Posts written by Nathaniel Tristan Crawford

  1. .
    ▬NATHANIEL TRISTAN CRAWFORD▬
    SPEZZAINCANTI

    SDMiGgX

    Nemmeno gli piaceva il the.
    Quando Dean Lawrence gli aveva proposto di fare qualcosa per quel San Valentino, lo aveva guardato male, e quando poi era uscito con l’andare al Madama Piediburro lo aveva guardato ancora peggio, già pronto per smaterializzarsi al San Mungo.
    Centodiciotto.
    Dottore, ha battuto la testa.
    É impazzito.
    Fu un tempo sufficientemente lungo, quello che intercorse tra le uscite di Dean e un chiarimento da parte dello stesso, a creare un silenzio imbarazzato e carico di sguardi interrogativi.
    La sua teoria, che al Serpeverde pareva assurda ma visto la quantità di donne che l’amico si portava a letto era comunque con un fondo di verità, era quella secondo la quale nel giorno di San Valentino le persone single si sentono più sole e quelle che hanno il coraggio di uscire sono a caccia. In questo magico giorno, quasi paragonabile al Natale stando a quanto diceva lui, era possibile che una bellezza mozzafiato si abbassasse a uscire con un ragazzo di mediocre aspetto e carattere, solo per colmare il vuoto che vedere altre coppie felici suscitava.
    -E quindi, visto che noi non siamo così male, ci si butteranno addosso?-
    Aveva azzardato a chiedere, pur temendo la risposta che ne sarebbe derivata. L’affermazione del Lawrence era carica di entusiasmo e di un sotteso smagliante.
    - Ma lo sai vero che il the non è corretto al whiskey?-

    Si sentiva ridicolo ingessato in un completo elegante che aveva recuperato dall’armadio dall’ultima cerimonia al Maniero dei Crawford, per qualche pomposo ambasciatore straniero. Il blu di quello smoking, stando alla commessa, faceva risaltare il colore dei suoi occhi e doveva essere vero visto che poi era riuscito a strappare un appuntamento alla giovane strega. Ah le studentesse di Hogwarts, così ingenue ma curiose.
    Avevano dovuto vestirsi bene per quella particolare occasione poiché ,stando a quello che raccontava il Lawrence, che a quanto pareva ne sapeva ben più di lui circa l’evento di inaugurazione del Madama Piediburro, forse avrebbero fatto selezione all’ingresso per evitare che qualche cacciatore di appuntamenti, quali erano loro, si imbucasse alla festa. Nessuno li fermò o controllò, così fecero il loro ingresso nell’esplosione rosa e confetti della sala da the. Ecco, ora potevano ufficialmente passare per una coppia. L’occhiata trova che rivolse al compagno di mille avventure la diceva lunga sul poco entusiasmo e sulle scarse aspettative che nutriva per quella serata.
    -Se nessuno annega nel the, uccidimi.-

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  2. .
    ▬NATHANIEL TRISTAN CRAWFORD▬
    CASELLA POSTALE

    SDMiGgX

    Potete lasciare qui i vostri messaggi per il sottoscritto.
    Se sei una ragazza, sappi che è stato un brutto farabutto a spacciarsi per me, non credere a nulla di quello che ti ha detto.

    Non aderisco ad alcuna setta religiosa e non comporo nulla.

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  3. .

