Posts written by crw

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    Quanti caffè prenderò oggi?: 9
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      15/4/2021, 08:46
      crw
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    Quanti caffè prenderò stamattina: 6
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    • Inviato il
      14/4/2021, 07:56
      crw
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    Welcome Beatrix!

    Adoro la prospettiva di una Serpeverde super stronza e cazzuta, ultimamente ce ne sono troppo di rammollite in giro. Potrei quasi quasi lasciarti lo scettro del regno del terrore, ma vedremo.

    Vedo che hai già un set stupendo, ma se cambiassi idea o volessi aggiungere qualche bled passa pure in dipartimento grafico 🖤

    *sparge odio e disprezzo*
    Per qualsiasi cosa non esitare a contattarci **

    Ci si becca da Ollivander!
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    Benvenuto!!

    Possiamo esserti utili? Se hai dubbi o domande su come procedere per la creazione del personaggio o in generale sul funzionamento del gdr non esitare a chiedere **
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    Nome Cognome + link scheda: Hedel Anakin Crawford
    Prestavolto: Nina Dobrev
    Link Role Dicembre: x
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    hedel anakin crawford
    Ancora una volta la sua fredda mente machiavellica aveva anticipato le mosse del suo avversario. Aveva fatto bene a rivolgerle solo il fianco, poichè quello era il solo punto esposto che l'auror avrebbe potuto colpire. E così era stato. Il colpo non era stato violento o traumatico, la postura assunta dalla Serpeverde era ottimale per permettere all'avversario di colpire una porzione esigua e i suoi calcoli erano stati corretti. Lo schiantesimo era stato discreto e non l'aveva sbilanciata particolarmente eppure il punto d'impatto era chiaro, sentiva il dolore irradiarsi dal suo fianco, ma quello che più la infastidiva era un leggero senso di nausea che le rendeva amara la saliva in bocca. Forse era semplicemente disgustata dalla pessima performance della sua avversaria o dal fatto che sebbene il suo incantesimo fosse micidiale non aveva sortito l'effetto devastante che aveva sperato, obbligandola ad affrontare un secondo turno di duello. Tuttavia poteva essere soddisfatta del fatto che almeno Chloe Walsh fosse stata immobilizzata dalla fune, anche se questa non poteva dirsi una soluzione definitiva, ci sarebbe arrivata. Cercando di ignorare il fastidio-dolore al fianco e il senso di nausea che avrebbe placato in seguito, la Crawford avrebbe nuovamente assunto la posizione di battaglia ricomponendosi. Ancora una volta le sue gambe si sarebbero flesse, una davanti all'altra, assumendo la posizione yoga del guerriero, con i piedi stabili al suolo. Avrebbe voltato di nuovo il busto porgendo il fianco colpito, tanto valeva che fosse eventualmente colpito sempre il medesimo, estendendo il braccio che reggeva la bacchetta nella direzione della sua sfidante. Avrebbe agito in fretta e velocemente, per attaccare quando la sua avversaria era ancora avvinta nelle spirali della sua corda. Si sarebbe di nuovo concentrata, isolandosi dal mondo che la circondava e dimenticandosi persino della presenza del misterioso Skyfield, facendo confluire ogni cellula del suo corpo in un unico scopo. La vittoria. Sentiva la magia scorrerle nelle vene come carica elettrica, farsi più forte, più si rafforzava lo stato di meditazione che aveva quasi raggiunto nell'estraniarsi da quanto la circondava, mentre la sua forza di volontà era sempre ferrea e imperturbabile.Desiderava colpire l'Auror ancora immobilizzata dalle sue corde, sarebbe stato un incantesimo facile per via della sua impossibilità a muoversi, un bersaglio statico e ben visibile. Il fascio di luce rossa sarebbe scaturito dalla sua bacchetta, catartico come un Anatema Che Uccide, dopo il colpo di frusta preciso e diretto e avrebbe impattato sul petto della Walsh facendola svenire e scaraventandola all'indietro. Non poteva fallire, questa convinzione accresceva la sua capacità magica facendole acquisire sicurezza nelle sue capacità magiche, accrescendo il suo ego, una bestia famelica che non vedeva l'ora di attaccare. Quando avesse raggiunto lo stato ottimale, in ogni aspetto che fosse fondamentale al lancio dell'incantesimo come concentrazione e forza di volontà, con una postura perfetta e ideale, avrebbe agito. Ancora una volta avrebbe colpito con il fare balzante del serpente, facendo scattare il braccio con un movimento fluido che avrebbe descritto un colpo di frusta preciso e poderoso, un serpente che