Posts written by Oh damn‚ Black!

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    CHEYENNE LUNA BLACK
    ▬ESPERIENZA 12- CLUB DEI DUELLANTI▬
    DOMATORE- LIVELLO 1- PE 0
    CAR10 • COS20 • DES20 • FOR30 • INT10 • SAG10


    BACCHETTA:Corniolo, Crine di Unicorno, 11 pollici, Non Flessibile. +20 INT
    ARMATURA/VESTITI: (scrivere solo quelli che si indossano in questa Esperienza, acquistati regolarmente da Madama.)
    ANIMALE: (scrivere solo se si intende portare in Esperienza)

    SLOT EQUIPAGGIAMENTO

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    Nome Cognome + link scheda: Cheyenne Luna Black
    Prestavolto: Priyanka Chopra
    Link Role Dicembre: #entry448756558
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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Nei periodi di festa, soprattutto quando si parlava di Ringraziamento e Natale, orde di clienti si riversavano ai Tre Manici di Scopa alla ricerca di una burrobirra, in molti casi in qualcosa di ben più forte, per annegare stress e dispiaceri delle feste. Li capiva. Chi meglio di una Black per capire i problemi e disagi che una grande famiglia riunita poteva causare? Probabilmente nessuno. Suo malgrado, anche se aveva sempre cercato di garantire a Quincey una vita dignitosa, trattandolo al pari di qualunque mago purosangue che varcasse il locale, era stata costretta a chiedere all'elfo domestico alcuni extra più gravosi del solito. Le si stringeva il cuore ad osservare la piccola creatura ad armeggiare con barilotti di birra, e burrobirra, spesso più alti di lui o doversi accucciare in angusti angoli della cucina per cercare perdite d'acqua o possibili fughe di gas. Ma aveva davvero bisogno di qualcuno che facesse il lavoro sporco mentre lei infilava le mani in pasta e infornava torte per poi sfrecciare nella sala principale e prendere le ordinazioni dei clienti. Avrebbe proprio avuto bisogno di una cameriera, o cameriere non le interessava del sesso, che si occupasse del pub mentre lei gestiva la sua cucina, con molta più calma e senza il rischio di bruciare tutto quello che stava infornando per colpa di qualche cliente logorroico o particolarmente indeciso. Nella sua mente si fece largo sempre di più la voglia di voler prendere un assistente che l'affiancasse.

    « Benvenuti ai Tre Manici di Scopa!» salutò con gentilezza, sorridendo ai due ragazzi, forse una coppia. « Mi scuso per l'attesa, stavo sfornando la crostata del giorno che è al gusto di cannella. Preparativi Natalizi. A questo proposito oltre al nostro Classico Menù vi lascio anche il Menù di Natale. Vi do qualche minuto per decidere cosa prendere...» aggiunse, allontanandosi leggermente dal tavolo per permettere alla coppia di poter scegliere cosa prendere, ma pronta a tornare non appena avesse avuto un accenno.
    p4Tw05F Benvenuti ai Tre Manici di Scopa!
    Potete già ordinare nei vostri prossimi post, io posterò in seguito per portarvi le ordinazioni.

