Posts written by crw

  1. .
    hedel anakin crawford
    Il gufo, e con esso la proposta indecente, di Haliley Dawson l’aveva colta mentre stava osservando con aria di sfida l’albero di Natale del suo appartamento proprio sopra Ollivander. Chiamare casa il bi-locale che affittava per essere più vicino al laboratorio delle bacchette era un vero e proprio insulto alla categorie delle abitazioni, ma per qualche tempo avrebbe dovuto adattarsi. Anche chiamare albero di Natale il rametto con qualche agio di pino rimasto verde era un vero e proprio insulto, forse chiamarlo Spelacchio, come tra le altre cose aveva suggerito Nathaniel, era decisamente più appropriato. La punta con la stella ricadeva tristemente floscia, e i pochi rami che possedeva l’alberello alto poco più di qualche centinaia di centimetri da terra sostenevano a fatica il peso delle quattro palline appese e della ghirlanda argentata che lo avvolgeva. Il prossimo anno si sarebbe impegnata maggiormente per il Natale, se lo spirito delle feste l’avesse colpita forte alla testa. Non adorava particolarmente quel periodo dell’anno in cui erano tutti forzatamente più gentili e se a questo si aggiungeva il fatto che dal Maniero dei Crawford non le era nemmeno arrivato l’invito a unirsi ai suoi genitori l’indomani per il pranzo di Natale non la rendeva di umore migliore. Ma leggere il nome del mittente della lettera fece spuntare un sorriso ferino sulle labbra della Crawford, così poco abituate ad arcuarsi verso l’alto. Eppure la Corvonero ci riusciva piuttosto spesso, e questo poteva anche essere un male. Raramente qualcuno aveva avuto un’influenza tanto positiva sulla Crawford quanto faceva l’amica e compagna di bevute. E proprio la prospettiva di chiudersi ai Tre Manici per darsi all’alcol l’aveva convinta maggiormente dei motivi per cui andavano tanto d’accordo.
    Non ci impiegò molto a prepararsi, lasciando ogni spirito natalizio a casa e indossando un abito nero, aderente nel punto giusto, e con un intarsio di pizzo sulla scollatura profonda. I capelli, tagliati corti di recente, accarezzavano solo con le punte le spalle scoperte, solleticandole leggermente. Un respiro profondo e sparì dal suo modesto monolocale con un tenue schiocco, riapparendo a Hogsmeade. Per tutto il periodo delle feste si era riempito il villaggio magico di un susseguirsi di eventi natalizi, dai quali la Crawford si era sottratta come ombra che rifugge la luce, e per la prima volta aveva occasione di posare lo sguardo di tenebra sulle decorazioni e gli addobbi che usurpavano in qualche modo l’architettura di Hogsmeade. Entrò nei Tre Manici di Scopa accompagnata dalla solita boria che la contraddistingueva, sguardo fiero e l’atteggiamento di chi possedeva le cose soltanto con uno schiocco di dita, sebbene in quel momento fosse una Crawford decadente e con pochi galeoni nella Camera Blindata. Individuare la Dawson non fu difficile, non solo per lo sgargiante vestito rosso che indossava, un tripudio di fiamma che accompagnava il naturale colore della strega, ma poiché sembrava brillare di una propria luce. « Su chi vogliamo fare colpo stasera? » domandò dopo averla salutata con un fugace bacio sulla guancia, non era molto per le manifestazioni pubbliche di affetto ma forse quella gioia natalizia l’aveva contagiata, aggirando il tavolo e accomodandosi davanti a lei «O tutto questo è per me? » domandò indicando la figura dell’amica con uno sguardo che l’aveva percorsa tutta e ammiccando leggermente.
    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
  2. .
    hedel anakin crawford