    TEAM SNOWMEN
    CERCATORE
    ☞ Crystal Blizzard
    Infondo alla lingua riusciva ancora a percepire il pizzicore dell’alcol che aveva assunto quella notte, se si sforzava abbastanza poteva quasi ancora evocare l’aroma fruttato del superalcolico che aveva ingurgitato in un colpo solo. Fortuna liquida in quel momento avrebbe avuto bisogno di quella vera. Crystal Blizzard, a dispetto del nome promettente, si era trovato in balia di raffiche di vento sempre più forte e decise. Avevano aiutato la sua avanzata verso il boccino d’oro, quando queste erano arrivate dalle sue spalle sospingendolo nella giusta direzione, altre volte avevano richiesto che i muscoli delle sue braccia si tendessero con maggiore forza per contrastare la resistenza del vento e proseguire senza perdita di preziosi metri verso il boccino d’oro. Ci stava riuscendo. Gli occhi ridotti a due fessure per evitare che fiocchi di neve lo infastidissero, riusciva a non perdere di vista la preda più ambita di quella competizione. Il boccino d’oro era una dama difficile da corteggiare, svolazzava con le sue sinuose curve in una danza che ammaliava e invitava all’approccio, ma poi si allontanava subito, doveva essere lusingata e coccolata, era un’amante difficile ma che regalava sensazioni uniche nel suo genere. Gli occhi del Blizzard non si staccarono nemmeno per un battito di ciglia dal bagliore dorato, che vedeva essere sempre più vicino, sempre più a portata di mano. Non doveva farselo sfuggire. Era una danza dell’amore con tanto di avversario da battere, il fatto che se lo fosse messo alle spalle non gli garantiva il successo e ne era pienamente consapevole. Fu in questo momento di massima concentrazione, di adulazioni fatte di sguardi languidi, che un irriverente fiocco di neve decise di fargli un bel tiro mancino. Sulla punta del suo naso di carota il cristallo di neve si era adagiato già prima, un passeggero clandestino che il generoso Snowmen aveva acconsentito a traghettare da una parte all’altra del campo di Quidditch. Geloso, immaginava lui, per le attenzioni rivolte al boccino d’oro questo si era infilato nella sua narice. Aveva iniziato pizzicandogli la punta con le sue piccole propaggini di ghiaccio, quelle intricate ragnatele che rendono ogni fiocco differente dall’altro, stuzzicandogli la carota con fare malizioso. Aveva storto il naso, arricciandone la punta, nella speranza che le avance cessassero, ma il mascalzone non aveva intenzione di fermarsi. Con uno scatto repentino si era intrufolato senza consenso nella sua cavità nasale, a nulla era valso il no rimasto strozzato nella gola del cercatore, stupito di subire una simile violenza. Non aveva potuto fare altro che arrendersi all’invasione nemica, cercando di limitare il più possibile i danni. Ma non era soltanto un singolo fiocco di neve il malintenzionato. No. Presto la voce che dentro nella sua carota c’era una gran festa si diffuse tra i fiocchi di neve. Altri ne arrivarono, meno timidi, forti del fatto che il precedente invasore avesse avuto vita facile. In un turbine erano arrivati, un branco di assalitori. S’infilarono con forza nelle sue povere narici indifese, violate da una moltitudine, un’orgia decisamente sgradita. A forza di essere palpato, toccato, assalito, il povero Crystal, che pure non aveva perso un solo istante la concentrazione sul boccino d’oro e aveva proseguito alla massima velocità la sua corsa, non aveva più resistito: due forti starnuti, che gli fecero vibrare così tanto la carota da staccargliela quasi dalla faccia, cacciarono gli invasori tutti in un colpo solo. Ora era di nuovo tutto per il boccino d’oro, suo unico grande amore. Era lì, così vicino che avrebbe provato in uno slancio finale delle sue reni a coprire la distanza che lo sperava, allungando la mano per afferrarlo e trarlo a sè. Ci avrebbe provato. Desiderava che fosse suo.

    Intanto agli anelli degli Snowmen il buon Berry Aspen, visibile soltanto lateralmente nell’ area di campo del Cercatore, non aveva vita più semplice: gli anelli erano minacciati dalle azioni della Lightwood e compagni, ma il portiere sarebbe stato in posizione e pronto a difendere la sua porta.
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    Bonus/Malus: 6
    • 1d20
      6
    • Inviato il
      2/1/2023, 23:03
      Nathaniel Tristan Crawford
  4. .
    ▬NATHANIEL TRISTAN CRAWFORD▬
    SPEZZAINCANTI