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    Vorrei partecipare,
    Cheyenne L. Black
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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono
    Natale non era mai stata la magica festa che ogni bambino sogna. Per Cheyenne era sempre stata una giornata molto difficile, al di là dei pochi regali, per la mancanza di una vera e propria famiglia che le stessa insieme. Erano soltanto lei e sua madre, purosangue ma ostracizzata dalla famiglia dei Black soltanto perchè aveva diverse idee sul modo di crescere sua figlia, così si erano trasferite in America. Era brutto essere soltanto loro due, con una modesta cena, davanti a un albero appena accennato. L'allegrai della festa non sembrava mai entrare nella loro casa. A Ilvermorny la differenza era ancora più accentuata: il castello riluceva di luci e sfere, ogni angolo della scuola aveva un albero decorato con cura e ogni dettaglio era perfetto. A casa tornava da sua madre e da un albero che ogni anno aveva meno aghi del precedente. Poteva sembrare deprimente ma quello era il Natale che lei conosceva. Fu durante il suo quarto anno che la madre decise di lasciarla a Ilvermorny per le vacanze, per poter fare una vacanza con il suo nuovo compagno e Cheyenne per la prima volta aveva assaporato un Natale differente. La Casa di Thunderbird era addobbata con festoni, ghirlande, con un enorme albero che svettava occupando un'area enorme. Ogni genere di pallina, per colore e forma, erano appese agli aghi del pino, luci colorate e stringe di brillantini lo coloravano. La Black era stupita e affascinata da questa visione, da togliere il fiato. Non aveva dormito per quasi tutta la notte, chiacchierando con Bernice Garland, rigirandosi nel letto e osservando il soffitto, ascoltando il suo cuore che batteva forte nel petto: le prime luci dell'alba l'avevano colta in dormiveglia, si sarebbe riaddormentata presto, ma il risvegliarsi delle sue compagne di dormitorio la portò ad abbandonare per sempre le braccia di Morfeo. Ancora in pigiama, in un bellissimo tessuto di flanella con fantasia tartan, infilò i calzettoni con ricamati alcuni fiocchetti e si avviò al piano di sotto, percorrendo la scala a chioccola che conduceva alla Sala Comune di Thunderbird. Qualcuno era già presente in stanza, molti ragazzi a giudicare dallo stato delle loro occhiaie e da alcuni che ancora russavano sul divano, avevano passato tutta la notte lì, le ragazze invece iniziavano a unirsi all'allegro risveglio proprio in quel momento. « Buon Natale! » ricambiò con entusiasmo gli auguri che riceveva, elargendo sorrisi e abbracci in grande misura. Sotto il grande albero di Natale trovò un solo pacchetto destinato a lei da parte di sua madre, ma ben presto lo sguardo scuro della Black si posizionò sui pacchi che erano tutti diversi tra loro eppure accumunati dalla presenza di simboli ricollegabili a loro. Regali di Ilvermorny, aveva detto qualcuno, a ogni studente era destinato uno di questi. Esitante, ma felice, le sue mani afferrarono quello giallo con un cerchio sovrapposto su quello bianco, ❍ reclamandolo come se fosse un suo dono.



    xmas at Thunderbird




    p4Tw05F Benvenuti al Natale a Thunderbird!
    Quello da me descritto è un flashback, quindi non troverete Cheyenne in Sala Comune ma una studentessa come voi, ho scelto l'ultimo pacco della seconda riga, come avrete notato ho sottolineato e messo in grassetto la sua descrizione, sarebbe carino se tutti voi faceste lo stesso con il pacco da voi scelto.
    Inoltre il loro contenuto sarà svelato a Natale, quindi dovrete scegliere il vostro entro le ore 23:59 del 24 Dicembre.


    Nevaeh all about Eve Daisy Johnsson Madeline Mayson

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    Edited by crw - 22/12/2020, 21:28
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    Tre Manici di Scopa

    Testa ai Buoni Propositi



    L’anno 2020 sta finendo. Finalmente!
    Tra varie pandemie, catastrofi, cataclisma, lockdown e quarantene non è stato il nostro anno. Ma il 2021 ci riserva tante nuove prospettive e speriamo un po’ meno drammi. Come rito propiziatorio, tutti coloro che entrano ai Tre Manici di Scopa in questo ultimo mese dell’anno, sono invitati a scrivere su uno dei foglietti all’ingresso i propri buoni propositi e a lasciarli a una delle testoline, che si avvarrà il diritto di leggerli ad alta voce se lo riterrà degno di nota, senza però svelare il suo autore.
    p4Tw05F Quando aprite una nuova discussione quindi siete invitati a lasciare, possibilmente sottolineandolo nel testo i buoni propositi del vostro PG per l’anno che verrà.