allunga ogni spira del suo essere per agguantare la sua preda, contemporaneamente alla pronuncia della formula magica, ultimo catalizzatore della magia che ribolliva in lei, protesa a un unico scopo. «Stupeficium.» c'era un che di sadico nel colpire qualcuno incatenato e impossibilitato a muoversi, anche se le gambe erano libere dalle corde avrebbe comunque fatto in modo di coprire eventuali spostamenti bruschi. Era come esibire una preda davanti a un feroce carnivoro. In effetti le ricordava una di quelle sacche di sangue e carne, magari parti di un maiale, che calano in bocca ai Draghi per sfamarli. Ovviamente la Crawford faceva la parte del Drago che avrebbe morso con quanta più forza possibile il suo avversario, che non avrebbe potuto reagire così legata, insaccato di Auror era il piatto del giorno.
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    hedel anakin crawford
    Lei, che della scuola se ne era sempre francamente infischiata, ora si avvicinava con spirito quasi accademico al Club dei Duellanti di Ilvermorny. Era scappata a gambe levate, di corsa per davvero, dalle sue responsabilità di studentessa prossima ai M.A.G.O. da Hogwarts e ora si trovava a gettarsi tra le mani di una scuola di magia americana che non conosceva, in un'ambiente che fondamentalmente disprezzava. Ironico? Forse, ma la vita sa prenderti contropiede e lei era disposta a qualunque cosa pur di riuscire nel suo obiettivo. Aveva un piano, questa era una delle poche certezze e costanti della sua vita, ma spesso richiedeva di dover fare cose poco piacevoli in luoghi davvero terribili. Aveva comunque segnato il suo nome sul foglio dei partecipanti senza problemi, aggiungendo anche un cuoricino nero infondo al suo cognome, uno speciale messaggio per l'organizzatore. Le iridi color pece della Crawford non si erano scollate un solo secondo dai movimenti di Theodore Skyfield, studiandolo nel suo habitat naturale, domandandosi quale catalizzatore possedesse quel giorno, desiderando avvicinarlo per un nuovo confronto, sostenendo il suo sguardo senza alcuna vergogna per il suo assiduo e insistente guardare. Il volto era impassibile, una maschera di cera senza movimenti e senza sentimenti, come era spesso Hedel, mentre i duelli si susseguivano, senza che lei distogliesse una sola volta lo sguardo dal punto del suo interesse, spesso disturbato da qualche bagliore di incantesimo. Sentire il suo nome chiamato fece riverberare qualcosa nel suo basso ventre, ma non lo diede a vedere, muovendosi come una sinuosa pantera nella giungla di persone che stavano assistendo alla serie di duelli, portandosi al centro della pedana, così vicina a Skyfield da poterlo quasi sfiorare. Distolse soltanto il quel momento lo sguardo, puntando i pozzi neri della sua anima sulla sua avversaria. Paura Wlash? Esguì un rigido inchino, quel poco che bastava per considerarlo tale e non essere squalificata, poi si sarebbe voltata allontanandosi di dieci passi. La posizione assunta dalla Crawford al termine di quel camminamento era la tipica da battaglia: fianco rivolto verso avversario, un piede dietro l'altro, molto lontani come una posizione di yoga, gambe flesse, busto proteso in avanti ma con le spalle dritte. Rilassata, più flessibile che rigida. La sua mente era priva di pensieri e preoccupazioni, ogni parte del suo corpo si muoveva per il suo unico obiettivo, ovvero battere l'avversario. Nulla poteva perturbare la Crawford in questo stato di grazia, nemmeno se fosse venuto giù il soffitto avrebbe potuto scalfire la sua grande concentrazione. C'erano lei e l'Auror. Nessun altro. Nessun suono, nessun rumore se non la voce dello Skyfiled che l'avrebbe accesa come un fuoco d'artificio a Capodanno. Avrebbe atteso il via, per poi scattare veloce come un Serpente per mordere l'avversario. «Incarceramus.» Una sentenza di morte. Ferrea e dura nel tono di voce, non un singolo accenno di esitazione o titubanza, La punta di ebano del suo catalizzatore avrebbe iniziato a ruotare in cerchi concentrici, dando lo slancio alla corda che sarebbe fuoriuscita, come spire di un serpente che avrebbero avviluppato la sua avversaria. Non ci poteva fare nulla, incontrare qualcuno che poteva associare alla legge o a qualche istituzione tirava fuori da lei il peggio, un'istinto criminale di preservazione. Il morso di un serpente poteva essere velenoso e mortale, ma anche il suo corpo era una perfetta macchina per uccidere, se solo uno sapeva dove fare pressione adeguatamente.
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    HEDEL ANAKIN CRAWFORD
    ▬ESPERIENZA 12- Duelling Club ▬
    EVOCATORE - LIVELLO 3- PE 1935
    CAR20 • COS10 • DES45 • FOR15 • INT50 SAG10