    SDMiGgX

    Forse ingannato dalla prospettiva di una Burrobirra, il Crawford si era materializzato a Hogsmeade appena concluso con il lavoro. Finalmente sarebbero iniziate anche per lui le vacanze di Natale e ne aveva un disperato bisogno. La Gringott aveva registrato un numero folle di prelievi in quel mese e molte camere blindate erano state chiuse per mancanza di galeoni contenuti al loro interno, mentre al Ministero della Magia non si era fermato un attimo di inviare gufo per porgere auguri di Natale. Aveva scritto così tante volte la frase “buone feste” che iniziava a dubitare del fatto che fosse corretta come forma linguistica. Non voleva più vedere un augurio in vita sua, o almeno fino al Natale del prossimo anno. Trascinando le membra stanche al Tre Manici di Scopa era incappato ancora una volta nel gigantesco calendario dell’avvento e ancora una volta aveva assecondato ì volontari che vi lavoravano prendendo il regalo che gli veniva offerto.

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  5. .

    TEAM SNOWMEN
    CERCATORE
    ☞ Crystal Blizzard
    Nonostante la tattica intrapresa da Barry Aspen, la Pluffa era passata attraverso i suoi anelli facendo segnare un triste più dieci agli avversari. Poco male perché i compagni erano subito stati lanciati in avanti da un contropiede reso ancora più agevole dalla mancanza di uno dei Cacciatori. Alzò lo sguardo per cercare eventuali bolidi indirizzati a lui, non trovandone si rilassò e rimase a vedere l’azione della sua squadra.
    Nel frattempo, sopra la testa di Aspen, stava avvenendo la sfida più importante di quella partita. Crystal Blizzard aveva guadagnato un vantaggio significativo sul cercatore avversario.
    Merito anche della speciale fortuna liquida assunta poche ore prima della partita, in barba alla sleale strategia perorata dai suoi avversari di farlo ubriacare, si sentiva particolarmente leggero. I freni inibitori del pupazzo di neve erano stati sciolti e non solo: gli sembrava che fosse più veloce e rapido che mai. Appiattito sul manico di scopa per prendere meno aria possibile avrebbe spinto per mantenere il vantaggio guadagnato. Raffiche di vento sferzavano ma lui sarebbe rimasto stabile e concentrato sul suo obiettivo. Il boccino d’oro svolazzava a pochi metri da lui, un bagliore dorato che si faceva sempre più evidente e che le sue pupille non mancarono mai di seguire. Contemporaneamente anche il suo corpo avrebbe assecondato la direzione di quel movimento se si sarebbero presentati movimenti bruschi o irregolari, altrimenti sarebbe proseguito diretto avvalendosi della spinta della propria scopa per azzerare le distanze. Era particolarmente ottimista, perché era in evidente vantaggio rispetto all’avversari e per via di quello che aveva assunto quella notte che non gli faceva provare paura o sensazione avverse. In quel preciso istante, sotto lo strato di concentrazione che non veniva mai a mancare in quelle delicate fasi di gioco, percepiva un’euforia crescente, che sembrava dare quasi uno slancio maggiore al Cercatore del Team Snowmen. Doveva farcela, poteva farcela. Il boccino d’orato svolazzava davanti a lui, già si figurava allungare la mano e afferrarlo, doveva solo avvicinarlo un altro po’ e il gioco era fatto. Pochi metri, si sarebbe mantenuto concentrato e appiattito sul manico per guadagnare ogni singolo centimetro di vantaggio sulla corsa della sfera dorata.
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    Bonus/Malus: 16
    • 1d20
      16
    • Inviato il
      23/12/2022, 22:53
      Nathaniel Tristan Crawford
  6. .
    ▬NATHANIEL TRISTAN CRAWFORD▬
    SPEZZAINCANTI