    Per tutto il periodo delle feste inoltre sono disponibili:

    Burrobirra X-Mas - CAR +4 -2 GALEONI
    Alla classica burrobirra vine raggiunta cannella e uno speciale colorante naturale che la farà apparire rossa e verde, con la schiuma bianca in cima.

    Zenzy Canterini - COS +4 -2 GALEONI
    Classici del Natale, i biscotti al burro saranno a forma di omino, decorati con glassa, e si metteranno a cantare un jingle natalizio, smetteranno solo quando gli mangerete la testa.

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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    I grandi occhi verde prato di Quincey guardavano malinconici appena oltre lo stipite della porta battente, troppo alta perchè qualcuno potesse vederlo mentre osservava la gente che entrava nel locale. Anche se le testoline, per lui davvero raccapriccianti, si esprimevano in un gran baccano ogni volta che qualcuno entrava o usciva, l'elfo domestico si sentiva in dovere di avvisare personalmente la sua padrona quando nuovi clienti prendevano posto a tavola e volevano essere serviti. Lui non poteva farlo, lo avrebbe fatto volentieri ma sapeva che qualcuno delle persone lì fuori avrebbe avuto da ridire se un elfo domestico si fosse avvicinato al proprio tavolo e Quincey non voleva causare problemi. A Quincey piacevano i fiori e i biscotti, quando non era primavera e non poteva raccogliere le grandi margherite che crescevano nel prato vicino riempiva interi vassoi di biscotti a forma di fiore, con il tempo aveva imparato a fare anche i girasoli e le rose, e quando Madama Black glielo permetteva decorava con fiori anche le torte e le crostate che venivano sfornate quotidianamente nel locale. In quel momento la sua padrona era impegnata in cucina, c'era una qualche pasta, non capiva mai quale fosse sfoglia e quale brisè, che non voleva levitare e la Madama era molto impegnata in questo. Le testoline si misero a gridare e a ululare, così Quincey si mise in punta di piedi e con solo i grandi occhi e le orecchie che sbucavano dal bordo superiore osservava chi stava entrando. La porta si aprì mostrando la più bella creatura che lui avesse mai visto, una donna molto elegante, con un sorriso gentile e voluminosi capelli biondi. Quincey era un semplice elfo domestico e in vita sua non aveva mai provato emozioni forti, forse ne aveva letto o sentito parlare, ma era certo che si trattasse di amore a prima vista. Arrossì violentemente e si vergognò del suo pensiero: doveva cercare dei fiori e darli alla ragazza anche se era in compagnia di un mago anche lui molto bello. Eppure Quincey, che non leggeva ma si trovava a ordinare le tante riviste di gossip della sua padrona era già certo di avere visto tutti e due. Collegati a un nome, l'elfo domestico si mise a correre fino alle cucine.