    Che cosa di fosse di affascinante nel gioco d’azzardo non lo aveva mai capito. Erano stati il fratello e il Lawrence, ovviamente, a portarla per la prima volta in un casinò. Non una di quelle bische clandestine piene di malavitosi e soggetti poco raccomandabili, ma « nella nobiltà babbana» aveva descritto Dean senza nascondere quel ghigno divertito di quando ride delle sue stesse battute. Come era prevedibile la Crawford gli aveva rivolto uno sguardo con il sopracciglio arcuato, un ossimoro che proprio non riusciva a far conciliare nella sua mente. Ad ogni modo aveva osservato la cosiddetta nobiltà dei sangue marcio puntare su caselle nere e rosse, perdere in giochi dove era palese che vincesse sempre il banco, per poi gioire quando tornavano a risanare le proprie finanze di un centesimo di quello che avevano speso. Osservare degli idioti che perdevano puntualmente nonostante sapessero delle probabilità a loro sfavorevoli irritava particolarmente l’animo della londinese che tuttavia era rimasta in silenzio a prendere spunto. Non da quei poveri illusi che si sarebbero trovati sul lastrico della bancarotta da lì a poche settimane, anzi era contenta che ci fossero ancora simili mentecatti da poter raggirare con facilità, sebbene non fornissero stimoli particolarmente eccitanti nel tentativo di essere frodati ogni tanto era piacevole vincere facile, ma dal banco. Dietro alle strette iridi nere era rimasta ad osservare, studiando le varie mosse e come sempre traendo giovamento dalla reiterata sconfitta di chi puntava tutto sulla fortuna, più che sui mezzi propri. Faber est suae quisque fortunae sembrava essere l’inesorabile sentenza alla bancarotta di quel luogo. Un fondamentale insegnamento era comunque giunto dal quel luogo di assoluta stoltezza, un altro tassello che era andato a sommarsi agli altri mattoncini che avevano reso la Crawford così incline al ragionare con mente perfida e criminale, affinando negli anni un’istinto quasi impeccabile: puoi permetterti di bluffare soltanto se sei disposto a rischiare tutto, o, se sai di potertelo permettere. Proprio in quel sabato mattino aveva estrapolato quel concetto dal cassetto nel quale risiedeva e lo aveva fatto suo. Non aveva scommesso d’azzardo, buttandosi alla cieca come avevano fatto coloro che si votavano alla dea fortuna nella sala della roulette russa, no, il suo era stato un lancio calcolato e per restare nei termini del gioco, non si può perdere se si gioca con dadi truccati. L’arte della manipolazione aveva condotto le fila di quella conversazioni, con frasi studiate e pause atte proprio a indirizzare l’interlocutore su un preciso sentiero. Si, avrebbe concesso delle svolte per concedere l’illusione del libero arbitro, ma tutte le strade avrebbero inesorabilmente portato a Roma. O per meglio dire, dritto nella tana del drago.
    Aveva giocato le sue carte e ora aspettava di vedere se la piccola Lynch avesse un asso nella manica con cui sbaragliare il banco, perché sebbene il gioco fosse truccato la capricciosa dea fortuna poteva anche decidere di sorridere al giocatore. Ma non fu quello il caso e la giovane Grifondoro, con il previsto iniziale tentennamento, cedette alla promessa di amicizia che era stata posta sul tavolo. Non era stato difficile prevedere cosa bramasse la commessa orfana, così come mettere in risalto i loro punti di affinità era stata la zampata finale per la sua impresa.
    Sulla maschera che quotidianamente indossava si allargò un sorriso, rassicurante e soddisfatto.« La prendo comunque, anche senza sconto. » aggiunse facendo ricadere l’esatto importo di galeoni sul bancone del Ghirigoro. « Ti lascio tornare al tuo lavoro, ma aspettati un mio gufo.» sempre sorridendo, con la voce rassicurante e allegra di chi era amica da una vita, si congedò.
    Missione compiuta.