    SDMiGgX

    Prossima settimana. La prossima settimana sarebbe andato a comperare i regali di Natale. Magari quella dopo che in questa doveva sistemare alcuni problemi alla Gringott. La prossima ancora perché in questa era pieno di riunioni e meeting al Ministero della Magia. E così facendo era arrivato Dicembre e si stava anche avviando verso metà del mese. Mancava poco più di un paio di settimane all’arrivo del giorno X, quello cerchiato di rosso sul calendario.
    Il 25 Dicembre era senza dubbio un giorno che il Crawford temeva particolarmente. Riunire i componenti della sua famiglia sotto lo stesso tetto era un vero azzardo, tale che avrebbe potuto anche scapparci il morto. Sperava che Dean ci sarebbe stato, ormai era uno di famiglia e spesso e volentieri si imbucava agli eventi, era un buon diversivo di solito.
    Ma non era questo la cosa che lo preoccupava maggiormente. Era piuttosto convinto che sua sorella meditasse di farlo fuori, quanto gentile sarebbe stato dipendeva dal tipo di regalo che avrebbe ricevuto.
    Nonostante cercasse di fare tanto la dura e provasse a mostrarsi un essere senza cuore, cosa che effettivamente era così, Nate era piuttosto sicuro che ci tenesse particolarmente ai regalo poiché era decisamente materialista. E sempre per questo motivo il maggiore dei Crawford era convinto che la sorella stesse tramando qualcosa per farlo sfrattare dal modesto monolocale che affittava proprio sopra al negozio di Ollivander. Hedel non aveva mai amato le intrusioni degli spazi personali e sospettava che stesse tramando di sgomberare l’intera palazzina per essere la sola e unica inquilina. Nathaniel avrebbe anche volentieri traslocato se solo avesse trovato un monolocale più abbordabile economicamente e altrettanto vicino alla Gringott dove lavorava. Era anche consapevole di non poter restare a dormire in una stanza tanto stretta anche se passava gran parte del tempo fuori casa e se era fortunato la notte nel letto di altri. Avrebbe dovuto cedere alle pressioni della sorella e chiedere che gli affittasse una stanza per poter dormire quando non riusciva a fare colpo sulle ragazze. O avrebbe dovuto unire le finanze con Dean e cercare di trovare un posto dove stare entrambi ma si sarebbe rivelato imbarazzante sul lungo periodo.
    Pensava proprio di essere una situazione di impasse dalla quale per uscire gli serviva innanzitutto un bel regalo.
    Approfittando della pausa pranzo dal Ministero della Magia si materializzò a Hogsmeade: non voleva correre il rischio di essere visto dalla sorella per le vie di Diagon Alley a fare shopping natalizio. Il villaggio magico alle pendici del castello offriva una buona varietà di negozi dove cercare qualcosa per Hedel. Si ritrovò invischiato in un calendario dell’avvento gigantesco e prima che potesse capire cosa stava succedendo si ritrovò con un regalo stretto tra le mani. Come sapeva essere ironica la vita certe volte.

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  7. .