    « Madama Luna!» Cheyenne sorrise istintivamente nel sentirsi chiamare con il suo secondo nome. Il povero elfo domestico, un tempo si chiamava diciassette e ora era semplicemente Quincey, aveva problemi a pronunviare il suo primo nome, così esotico e particolareggiato per una creatura che aveva passato tutta la vita circondato da Victoria, Elizabeth, Edward e Albert, ora si trovava ad avere a che fare con una mezza indiana d'America. Quincey aveva insistito per chiamarla Madama Black, ma le sembrava troppo formale e freddo essere chiamata con il cognome, e così gli aveva suggerito e concesso di chiamarla semplicemente Madama Luna che appariva più facile da pronunciare per la creatura e che in qualche modo rendeva onore alle sue origini americane, dove ognuno era legato a un elemento naturale e nel suo caso si trattava dell'astro celeste. Un giorno forse sarebbe stata abbastanza fortunata da comprenderne il collegamento, o almeno così dicevano i saggi nelle loro leggende, ma per ora si limitava a nasconderlo agli inglesi e soltanto il suo elfo domestico la chiamava così, rendendolo in qualche modo una cosa solo loro. Aveva ancora le dita sporche di farina mentre osserva con aria d'intimidazione la pasta sfoglia che non stava lievitando come avrebbe dovuto, quando l'elfo entrò rosso sulle guance nella cucina. « Clienti famosi, famosi e bellissimi.» una violenta vampata rossa ravvivò ancora di più le guance già arrossate della creatura a quelle parole e Cheyenne, apprezzando lo sforzo anche senza comprendere il perchè di tanta trepidazione, si pulì le mani con uno strofinaccio e si apprestò a uscire dalla cucina, seguita da Quincey che puntualmente usò la campata della sua gonna, faceva parte di una lunga tunica smeraldo che indossava all'avvicinarsi delle feste natalizie, per nascondersi dalla vista dei clienti e sistemarsi dietro al bancone da dove osservare indisturbato. L'elfo, raggiunto il suo punto di osservazione indicò con il lungo dito ossuto una coppia seduta a un tavolo, sembrava stessero discutendo o qualcosa del genere ma il brusio del locale impediva di capirlo con esattezza, lei con lunghi capelli biondi e lui con due occhi azzurri che si vedevano da infondo al bancone. Lo sguardo scuro della barista osservò il suo elfo domestico per cercare un suggerimento. « Sono sul Settimanale! Nella lista delle persone da sposare.» spiegò l'elfo domestico, questa volta arrossendo perchè stava ammettendo di prestare attenzione alle riviste scandalistiche e ai relativi discorsi poco culturali nei quali la Black lo coinvolgevo. Sussultò, portandosi una mano sul petto per lo stupore, osservandoli meglio. Brad McNeal e James Kennegan erano due tra le personalità più frizzanti e interessanti del mondo magico, quasi ogni settimana qualche giornale diceva cose su loro conto, lei aveva avuto occasione di vederli qui a San Valentino ma non sapeva se fossero una coppia. Davanti ai suoi occhi si scambiarono alcuni baci e avrebbe giurato di sentire Quincey sospirare. Allora erano una coppia. Sorrise entusiasta, come una bambina che scopre che per davvero la Befana è la moglie di Babbo Natale (abbinamento più che logico) felice di assistere a quella coppia che nessuno sapeva fosse una coppia. Si voltò per lasciare loro un po' di privacy, il ragazzo aveva spostato la sedia proprio accanto a quella della donna, cercando due dei menù più belli e sistemando il blocco note e controllando che la sua penna fosse pronta a scrivere gli ordini che le venivano dettati. Attese qualche istante, studiando i due per capire quale fosse il momento migliore per palesarsi e non disturbare, deciso questo si avviò al tavolo.
    «Benritrovati ai Tre Manici di Scopa!» salutò con gentilezza, sorridendo agli avventori, per far capire loro che ricordava di averli già visti, senza però far trasparire che sapeva che entrambi erano collocati in una lista dei single più appetibili, quando invece erano tutt'altro che soli. « Mi scuso per l'attesa, stavo sfondando la crostata del giorno che è al gusto di cannella. Preparativi Natalizi. In ogni caso ecco il nostro Menù dove potete trovare i nostri prodotti. Vi do qualche minuto per decidere cosa prendere...» aggiunse, allontanandosi leggermente dal tavolo per permettere ala coppia di poter scegliere cosa prendere, ma pronta a tornare non appena avesse avuto un accenno.
    p4Tw05F Benvenuti ai 3 Manici di Scopa!
    Potete già ordinare nei vostri prossimi post, io posterò in seguito per portarvi le ordinazioni.