    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
  3. .
    hedel anakin crawford
    Attraverso i rami, coperti dalla leggera nevicata della sera prima, spiragli di luce filtravano, riflettendosi sui cristalli di ghiaccio e sui fiocchi di neve che di tanto in tanto gocciolavano al suolo, in un lento pianto. Sul terreno la traccia di qualche animale del bosco, piccoli abitanti discreti, che si era avventurato alla ricerca di provviste al prezzo di aver svelato la sua tana. Un predatore avrebbe potuto trovare interessante quell’informazione, e sebbene la mente della Crawford era stata in grado di coglierla e registrarla, quel giorno era a caccia di prede di ben maggiore calibro di qualche ingenua volpe. Non era stato un caso che avesse scelto una delle radure più antiche, alcuni chilometri dal centro abitato di Inverness, cittadina che era sempre stata legata a doppio filo con la magia. Nelle Highland scozzesi c’era qualcosa, era come se lì la magia fosse rimasta grezza, nutrita da rituali e da usanze che le avevano permesso di scorrere e sedimentare. Nessuno lì, nemmeno un babbano, avrebbe trovato strano assistere a qualcosa di inspiegabile, se non implicando l’esistenza della magia.
    La radura di querce sembrava scrutarla con con aria giudicante, quel cipiglio tipico di chi ne ha viste così tante da sapere come andrà a finire, di chi ha il “te lo avevo detto” pronto sulla punta della lingua. Ma quelle piante e lei si conoscevano molto bene. Lo sguardo della Crawford si era posato a più riprese su alcuni esemplari, giovani e forti, nelle cui vene pulsava linfa vitale che era in grado di accogliere quella magia atavica che esisteva e resisteva nel terreno sul quale sorgevano, con tutte le intenzioni di svolgere un esame conoscitivo, perché il legno di quella radura non era solo molto pregiato, e la sua camera blindata ne sapeva qualcosa, ma era eccellente per creare bacchette di qualità superiore. Tra le dita stringeva proprio un’esemplare che un tempo era appartenuto al boschetto su quella collina, un piccolo vantaggio che non aveva saputo resistere dal approfittare di concedersi. Le ombre giocavano a rincorrersi mentre il sole si alzava lentamente nel cielo, come se lui stesso si svegliasse piano, in quella domenica mattina che chiamava all’ozio. Non era questo il caso della fabbricante di bacchette, che aveva resistito alla tentazione di buttarsi sul Whisky Incendiario con il duo Nate-Lawrence e aveva preferito concedersi una bella dormita si sonno, più sveglia che mai. Fremeva all’idea di potersi incontrare con Theodore Skyfield, il genere di mago che era in grado di comprimere l’oscuro cuore della Crawford nella cosa che più si avvicinava a un batticuore, di poter fronteggiare qualcuno tanto abile con la bacchetta magica e non solo quella magica per misurare se stessa. Ma non sarebbe stato solamente un lavoro di introspezione, si diceva mentre cercava di mantenersi salda nella posizione al centro della radura, dove era arrivata con una materializzazione, circondata da impronte e segni sulla neve che non aveva tracciato lei. Teneva il capo piegato di lato, la sua posa che era ormai intrinseca del suo essere, ascoltando con attenzione e proiettando il proprio essere in ogni direzione della radura, per captare ogni mutamento e perché no, l’arrivo di qualcuno che era molto più che atteso. I capelli intrecciati in una stretta treccia la dicevano lunga sulla poca casualità di quell’incontro e su quanto poco calmo sarebbe stato, come se una bacchetta già pronta in mano non fosse sufficientemente accogliente.