    BACCHETTA:Ebano, Fiamma di Drago, 11 pollici e ¼, Sorprendentemente Sibilante. +20 INT
    ARMATURA/VESTITI: Abito Regina della Notte +30 DES
    ANIMALE: (scrivere solo se si intende portare in Esperienza)

    SLOT EQUIPAGGIAMENTO

    (q.tà)
    oggetto1
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  9. .
    hedel anakin crawford

    Sconcertata stava osservando la pagina ventuno della Gazzetta del Profeta, abbastanza in fondo nell'economia generale del quotidiano inglese, dove svettava un titolo, oltre la metà della pagina era dedicato a questo articolo, che proclamava uno strano tarlo che aveva infettato il salice giapponese, pregiata pianta per la creazione di bacchette, e di come questo esserino di origine babbana stesse decimando anche le piante che erano destinate a scopi magici come la creazione di bacchette o di manici di scopa. Lo sguardo della Crawford si allungò oltre la vetrina, nella direzione di Accessori per il Quidditch di Prima Qualità, domandandosi se il fabbricante di scope stesse riscontrando analoghe problematiche nel reperimento delle scorte di salice giapponese. Non riponeva molte aspettative sul popolo nipponico, instancabile lavoratore ma poco pragmatico su certi aspetti, tanto che quando il gufo era arrivato dal Giappone portando una risposta negativa alla sua richiesta di nuove forniture le era stato riposte picche e tanti cari saluti. A cui lei non si era sottratta di rispondere con articolate e veementi affermazioni, similitudini e insulti vari, poco certa che le sfumature inglesi e i suoi modi di dire potessero essere apprezzati nella loro quintessenza dal povero fornitore che si era visto recapitare questa lettera di fuoco. Il campanello apposto sopra l'entrata della porta, quello che uno di questi giorni avrebbe fatto saltare in aria con un bello schiantassimo di prova di qualche sua creazione, ancora si chiedeva perché tutti prendessero di mira vasi e specchi, ma mai una sola volta che un incantesimo accidentale avesse infranto le aspettative di vita della piccola campana di ottone. Il campanello dalla vita ancora troppo lunga suonò, annunciando l’ingresso di un nuovo visitatore che si palesò sotto forma di ragazzina bionda, un vero classico lì in Inghilterra.
    « Benvenuta da Ollivander! Io sono Hedel Crawford, la Negoziante.» abbassò il giornale, senza curarsi di piegarlo o riporlo con cura ma lasciandolo aperto sulla pagina che stava leggendo, come a sottolineare che non è se ne stesse tutto il giorno in attesa che qualcuno varcasse quella porta per poter vendere una bacchetta. Lei era ricca! O meglio la sua famiglia lo era, ed essendo la sua famiglia disgregata e lei una specie di reietta, beh in realtà non era più così tanto ricca e le conveniva mostrare un sorriso cordiale e gentile per chiudere l’affare.
    «Certamente, vado subito a prenderne una.» spiegò con una certa professionalità, voltandole le spalle per cercare una bacchetta da consegnare. Fece scorrere la mano su alcune custodie rosse, verdi e blu. Banali, troppo per la strega che le stava alle spalle. Le dita si fermarono su una custodia che conosceva fin troppo bene. Era da quando aveva rilevato le quote di Ollivander che quella scatola di bacchetta porgeva un po’ di più delle altre, ribelle nello stare composta e in riga con le altre. Percepì subito il brivido che scorreva come elettricità da quel esatto punto e con cautela la estrasse dalla catasta che la circondava. Ordinate e composte le bacchette sopra sfilarono riempiendo il vuoto che la scatola avvolta di squame verdi e bordeaux aveva lasciato.