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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono
    Davanti ai suoi occhi scuri il mondo sembrava muoversi a rallentatore e poi di colpo a velocità accelerata, era un continuo veloce e piano che avrebbe anche potuto darle il voltastomaco ma che per il momento si limitava a contribuire a farla sentire ancora più confusa di quanto già non facesse l’alcol. Osserva con sguardo avido i bei lineamenti del barista, mentre la gradazione alcolica del rum le faceva credere di essere in presenza del il più bello del mondo e che lei, donna più bella del mondo, non avesse altra scelta che assecondare il destino che aveva fatto in modo che i due più belli al mondo si incontrassero. Questa era l’ennesima elucubrazione che la sua mente le imponeva per non ammettere semplicemente di essere una donna con delle pulsioni e una libido, che in quel momento desiderava il barista del The Blind Pig. Quante donne lo avevano desiderato e ottenuto? La sua mente era plasmata da anni di frasi sessiste e in un epoca dove il femminismo bussava timidamente alla porta della società con gambe scoperte e scollature più provocanti, tutto il senso di pudore che doveva provare, per obblighi inculcati più che per sua reale convinzione, cercava in qualche modo di farle dubitare di se stessa. Dipingeva il Lawrence come un adescatore di donne, un predatore abituato a tendere quel tipo di trappola alle ragazze più ingenue e lei non poteva rientrare in quella categoria. Ma nonostante questi pensieri fossero la sola ancora che la trattenevano dal saltare nuovamente addosso al mago e cercare ancora quelle labbra colorate di rossetto, in cuor suo aveva già deciso. La battuta sulla necessità di un limone, sia in senso letterario che figurato, aveva colto in contropiede il barista che ora aveva assunto una ora confusa e quasi imbarazzata. Cheyenne si scoprì a pensarlo tenero, per la prima volta in tutta la serata non lo aveva inquadrato in un aspetto puramente sessuale, sorridendo di rimando a questo suo pensiero. Ma gli ormoni della Black tornarono a solleticare quella parte della strega che desiderava il ragazzo proprio mentre questo si avvicinava a lei velocemente. Poi, con lentezza disarmante aveva sfilato il bicchiere dalle sue dita, facendo attenzione a non toccarla e provocando nella donna un brivido di frustrazione. Lo sguardo d’ambra si posò lascivo sulle labbra rosse di Dean che si schiudevano per assaporare il gusto del cocktail che aveva preparato, facendole desiderare che fossero ancora sulle sue labbra ad assaporare direttamente da lei quel gusto. Delusa osservò come il bicchiere fosse stato posto lontano da lei, sul bancone, invece che essere nuovamente posato nelle sue mani, ma, il suo umore era reso altalenante dall’alcol che aveva in circolo, si rallegrò orgogliosa nel sapere che il cocktail che aveva preparato era buono. « Devi fare attenzione o ti ruberò il lavoro » rispose con lentezza, mentre cercava di infilare una dietro l’altra le parole che si creavano nella nebbia della sua mente, facendo attenzione che si infilassero una dietro l’altra con un senso logico. Non voleva mostrarsi debole, era ancora lei che reggeva il gioco in mano, nonostante tutto l’alcol.
    Non le sfuggì lo sguardo eloquente che Dean rivolse a un cesto pieno di limoni, poi di nuovo su di lei, rispondendo alla sua domanda di prima e dicendo che si trovavano nella dispensa. Quella parte morale del suo cervello suonò campanelli d’allarme, issando bandiere rosse e attivando segnali luminosi: pericolo. Era una scusa, una scusa per nulla convincente per portarla nella dispensa. Chissà cosa vorrà fare lì dentro, in quella porta che aveva indicato con lo sguardo e verso il quale si stava dirigendo. Ma il punto era proprio questo: cosa voleva fare lei lí dentro. Afferrò il bicchiere del cocktail che aveva preparato, che Dean aveva assaggiato e poi appoggiato sul bancone, ingollando tutto il suo contenuto con un sorso deciso. « Andiamo a prenderli. »


