stretta delle corde. -

    5- Il caso di Austen: arriva in ospedale con Vita a ♥♥♥ . Qual è la percentuale di vita? Quanti cuori sono mancanti per una completa guarigione e cosa dovrà fare per averli?
    La percentuale è di 50%.
    Mancano 2 cuori ad una completa guarigione, per averla occorreranno 3 post della paziente (il 1º più altri 2 per avere 2 ♥).

    6- Sempre considerando il caso Austen, si compili la Cartella Clinica.

    ▬MEDIMAG LENA ALDEA LYNCH ▬
    cartelle cliniche marzo


    Paziente: Jane Austen
    Accettazione: LINK (non l’ho portato io quindi lo metto) + Nome Tirocinante in Accettazione
    Cause Ricovero: La paziente riporta diverse ferite da incantesimo.
    Profondi tagli sulle braccia e lungo il busto, la cassa toracica presenta ematomi compatibili con schiacciamento.
    Si pensa che queste siano dovute ad Incantesimo Incarceramus
    Tirocinante: nessuno
    Cura: LINK (inserisco link della role)
    Il Paziente viene dimesso in queste condizioni: Vita al 100%.

    Compenso Previsto Medimag: (60 galeoni x 3 post cura eseguiti) 180 Galeoni
    Compenso Previsto Tirocinante: no



  3. .
    ♥ ♥ ♥ ♥ ♥
    ▬LENA ALDEA LYNCH ▬
    DOMATORE

    SDMiGgX

    Che ci fosse qualcosa che non andava era proprio il suo subconscio, sotto forma di una nausea ad altezza dello stomaco, che glielo suggeriva. La pulce del sospetto si era annidata nel suo orecchio con discrezione, attraverso la patina di indifferenza che nutriva verso il marito. Sentiva le parole del mago uscire dalla sua bocca, ma il loro contenuto non giungeva mai al suo apparato uditivo, come se fossero emesse ad una diversa frequenza, incapace di essere colto. Aveva smesso di ascoltare, colpa sua, ma qualcosa era stato colto attraverso lo spesso vetro dell'apatia. Discrepanze, sguardi assorti... la lettera. Episodi isolati ed apparentemente non legati tra di loro. Nulla di preoccupante. Ma qualcosa si era acceso nella mente della Lynch. Si era rigirata tutta notte nel loro letto, sbuffando e brontolando, senza trovare pace. La luce del giorno l'aveva accolta senza che lei fosse stata in grado di trovare pace e alla richiesta di spiegazione del marito aveva dato la colpa ai recenti avvenimenti, a Grindelwald, alla cena pesante. Tutto pur di non ascoltare il ronzio che frullava nella sua testa, uno scomodo ingombro che confondeva i suoi pensieri. - Ricordati che oggi abbiamo la dimostrazione alle 3. - si era limitata a comunicare con la solita aria di sufficienza al Lynch, prima di uscire e andare a spiegare qualcosa di più sui Bubotuberi ai Wampus.
    La giornata era trascorsa senza che vi fossero altri intoppi, la pulce del sospetto schiacciata dalla quotidianità.
    Alle 3 aveva fatto il suo ingresso nella Sala ottagonale, là dove solitamente si svolgevano gli smistamenti: le statue erano state rimosse, messe in sicurezza, mentre gli studenti erano stati invitati a salire sulle balconate, protette da alcuni incantesimi per impedire loro di essere feriti in alcun modo. In basso, vi erano soltanto Lena e suo marito. Era riuscito ad essere punutale.
    - Benvenuti al Club dei Duellanti.
    Oggi ci sfideremo io e il signor Lynch, per mostravi le corrette basi del duello.
    Visto i duri tempi che corriamo, con la minaccia ancora attiva di Grindelwald, questi duelli sono aperti anche agli studenti delle altre scuole di magia e agli adulti. Vi prego dunque di mostrare integrità e rispetto che sono propri di Ilvermorny. Con queste premesse dichiaro ufficialmente iniziato il Club del Duello. -

    Al centro si sarebbe posta frontalmente al marito, distanziandolo di dieci passi senza mai dargli le spalle.
    - Stupeficium. - avrebbe pronunciato cercando di risultare precisa e concisa, puntando la bacchetta contro il corpo del marito, per colpirlo in pieno petto.