    Un semplice sguardo e nelle iridi pece della strega si riflettè la squisita fattezza del catalizzatore, come se stesse leggendo le righe di un giornale ne decantò la composizione.« Abete, Corde di Cuore di Drago, 10 pollici, Abbastanza Flessibile. +14INT. Questa bacchetta è stata creata da Ollivander, in persona. Il costo è di 22 Galeoni spiegò con grande solennità e con professionalità sfilò il catalizzatore e lo porse alla strega perché lo testasse, come di consueta prassi.


    p4Tw05F Benvenuta da Ollivander Arielle !
    Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
    Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra. Hai 10 giorni per farlo.
    Hai a disposizioni tre tentativi per trovare la tua bacchetta, la terza -che ti piaccia o no- sarà quella definitiva.

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    #MagicMonday
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    hedel anakin crawford

    Chi ha ucciso Hedel Crawford? Calmi, calmi... posso anche essere masochista ma non fino al punto di rischiare che il prezioso corpo nel quale sono ingabbiata perisca. Sarebbe stato un'inutile spreco di tempo, e sinceramente odio gli sprechi.

    Nel castello di Hogwarts c'era agitazione. O meglio era quello che dall'esterno si aspettava di trovare la Crawford. Da vanitosa egocentrica quale era la Serpeverde. che aveva appena abbandonato il castello senza completare i suoi studi, immaginava che tra le mura della scuola non si parlasse di altro. Infondo la sua presenza non era mai passata inosservata, la sua assenza doveva avere un che di assordante. Non tanto a lezione, dove la piccola di casa Crawford si faceva vedere raramente, quanto in Sala Comune o in giro per Hogwarts, dove le piaceva bighellonare e tormentare le giovani matricole di Tassorosso. Era l'emblema di tutte le cose negative che si potevano pensare sulla casa di Salazar. Ops. Qualcuno sarebbe stato sollevato nello scoprire la sua assenza, ma era indubbio che ognuno delle patetiche anime dei corridoi scolastici sentisse la sua mancanza, in un modo o nell'altro.

    Tik-tok la strega è andata. Ma non morta, aspettate a stappare lo champagne.