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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono
    Tutto intorno alla Black il mondo vorticava vistosamente in una confusa macchia dai colori sfalsati, troppo veloce per convertirli in sagome e forme. Aveva ingollato due bicchieri di Jupiter Rum, ancora non aveva avuto modo di valutare se questo fosse stata una decisone saggia o meno ma una certa voce critica nella sua mente le stava suggerendo - urlando - che quella sera non era la decisione meno saggia che avesse preso. Muoversi sui tacchi fino al bancone, oltrepassando quel limite invalicabile o che tale era sempre sembrato, era sicuramente da annoverare tra quelle scelte poco sagge di cui sopra, oltre ad essere più difficile del solito. Solo l’appoggio al bancone, per quanto appiccicoso e lurido, le aveva impedito di franare rovinosamente al suolo. Il mondo riprese a girare velocemente, prima lontano e poi vicino, poi caldo. Sentí il calore di Dean avvamparle addosso, mentre prendeva consapevolezza dei loro corpi vicini, la sua mano stringeva forte quella del barista che ora era il suo unico appiglio. Gli occhi scuri della Cheyenne indugiarono su quelli del uomo, belli e penetranti, così intensi da cogliere appena di sfuggita la sua domanda. La sua attenzione, che corrispondeva anche alla sua messa a fuoco, si posò sulle labbra colorate di rossetto del uomo. Era leggermente sbavato ma non le importava, le labbra carnose della Black - incorniciate dallo stesso rossetto- si schiusero in un sospiro carico di Eros. In quel momento tutto l’alcol che aveva in corpo annebbiava ogni suo ragionamento e le mere pulsioni prendevano il sopravvento. Fu brusca l’interruzione di quel momento: Dean lasciò la sua mano e si allontanò, mentre la voce nella sua mente le stava dando della stupida idiota per essere stata così tanto attratta da un ragazzo che probabilmente aveva a che fare con belle donne ubriache oltre il bancone tutte le sere. Ritrovata una certa lucidità annuì vigorosamente con la testa alla su domanda se si reggesse in piedi e leggermente instabile si spostò per seguirlo nei movimenti esperti. Il mago si muoveva con grande naturalezza e scioltezza dietro al bancone, non era solo il suo lavoro ma lo appassionava, si trovò a pensare e per l’ennesima volta in quella sera si trovò anche a pensare che non fosse poi solo un bel faccino, anche se restava la sua qualità migliore. Si trovò con un bicchiere in mano, tristemente vuoto, a seguire le indicazioni precise e puntuali del barista: prese del ghiaccio e lo mise nel bicchiere, poi il rum venne versato ben oltre la metà consigliata e suggerita, molta meno soda e molta più polvere di stelle. Girò il cocktail nel bicchiere e lo guardò con sguardo critico. « Bisognerebbe aggiungere un limone » osservò puntando lo sguardo dal cocktail al ragazzo, con aria di sfida e un sorriso malizioso a incurvare le labbra, avvicinandosi non troppo stabile. Nella sua mente probabilmente stava rabbrividendo per la sua sfacciataggine unita alla battuta di poca classe che aveva appena fatta, oltre ad essere squallida assolutamente patetica. Tanto valeva che si fosse spogliata lì all’istante per far capire le sue reali intenzioni.