    code made by zachary, copia e t'ammazzo©

    Theodore Skyfield
  4. .

    A Theodore Skyfield,
    Hogsmeade - Ufficio Postale
    continua da qui

    Dear Daddy Theodore,

    Nient'affatto: sarei stata molto più sorpresa nel non ricevere nulla.

    In effetti, accetto molto volentieri di esercitarmi è così che si dice oggigiorno? con un mago tanto abile come siete Voi.

    Troviamoci su un territorio neutrale e lontano da occhi indiscreti: che ne dici di Inverness questa domenica?
    a4e55c4a27df1b0f1553c83bb9574faf


    ©‎ do not copy! created only for wizarding world | harry potter gdr


    Edited by crw - 21/1/2023, 21:05
  5. .
    CITAZIONE (Giroperilweb @ 21/1/2023, 18:24) 
    Mi sovviene un dubbio: se la mia pg è una seguace di Grindewald,cosa fa adesso?

    Questo mese apriremo una quest per i seguaci di Grindewald, quindi ti consiglio di finire il prima possibile la scheda in modo da potervi partecipare.

    Qui puoi leggere com'è andata l'ultima **
  6. .
    trovi la nostra trama qui!
  7. .
    CITAZIONE (Giroperilweb @ 21/1/2023, 18:14) 
    Ok,grazie. Non so in che categoria inserire la mia pg perchè lei è abile nella Maledizione Cruciatus

    Evocatore o Spezzaincanti**

    Suggerisco il primo.
  8. .
    Manda un MP se hai ancora dubbi**

    Non vedo l'ora di leggerla 🖤
  9. .
    CITAZIONE (Giroperilweb @ 21/1/2023, 18:00) 
    ho dato un'occhiata al topic delle abilità ma non ho capito cosa sono le classi

    Giroperilweb

    Sono sostanzialmente la "specializzazione" del mago/strega. Quello in cui è naturalmente dotato o il tipo di magia per cui è portato.

    Alchimista
    Mago abile nelle pozioni e nell'arte della cura. Di solito chi è Alchimista è abile nell'erbologia e nelle pozioni, spesso lo si trova come insegnante di queste materie o come Medimag al San Mungo. Neville Paciock, il Professor Piton e persino la professoressa Spirte ne sono un valido esempio.

    Divinatore
    Questo tipo di mago è un'esperto nell'arte della divinazione e della premonizione.
    La sua abilità lo rende poliedrico e abile in ogni ambito.
    A questa classe fanno parte la professoressa Cooman e Luna Lovegood
    .
    Domatore
    Possiamo dire che preferisca le creature magiche agli esseri umani. Questo tipo di mago ha particolari affinità con gli animali. Newt Scamander è uno dei maggiori esponenti di questa classe.

    Evocatore
    Solo un mago che non teme il lato oscuro può essere un Evocatore. Attratti dalle arti magiche spesso usano la loro magia per compiere il male.
    Pragmatici e calcolatori a questa categoria appartengono i grandi maghi oscuri come Lord Voldemort e Grindelwald.

    Spezzaincanti
    Una della classi più comuni, sono i migliori fattucchieri che si possano incontrare. Abili nell'uso degli incantesimi, sono poliedrici in ogni ambito della magia.
    Tra loro troviamo Harry Potter e Albus Silente.

    Spero che sia un poco più chiaro**

    Se vuoi fare un PG malvagio, consiglio di essere un Evocatore.
  10. .
    Bentornata Sara **

    È un piacere riaverti con noi, soprattutto ora che entrerai a far parte dei cattivi ovvero i migliori.

    Per qualsiasi domanda o dubbio ci trovi a disposizione, anche se ho notato che già conosci il nostro angolo domande e risposte 🖤

    Ci vediamo in giro **
  11. .
    Ollivander

    Registro Vendite Gennaio




    Cliente:
    Acquisto: LINK
    Merce Venduta:
    Importo Speso: X Galeoni
    Negoziante: Hedel Anakin Crawford


    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
  12. .
    casella postale

    hedel a. crawford


    Lasciate ogni speranza voi ch'entrate.

    Casella Postale di Hedel A. Crawford
    Se non siete Theodore Skyfield evitate di lasciare lettere, non vi risponderò.

    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
  13. .
    Fatto!
  14. .
    Venerdì
  15. .
    Spogliati operativi!
    Avvisatemi qui o via mp se non riuscite ad entrare nei vostri.
396 replies since 6/5/2013
.
Top