    TEAM SNOWMEN
    CERCATORE
    ☞ Crystal Blizzard



    Il principle problema di Crystal Blizzard era che non sarebbe stato in grado di riconoscere uno scotch annacquato dal whiskey incendiario. Di per se questo non comprometteva particolarmente la vita di una persona ma quando qualcuno, il sospetto che uno degli Elves ci avesse messo lo zampino era passato più volte per la sua testa, gli aveva corretto la sua burrobirra analcolica con del whisky incendiario la sera prima della partita di Natale, questo era decisamente un grosso problema. Profondi solchi blu segnavano le occhiaie del pupazzo di neve, che era arrivato in campo con ancora i postumi di una sbornia. Era una vera fortuna che Blizzard fosse piuttosto abituato all’alcol, sebbene non fosse ancora in grado di distinguerli. Il Capitano l’aveva giustamente ripreso, non era questa la condizione migliore nella quale presentarsi a una partita, aveva provato a giustificarsi provando a far valere l’ipotesi che ci fosse stato un sabotaggio ma alla fine questa situazione poteva volgere a loro favore e lo disse anche ad alta voce.
    - Fortuna Liquida. -
    Non una pozione Felix Felicis che non sarebbe stata legale da assumere in una partita, ma poteva quasi essere la stessa cosa. Non sentiva ansia da prestazione o stanchezza, anzi si sentiva carico e pronto a scendere in campo e conquistare il boccino d’oro.
    Nevicava ma come pupazzo di neve si trovava a proprio agio nel suo elemento. In sella al suo manico di scopa, si stava reggendo saldamente con entrambe le mani, aveva effettuato alcuni giri di controllo mentre sotto di lui la partita si evolveva. Aveva visto che gli Elves avevano conquistato la Pluffa e stavano muovendo verso gli anelli degli Snowmen.
    Berry Aspen, il loro portiere, era piazzato all’anello centrale e seguiva con attenzione i movimenti degli avversari: non si sarebbe fatto trovare impreparato, infatti se non fosse riuscito a individuare un solo anello da proteggere verso cui stavano mirando gli Elves, avrebbe intrapreso una manovra difensiva che gli permettesse di coprirli tutti. Avrebbe così iniziato a volare a velocità sostenuta passando davanti a tutti e tre gli anelli, come richiesto dalla Double Eight Loop.
    E fu proprio mentre osservava il proprio portiere che Crystal vide un bagliore dorato. Stringendo forte le mani sul manico di scopa si sarebbe dato una spinta con gli addominali per sfrecciare in avanti con maggiore slancio, per battere sul tempo il cercatore avversario. Avrebbe cercato di assumere una posizione aerodinamica e guadagnare così ancora più velocità per vincere il confronto con l’aria. Doveva arrivare per primo al boccino d’oro e avrebbe messo tutto l’impegno e la concentrazione necessaria per farlo.
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    Bonus/Malus: 17
    • 1d20
      17
    • Inviato il
      18/12/2022, 23:29
      Nathaniel Tristan Crawford
  8. .
    Presente!
    Gioco dove serve^^
  9. .
    Drink
  10. .
    Surf
  11. .
    Vorrei essere riattivato, grazie!^^
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    ▬NATHANIEL TRISTAN CRAWFORD▬
    SPEZZAINCANTI

    SDMiGgX

    Dovevo ammetterlo: avevo temuto il peggio. Quando Grindelwald aveva chiesto il motivo delle assenze ingiustificate, avevo risposto d’impulso come facevo a Hogwarts quando Dean bigiava la lezione di Erbologia solo per andare a imboscarsi con qualcuna nel bagno, ma nemmeno lontanamente il mago oscuro più potente al mondo assomigliava alla grassoccia e anziana Madama Ivy, che solitamente era troppo concentrata sulle sue erbe per badare alle assurde scuse che gli rifilavo. A Dean dovevano essere morti come una 30 di nonni nei sette anni di Hogwarts, anche se i vecchi Lawrence godevano di ottima salute tutt’oggi. Per fortuna c’erano questioni più urgenti che preoccupavano Grindelwald, anche se comunque mi annotai mentalmente di passare a trovare il mio migliore amico non appena si fosse conclusa per questa riunione in modo che fosse presente per le prossime volte. Non volevo che rischiasse qualche forma di punizione, che andava ben oltre alla perdita di punti o all’espulsione nelle quali avrebbe potuto incappare a Hogwarts, qui la posta in gioco era ben più alta e non escludevo che se fosse stato sospettato di tradimento ne avrebbe rimesso la sua vita. Annuii con il capo e ringraziai Merlino per il fatto che ci fosse stato solo un ammonimento verbale. Rischiai un nuovo mezzo infarto, alla mia età poteva anche capitare, quando trattenni il fiato per la risposta scazzata di mia sorella. Sapevo perfettamente che in casa nostra sarebbe seguita una punizione esemplare, come un bello schiaffo, non osavo sperare in nulla di meglio. Invece Grindelwald si mostrò nuovamente magnanimo e non batte quasi ciglio dinnanzi a questa provocazione. Per tutta risposta mia sorella ebbe ancora la faccia tosta di guardarmi come se non capisse il problema. Tra lei e Dean ero diventato un babysitter e continuando di questo passo avrei dovuto riprendere entrambi e fargli una bella lavata di capo.