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    MEDIMAG
    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Era stata molto felice di scoprire sulla lista dei turni di quel mese che avrebbe avuto come unica notte quella della Domenica. Sicuramente meglio delle problematiche serate del Sabato e del Venerdì dove orde di maghi escono a ubriacarsi, meglio del Giovedì dove i Tre Manici di Scopa strabordavano di clienti e avventori assetati. Domenica era una bella notte da fare nel weekend e le permetteva di gestire in maniera ottimale anche i suoi impegni come locandiera del più famoso pub di tutta Hogsmeade. Nei suoi calcoli non aveva però tenuto conto del campionato di Quidditch, non essendo una grande amante dello sport questo non esisteva nella sua mente. I primi feriti avevano iniziato a fioccare da un campo di gioco, uno aveva la mandibola rotta, un'altra ragazza invece aveva spaccato qualche dita della mano, ma li aveva visti passare solo di sfuggita. Quella sera la sua tirocinante sarebbe stata Maxine Lynch, promettente studentessa di Ilvermorny che era sempre molto precisa e gentile nel presentare i pazienti: finchè non avesse visto comparire la sua chioma rossa, o non si fosse presentata un'emergenza da codice rosso, o un collega non avesse richiesto un consulto, per lei non c'era molto alto da fare se non riordinare l'armadietto delle scorte medicinali.
    Non la vide arrivare ma al suono della voce della Wampus si precipitò per aiutarla con il trasporto del paziente. «Grazie Max, da qui ci penso io. Brad McNeal, la chimerò Brad se non ti dispiace. Sono la Medimag Black, ora vediamo di metterti più comodo su un lettino» spiegò al paziente agitando in aria la bacchetta per far levitare il corpo del mago dalla barella che sarebbe servita a Max per altri trasporti a un lettino del reparto, disinfettato e con la biancheria pulita e fresca. «Professore, eh? Era stufo della cattedra e ha deciso di lanciarsi in un avventura?» non che le interessasse sapere qualcosa di più del paziente, aveva però necessità che restasse cosciente e vigile durante quelle operazioni. Visionò con attenzione la fronte del mago, che non sembrava aver riportato particolari danni oltre a un bollo sul quale spalmò della Pasta per Ematomi. «La prego di seguire il mio dito con lo sguardo.» avrebbe controllato la reattività dello sguardo del mago per verificare se l'impatto con la propria mazza aveva causato danni o lesioni celebrali e sempre in quest'ottica avrebbe illuminato con un Lumos la punta della sua bacchetta per osservare la reattività della pupilla. «Sembra tutto normale, è stato fortunato. Per il bollo passerà in un paio di giorni. Ora dovrei controllare la spalla: dovresti togliere la maglietta della divisa. Se ti fa troppo male, dovrò tagliarla.» Spiegò con un sorriso di scuse nel caso in cui questo si fosse verificato.
    Con la spalla scoperta avrebbe osservato se oltre al gonfiore dell'ematoma, già viola e diffuso, era presente qualcosa che potesse far pensare a una spalla lussata. Avrebbe poi esaminato con cautela la zona interessata dall'impatto, palpando e tastando la pelle. «Mi dica se le fa male e quanto da una scala da 1 a 10.»

    Benvenuto al San Mungo Brad McNeal! Cerca di rispondere alle cure in 10 giorni così procediamo velocemente. Se hai domande o dubbi sono qui

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    Cheyenne brucerà la crostata di mele: 10
    • 1d20
      10
    • Inviato il
      23/8/2020, 14:49
      Oh damn‚Vic!
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    Buonasera,
    io ehm avrei una domanda strana.

    Avevo iniziato l'iter per diventare licantropo ma poi mi sono allungata con i tempi e sono alcuni mesi che non lo riprendo.
    Ho letto che invece vengono prese in considerazione le tempistiche, mi domandavo come rifare a diventare Licantropo?

    Devo ri-iniziare da capo o posso proseguire dal punto in cui ero arrivata? Nel primo caso le role svolte precedentemente non sono mai avvenute o come mi devo comportare? (Ho conosciuto Chloe Walsh nella role di cura ad esempio, non ci siamo mai conosciute?)