    ©‎ do not copy! created by ban•shee only for wizarding world of ilvermorny
  4. .
    scheda esperienza
  5. .
    Lena Aldea Lynch
    ▬ESPERIENZA 7 - Duelling Club ▬
    DOMATORE - LIVELLO 1 - PE 40
    CAR20 • COS10 • DES40 • FOR15 • INT50 • SAG15


    BACCHETTA: Bacchetta di Prugnolo, Corde di Cuore di Drago, 12 pollici e ¾, Indeformabile. +20 INT
    ARMATURA/VESTITI: Abito Blu del Drago DES +30
    ANIMALE:

    SLOT EQUIPAGGIAMENTO

    (q.tà)
    oggetto1
    (q.tà)
    oggetto2
    (q.tà)
    oggetto3
    (q.tà)
    oggetto4
    (q.tà)
    oggetto5
    (q.tà)
    oggetto6
    (q.tà)
    oggetto7
    (q.tà)
    oggetto8
    (q.tà)
    oggetto9
    (q.tà)
    oggetto10


    .
  6. .
    Benvenuto Davide!

    Sonoc uriosa di vedere che personaggio verrà fuori da questa ispirazione da alcol.
    Dovrei provare, in effetti....

    Per qualunque cosa sono a disposizione, non esitare a contattarmi!
  7. .
    Mi iscrivo,

    Lena Aldea Lynch
  8. .
    Chiedo scusa per la mancata risposta.

    Non avendo la bacchetta mi sembra inutile salire con voi, ho chiesto a Twiggy informazioni magari ci potrà essere utile.
    Salirò al prossimo giro se non avrò ricavato nulla dall'elfo.
  9. .
    Benvenuto Alessandro!^^
  10. .
    ▬BENVENUTO! ▬


    Caro Matthew,

    Benvenuto sul Wizarding World GDR!

    Complimenti per aver creato una scheda perfetta, con tanto di codice di cui solitamente se ne occupa il Master!
    Per quanto mi riguarda la scheda è completa, e a meno che tu non voglia aggiungere qualcosa credo possa già essere convalidata. Se volessi già procedere all'acquisto della Bacchetta così da inserirla, altrimenti provvederemo noi in seguito. Quando ritieni di aver ultimato la tua scheda avvisaci di seguito.

    Ti ricordo di prenotare il tuo PrestaVolto QUI mentre se vuoi avere un lavoro questa è la nostra lista dei lavori disponibili.
  11. .
    Lena Aldea Lynch
    ▬ESPERIENZA 0 - it's a family business ▬
    domatore - LIVELLO 1 - PE 0
    CAR20 • COS10 • DES10 • FOR15 • INT30 • SAG15


    BACCHETTA:
    ARMATURA/VESTITI: Abito Blu del Drago (DES +30)
    ANIMALE:

    SLOT EQUIPAGGIAMENTO

    (q.tà)
    oggetto1
    (q.tà)
    oggetto2
    (q.tà)
    oggetto3
    (q.tà)
    oggetto4
    (q.tà)
    oggetto5
    (q.tà)
    oggetto6
    (q.tà)
    oggetto7
    (q.tà)
    oggetto8
    (q.tà)
    oggetto9
    (q.tà)
    oggetto10