    Seguendo un preciso copione, uno di quelli che se fosse stata realmente conscia delle sue azioni avrebbe previsto da manuale, i suoi genitori aveva reagito insabbiando la situazione. Se non che per persone strettamente dipendenti dalla questione, la questione era stata aperta da una cascata di tintinnanti galeoni. Il reparto stampa, dai giornalisti degni di essere chiamati tali al becero gossip, erano tutti quanti finiti sul libro paga dei potenti Crawford. Per loro il diritto di stampa, la libertà di pensiero, era superfluo come ogni altro diritto e soprattutto era acquistabile. Come un banalissimo diritto di brevetto, come in una qualunque contrattazione commerciale, le pantere di Londra avevano imparato che tutto aveva un prezzo, soprattutto le persone. Ognuno aveva quantificato il valore dell'informazione e avevano ricevuto quanto pattuito in quella che in un primo momento aveva dovuto sembrargli come una vantaggiosa contrattazione economica. Nulla di più sbagliato. Avevano venduto la loro vita per pochi spiccioli, perché rapportato al patrimonio immenso della famiglia a questo corrispondeva questo pagamento, al Diavolo. Un demone furbo, che non aveva preteso qualcosa di effimero come l'anima, no, era un creditore che si rivaleva su ossa e sangue, un moderno Lucifero che camminava sulla terra ferma. Con il passare del tempo avrebbero capito quanto poco vantaggioso fosse l'accordo stipulato, solo pochi eletti avrebbero compreso di aver ceduto a un ricatto.
    E quindi, che fine aveva fatto Hedel Crawford? Eccola lì, seduta con le gambe incrociate nel retrobottega di Ollivander, dove il proprietario in persona si era ritrovato ad accogliere una richiesta quantomai insolita. La commessa, da oltre un anno serviva bacchette da dietro al bancone, che voleva essere di più. Un’ambizione che non avrebbe dovuto stupire nessuno, essendo smistata senza batter ciglio a Serpeverde, culla degli ambiziosi, ma che aveva preso in contropiede il vecchio fabbricante di bacchette. E avrebbe dovuto metterlo in guardia sulla serpe che si era portato in seno, una vipera ambiziosa che se solo avesse avuto abbastanza soldi - o meglio, se i suoi non avessero bloccato il flusso di Galeoni per la figlia- si sarebbe comprata il negozio per sfrattare il giorno seguente il fabbricante di bacchette. Dopo averne carpito e acquisito il capitale in termini di conoscenze e competenze. Senza il denaro sonante della famiglia Crawford, alla ragazza toccava fare la strada più lunga, correre in quelle tappe che erano considerate come usuali per tutto il resto della popolazione non così sfacciatamente ricca. Unirsi alla schiera di plebei era uno smacco per la Crawford, ma questo non le avrebbe impedito di arrivare esattamente dove voleva. Nulla le aveva mai precluso di raggiungere gli obiettivi prefissati.

    Nulla, se non io. Un piccolo lato oscuro, una silente minaccia che in realtà giostra ogni azione di Hedel. E dopo il caos scatenato dalla bomba atomica sganciata con la rinuncia agli studi presso Hogwarts osservavo con braccia conserte e sorriso soddisfatto come la piccola Crawford cercasse di risistemare i cocci della sua vita. Era come guardare un formicaio durante le prime gocce di pioggia, con le laboriose formicidae che annaspano per non annegare e mettersi in salvo, provviste incluse.