    Grazie,
    Cheyenne
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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Aveva imparato a sue spese che al San Mungo, soprattutto in un turno di notte, non esisteva un turno tranquillo o semplice. Ingenuamente, la nuova Medimag dell'ospedale magico si era segnata pe run turno extra di notte per poter guadagnare qualche galeone in più e potersi finalmente permettere il grazioso cottage a pochi passi dalla locanda dei Tre Manici di Scopa dive trasferirsi definitivamente. Non era certa di poter sopportare ancora a lungo la presenza della sua coinquilina no-maj con la quale divideva un appartamento a New York, diventata ormai lontana e scomoda dopo che era riuscita a rilevare come negoziante il Pub dei Hogsmeade, o di poter ancora dormire a lungo sul divano dei Tre Manici di Scopa. Guadagnava bene e gli affari le andavano bene, ma nonostante questo non riusciva mai a mettere abbastanza galeoni da parte parte da potersi permettere la caparra. Da qualche settimana a questa parte aveva cercato quindi di aumentare i suoi turni e di aumentare le sue entrate. Il turno di notte... doveva essere tranquillo. Ma una serie di pazienti intossicati, con nausea e capogiro, riempirono in poco tempo il primo reparto. Arrivavano tutti da Diagon alley e tutti quanti raccontavano di questo odore persistente e nauseabondo che aveva causato malori, anche se di lieve entità, sufficientemente persistenti da spingerli a recarsi al San Mungo in cerca di un rimedio. Nessuno sembrava saper individuare la causa di questo mal odore e quando il suo turno finì con il sopraggiungere delle prime luci dell'alba c'erano ancora pazienti che arrivavano dopo essersi sentiti male al risveglio.

    Quando si svegliò nel pomeriggio sul divano della locanda, nonostante il rumore dei clienti al piano di sotto era riuscita a dormire profondamente, trovò una copia della Gazzetta del Profeta, doveva essere stato Twiggy a tenerla da parte, che riportava la notizia della grande puzza di Diagon Alley e che sconsigliava di recarsi nel villaggio magico finchè non si fosse sistemata la questione puzza.

    Ma lei non aveva mai ascoltato in vita sua consigli a riguardo e con uno schiocco si materializzò nella via centrale di Diagon Alley. L'odore la colpì in pieno volto con una sferzata violenta e decisa, nonostante l'accurata descrizione della giornalista che aveva scritto l'articolo, le parole non facevano capire quanto forte e nauseante fosse la puzza nella quale gli abitanti del villaggio fossero costretti a vivere. Pensare che qualcuno avesse addirittura dovuto dormire con questo odore era qualcosa che metteva i brividi, se non fosse stata troppo impegnata a non vomitare sulle sue scarpe nuove. Non aveva mai visto high Street così deserta, forse solo nel cuore della notte, era qualcosa che faceva pensare. Se le difficoltà economiche dei negozianti potevano essere un danno, era certa che la mancanza di clienti e altre persone in quel posto fosse la miglior cosa dal punto di vista medico. Fece qualche passo sulla strada deserta, cercando di capire se ci fossero cambiamenti nell'intensità della puzza, ma l'odore aveva ormai saturato le sue narici e non le sembrava possibile che al modo potesse esistere un odore differente da quello respirato in quel momento. A poca distanza da lei, dal negozio di Ollivander, uscì una ragazza che urlò in mezzo alla strada tutta la sua frustrazione. « Signora. Sta bene?» domandò subito preoccupata di prestare assistenza medica se fosse stato necessario. « Posso aiutarla in qualche modo?» chiese, avvicinandosi ancora questa volta decisa a scoprire l'origine di questo odore. Era una situazione insostenibile.
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    Bellissimo hedel! Lo inserisco subito ^^
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    CHEYENNE LUNA BLACK
    ▬ESPERIENZA 11- SMELLY ALLEY▬
    DOMATORE- LIVELLO 1- PE 0
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    BACCHETTA:Corniolo, Crine di Unicorno, 11 pollici, Non Flessibile. +20 INT
    ARMATURA/VESTITI: (scrivere solo quelli che si indossano in questa Esperienza, acquistati regolarmente da Madama.)
    ANIMALE: (scrivere solo se si intende portare in Esperienza)

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