    .
  12. .
    ▬LENA ALDEA LYNCH ▬
    DOMATORE

    SDMiGgX

    Se c’era qualcuno che era sempre alla moda d informato sui fatti era il Madama McClan. Se invece c’era qualcuno che non lo era affatto era proprio la Preside Lynch. Così, stanca di dover sempre subire frecciatine dal The New York Ghost circa il poco stile dei suoi lunghi abiti mono cromatici aveva approfittato di una pausa dal suo viaggio di affari per recarsi proprio nel locale più alla moda dell’intero mondo magico.
    Osservò con sguardo attento le stoffe ed i materiali presenti nel negozio, osservando le forbici e gli aghi che cucivano e ricamavano. Non ci capiva molto in realtà ed era troppo orgogliosa per chiedere indicazioni più precise all’addetto alle vendite di quel locale. Aveva posato lo sguardo sul listino che offriva gli abiti ponti del locale, e le sue iridi intercettarono un nome che la incuriosì e con il quale si sentì immediatamente affine. - Buongiorno, dunque, avrei deciso di prendere un Abito Blu del Drago anche se non ho idea delle mie misure...- se non fosse stata una donna della sua caratura probabilmente sarebbe anche arrossita, ma si sarebbe limitata ad assecondare il metro incantato a prendere le sue misure e ad offrire il compenso per il suo acquisto. Dopo di che avrebbe salutato e sarebbe uscita dal locale, pronta per sfoggiare il nuovo look londinese.

    ©‎ do not copy! created by ban•shee only for wizarding world of ilvermorny
  13. .
    Anche io mi iscrivo
  14. .
    ▬LENA ALDEA LYNCH ▬
    DOMATORE

    SDMiGgX

    Ricordava ancora come si era sentita la prima volta che aveva varcato la soglia del produttore di bacchette più raffinate al mondo: ansia, eccitazioni, emozioni contrastanti. Aveva dato fuoco ad un foglio di pergamena che stava sul ripiano del bancone nel provare la sua prima bacchetta, per quanto si sforzasse non riusciva proprio a ricordarsi come fosse fatta. Invece la dodici pollici di Frassino che l’aveva accompagnata per gran parte della sua vita come strega avrebbe per sempre conservato un posticino speciale nel suo cuore. Ma il tempo passava e inevitabilmente alcune cose erano destinate a cambiare, persino quelle che non avrebbe mai pensato potessero cambiare. Maxine stava crescendo sempre di più, sembrava ieri che l’aveva accompagnata a prendere la sua prima bacchetta, e mostrava un animo sempre più ribelle e soprattutto sempre meno sintonia con lei. Poi c’era Darren. Una nota dolente. Aveva un amante. Non aveva ancora avuto modo di affrontarlo a muso duro ma il suo intuito difficilmente sbagliava, e se il loro matrimonio fosse finito? Un brivido le fece contrarre i muscoli sulla schiena, mentre scacciava quel pensiero e si sforzava di assumere quella compostezza che aveva sempre contraddistinto la Preside di Ilvermorny. A differenza della vita della Lynch, che sembrava celare un apparente quiete prima della tempesta, l’interno di Ollivander non era affatto cambiato. Si respirava ancora quello stesso odore stantio, carico di storia e di Magia. Fu come trovare un unidicenne spaesata e a dirla tutta le era quasi sembrato di vedere un foglio prendere fuoco.
    - Buongiorno. Sono qui per acquistare un nuovo catalizzatore. Purtroppo la mia bacchetta di frassino si è danneggiata irreparabilmente...- avrebbe spiegato a chiunque si fosse premurato di servirla. Sapeva che non esisteva una replica uguale in tutto e per tutto al suo predecessore, ma sperava almeno che mantenesse una qualità di quella vecchia, come legame del passato, magari lo stesso legname o lo stesso nucleo. Rimase in attesa, ticchettando nervosamente con indice e medio sul legno in attesa di provare quello che probabilmente sarebbe stato il suo prossimo catalizzatore e con un po’ di fortuna l’avrebbe accompagnata per il resto dei suoi giorni.
    ©‎ do not copy! created by ban•shee only for wizarding world of ilvermorny
  15. .
    Scheda Modificata
105 replies since 21/9/2017
.
Top