    Con il capo chino sul bancone di lavoro e l'espressione contratta di chi sta facendo un enorme sforzo stava cercando di intagliare una bacchetta da un pessimo pezzo di tronco di betulla. Era stata fregata dal suo aspetto esteriore che le aveva fatto credere che fosse bellissimo e in salute, ma appena aveva iniziato a incidere il legno si era sbriciolato tra le sue mani, intaccato da tarli e muffa. Con pazienza era arrivata al cuore del legno, dove era riuscita quasi ad estrarre una 9 pollici, misura minima delle bacchette, e stava per procedere alla sua completa estrazione quando il suono del campanello oltre la parete la interruppe. Posò tutto e si diresse con tutta calma verso il bancone, ripulendo il vestito blu notte dalla segatura e dai trucioli del suo operato.
    « Benvenuta da Ollivander! Io sono Hedel, la Negoziante.» per una volta nella vita riuscì a trovare una certa professionalità, sorridendo anche con quella che doveva essere cordialità. Tutt’al più sembrava le fosse venuta una strana paresi facciale.
    «Molto bene, vado subito a prenderne una.» spiegò con una certa professionalità, voltandole le spalle per cercare una bacchetta da consegnarle. Fece scorrere la mano su alcune custodie rosse, verdi e blu. Le dita si fermarono su una custodia di stoffa, morbida come la seta eppure resistente come il ferro di colore smeraldo. La estrasse con cura dalla catasta e aprì l'astuccio svelando quanto contenuto. «Biancospino, Capello di Sirena, 10 pollici, Duttile. +16 INT
    Questa bacchetta è stata creata da Gregorvitch in persona. Il costo è di 24 Galeoni
    spiegò con grande solennità, provava ammirazione per la bacchetta che aveva creato e con professionalità sfilò il catalizzatore e glielo porse perché lo testasse.


    p4Tw05F Benvenuta da Ollivander Tessa Griffin !
    Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
    Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra. Hai 10 giorni per farlo.
    Hai a disposizioni tre tentativi per trovare la tua bacchetta, la terza -che ti piaccia o no- sarà quella definitiva.

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    #MagicMonday
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    hedel anakin crawford

    Perché diventiamo assassini? Per gli esseri umani questa sembra essere una di quelle domande etiche sulla quale si scervellano strizzacervelli, psicologi e psichiatri (ma infondo qual è la vera differenza tra questi ciarlatani e una sciamana che legge le carte?) da diversi anni, studiando il delicato equilibrio della psiche e dell'anima umana. Ennesima spazzatura da esseri inferiori, se me lo concedete. Non diventami assassini, ma nasciamo assassini e ora lo so che orde di buonisti insorgeranno per cercare di far valere la loro patetica credenza che siamo tutti buoni. Piccola novità, sono tutte stronzate.

    Il cardine della persiana cigolò mente Hedel Crawford apriva, con un cucchiaino di metallo stretto tra i denti, le imposte del negozio dopo aver trascorso gran parte della notte a lavorare su una bacchetta di ebano che non ne voleva sapere di avere un nucleo innestato. Aveva già provato con la classica triade di Ollivander, che considerava monotona e antiquata, ma era sempre di grande efficacia e richiedeva poco impegno alla Crawford che comunque desiderava creare bacchette potenti e vigorose. Il crine di unicorno, raro e altamente pregiato, si dissolse in una nuvola di fumo argentato davanti ai suoi occhi, la corda di cuore di drago, poderosa e determinata, si sfibrò al punto da essere inutilizzabile e la piuma di fenice si incendiò tramutandosi in cenere. Non credeva che il problema fosse suo come fabbricante ma iniziò a dubitare della bontà del legno, difficile da lavorare anche per gli standard del duro ebano. Ma la wandmaker si era imposta di fare del nero legno africano la firma che avrebbe contraddistinto le sue bacchette sul panorama mondiale, affiancando il suo nome a quello dei grandi fabbricanti come Ollivander e Gregorovitch. Aveva trascorso il resto della mattina a cercare, anche in vecchi tomi impolverati, una soluzione al suo problema ed era quasi con un piede fuori dal laboratorio delle bacchette per cercare qualche libro più specialistico dal Ghirigoro quando il campanello apposto sulla porta d'ingresso segnalò con un trillo l'ingresso di un cliente. Velocemente tolse il grembiule in cuoio che indossava sempre quando fabbricava della bacchette, per evitare di rovinare i suoi vestiti, dopo essersi sistemata l'abito nero che indossava, aggiustando lo scollo a V e la cintura dorata che le cingeva la vita come un gioiello. Lo stile della Crawford era sobrio ed elegante, duro come il suo carattere. I capelli freschi di taglio le sfioravano appena le spalle in vaporose onde, mentre si apprestava a raggiungere il bancone con un sorriso di circostanza.
    « Benvenuto da Ollivander! Io sono Hedel Crawford, la Negoziante.» si presentò cordialmente, osservando con un sorriso cordiale il mago che aveva davanti. «Certamente, vado subito a prenderne una.» replicò con una certa professionalità, per quanto era scocciata dal comportamento sgarbato e supponente del ragazzo, voltando le spalle per cercare una bacchetta da consegnare. Fece scorrere la mano su alcune custodie rosse, verdi e blu. Banali, troppo per la strega che le stava alle spalle. Le dita si fermarono su una custodia che conosceva fin troppo bene. Era nera come l'ebano che stava cercando di lavorare al piano di sopra, morbida come il velluto. Con solennità la sottrasse alle sue vicine e con cura aprì l'astuccio svelando quanto contenuto. Un semplice sguardo e nelle iridi pece della strega si riflettè la squisita fattezza del catalizzatore, un fremito di eccitazione nel decantare la sua composizione, mentre le delicate fasi della sua lavorazione riaffioravano nella mente della Crawford.« Ebano, Corde di Cuore di Drago, 10 pollici e ¼, Non Flessibile. +16 INT. Questa bacchetta è stata creata da Crawford, io in persona, e la fattezza è squisitamente adatta agli incantesimi di magia oscura. Il costo è di 22 Galeoni spiegò con grande solennità e con professionalità sfilò il catalizzatore e lo porse allo studente perché lo testasse, sperando che non fosse preoccupato dall'anima nera che traspirava dalla bacchetta.