    Un senso di nausea mi assalì quando il racconto di Walsh si addentrò verso i macabri dettagli dell’omicidio. Mi costrinsi a non chiudere gli occhi per non mostrarmi debole ma ero profondamente schifato da ognuno di questi particolari. Ero sollevato che non fosse opera di Grindelwald e che lui stesso se ne dissociasse in questo modo. Lasciai fare gli interventi agli altri due prima di aggiungermi anche io, soltanto per confermare il mio sostegno alla causa se fosse stato necessario.
    - Posso provare a sentire se i colleghi del secondo hanno qualche indizio, ma dubito ci possano essere più informazioni. -

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    A questo punto per sicurezza preferisco chiederla anche io, ma sono già a buon punto
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    ▬NATHANIEL TRISTAN CRAWFORD▬
    SPEZZAINCANTI

    SDMiGgX

    Hedel mi dava le spalle mentre si accinge ad attraversare per prima il punto esatto della stanza che sembrava risucchiare tutta l’energia in essa contenuta. A un occhio esterno poteva sembrare un incantesimo di protezione, ma immaginavo che ci fosse anche altro e non osavo immaginare i letali meccanismi di difesa che esso poteva contenere. Osservai con apprensione ogni movimento di mia sorella, che però non sembrò avere alcuna esitazione mentre l’arto superiore veniva risucchiato e scompariva, come poi accadde poco dopo alla sua intera figura. Ciò nonostante lanciai comunque un’occhiata da “se le è successo qualcosa sei morto” all’auror, prima di seguire con un passo svelto e attraversando senza pensarci troppo il punto in cui avevo visto scomparire mia sorella.
    Emersi nella seconda metà della stanza, quella che sembrava vuota e in disuso, ma che invece scopri celava Grindelwald in persona. E stai applaudendo. Mandai un’occhiata preoccupata alla schiena di mia sorella, domandandomi in quale battuta di pessimo gusto potesse essersi esibita per ottenere un simile comportamento dal mago oscuro. Capii in in secondo momento che questo gesto di derisione era dovuto al fatto che ci avevano messo troppo tempo a risolvere i suoi indovinelli, che lui da questa sua bolla ci aveva osservato per tutto il tempo. Mi ricordava tanto una stanza degli interrogatori, dove chi sta da un lato vede tutto attraverso una finestra, che però dall’altro lato pare solo uno specchio. Strinsi le labbra con disappunto.
    - Lawrence è… è indisposto-
    Risposi immediatamente, forse troppo velocemente, alla domanda di Grindelwald. Non c’era un modo più elegante per descrivere una situazione che conoscevo fin troppo bene: Dean riverso sul letto di qualche sconosciuta con più litri alcolici in corpo che litri di sangue. Era un po’ irresponsabile, ma non era un doppiogiochista o un cattivo ragazzo per questo. Certo, mancare una chiamata di Grindelwald era profondamente stupido, ma mai avevo detto che il Grifondoro avesse altre qualità oltre al coraggio.
    L’auro-burattino fu chiamato in malo modo al cospetto del mago oscuro, che lo aveva palesemente sotto il suo controllo. Una semplice maledizione imperius, per quanto fosse un sacrilegio definirlo semplice, non poteva tenere sotto il suo controllo qualcuno per così tanto tempo, mi domandavo di quali altri meccanismi si avvalesse Grindelwald per far si che un auror fosse suo diretto dipendente.
    Il motivo per cui ci trovavamo lì, immaginavo che fosse l’omicidio di Lena Lynch, era stato svelato insieme con la sua rabbia crescente. Non ne capivo il motivo ma questa cosa stava interferendo con i suoi piani, immaginavo che qualche auror alle calcagna fosse da considerare come rischio calcolato, c’era qualcosa che non stavamo facendo bene altrimenti, quando si vuole sovvertire un ordine mondiale.
    Trattenni il respiro quando mia sorella, con quel fare strafottente che le sarebbe valso uno schiaffo da Marcel Crawford, altrimenti noto come papà, disse che era colpa del marito. Saggiamente decisi di tacere. Mi ero già speso per proteggere Dean, Hedel aveva denti e artigli, sapeva difendersi senza il bisogno di nessuno, anche se l’immagine di lei sanguinante nella Suite del Wlaza ancora mi tormentava.
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    Quanto è fottuto Dean: 8
    • 1d10
      8
    • Inviato il
      28/7/2022, 21:31
      Nathaniel Tristan Crawford
159 replies since 8/5/2013
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