    p4Tw05F Benvenuto da Ollivander Bellamy Black !
    Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
    Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra. Hai 10 giorni per farlo.
    Hai a disposizioni tre tentativi per trovare la tua bacchetta, la terza -che ti piaccia o no- sarà quella definitiva.

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    #MagicMonday
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    p4Tw05F Nuove bacchette aggiunte.
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    hedel anakin crawford
    One woman show. Uno spettacolo da solista. Hedel Anakin Crawford era sempre stata una donna indipendente e forte, alle spalle aveva una famiglia potente e nobile, ma a parte questo era sempre stata un'individualità solitaria. Non aveva amici, esclusi il fratello e Lawrence, non aveva mai attraversato la fase adolescenziale con una migliore amica, e se era per questo non le serviva nemmeno avere a fianco un uomo, se non per soddisfare certi suoi appetiti. Quando aveva rilevato Ollivander come Negoziante, aveva subito scartato l'idea di avere dei commessi, non sarebbe stata un buon capo, troppo autoritaria e accentratrice per poter delegare a chicchessia, mancando inoltre di fiducia verso chiunque non fosse se stessa, a volte non si fidava nemmeno di questo, sarebbe stata una pessima datrice di lavoro. Ma un ingenuo Serpeverde aveva varcato la soglia del negozio di bacchette con speranze e aspettative, sbalordendo anche quelle della stessa Crawford, e l0aveva affiancata come commesso per diversi mesi. Sembrava quasi un assaggio di normalità, questo assistente le aveva permesso di occuparsi anche di altri affari lasciando a lui turni senza supervisione, ma era stato molto effimero. Con l'inizio del nuovo anno scolastico si era vista recapitare la lettera di dimissioni di Draven Shaw, che alle prese con i M.A.G.O. non sarebbe riuscito a starle dietro con il negozio e per lui la scuola veniva prima. Ovviamente. Soltanto la Crawford aveva macchiato la sua famiglia della vergogna di avere una figlia che aveva abbandonato gli studi senza concluderli, per mancanza di voglia più che di capacità, tenendo nascosto a tutti questa peccaminosa verità, coperta di menzogne che avevano generato altri scandali, dalla voce che fosse incinta a quella che fosse morta.
    Anche se non si era mai vista a intrattenere una collaborazione duratura con qualcuno era anche vero che stava iniziando ad abituarsi alla presenza del Shaw, non lo avrebbe mai ammesso ma un po' della sua anima dura si era incrinata apprendendo del licenziamento del giovane mago. Vestita di nero, avvolta in una pesante pelliccia di visone o di qualche altra innocente creatura scuoiata solo per la vana gloria dei Crawford, si era stata rubata alla madre prima che fosse diciamo diseredata, stava camminando per la via di Diagon Alley. Era un momento di particolare quiete nella cittadina magica, poche persone erano in giro a quell'ora del giorno e passato il tram-tram di studenti che acquistano le bacchette a settembre il negozio di Ollivander non era mai particolarmente affollato nel resto dell'anno. Aveva quindi approfittato di quella calma per chiudere il negozio, non si era preoccupata di lasciare il classico torno subito non le interessava essere cordiale verso i clienti, che avrebbe lasciato in gestione momentanea al Serpeverde, se non si fosse licenziato ormai diversi mesi prima di quel momento. Cavoli di chi avrebbe avuto bisogno di recarsi da Ollivander se lo avesse trovato chiuso mentre era via. E poi se era urgente l'avrebbero aspettata. Uno dei vantaggi di avere un certo monopolio sulle bacchette magiche: non era come acquistare un libro o un cappello, se avevi bisogno di usare una bacchetta potevi recarti solo nel suo negozio e se lo trovavi chiuso, beh ti toccava aspettare che quella egocentrica della proprietaria tornasse e si decidesse ad aprirlo. O restavi senza bacchetta magica, insomma si trattava di scelte di vita. Aveva quindi chiusa il negozio e avvolta di pelose carcasse animali si era diretta con passo svelto allo Speziale. Stava cercando qualche erba che le permettesse di mantenere alta la concentrazione, qualcosa che potesse avere un'effetto simile ma maggiore della caffeina, visto che le notti che trascorreva insonni a causa di una certa doppia personalità le impedivano di riposare correttamente. Fu davanti al locale che un soffio di vento le sferzò il viso con la forza di uno schiaffo, portando via anche un foglio dalle mani di un mago che passeggiava per la via. I lineamenti duri della mascella, lo sguardo penetrante e furtivo, la barba leggermente brizzolata portarono subito alla memoria della Crawford la vendita di una bacchetta di Grindelwald, di biancospino. Ricordava tutte le bacchette che aveva venduto, soprattuto non poteva dimenticare uomini affascinanti come quello, se ne incontravano davvero pochi. Lo vide estrarre la bacchetta e con un movimento fluido del polso appellare senza emettere alcun suono il fuggitivo foglio di pergamena. Ma allo sguardo attento della wandmaker, per quanto distratta dal fascino del mago, non sfuggì il dettaglio della bacchetta. «Sambuco, direi sui 12 pollici o poco più, e dal modo in cui l'ha mossa suggerirei una leggera elasticità.» sbattè le lunghe ciglia nere avanzando con passo sicuro, quasi spavalda, vicino all'uomo, azzerando le distanze che prima c'erano tra di loro. «Ma questa non è la bacchetta di Grindelwald che le ho venduto il mese scorso, vero sussurrò, soltanto l'orecchio del mago poteva cogliere queste parole, un ghigno di gloria si tese sulle labbra della Crawford. Beccato.
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    I volunteer!

    Katniss Everdeen Hedel Crawford
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    Laboratorio delle Bacchette
    DICEMBRE

    Di seguito l'elenco delle bacchette in attesa o vendute nel corso di questo mese. Le bacchette in attesa, allo scattare dei 10 giorni di tempo dalla data di inserimento, saranno considerate vendute.

    CRAWFORD
    Ebano, Capelli di Veela, 10 pollici e ¼, Fragile. +10 INT - 14 Galeoni IN ATTESA (fino al 11/12)

    OLLIVANDER
    Vite, Corde di Cuore di Drago, 12 pollici e ¾, Solida. +16 INT - 24 Galeoni IN ATTESA (fino al 12/12)


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396 replies since 6/5/2013
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